Autore Topic: Boicottaggio dei test Invalsi  (Letto 13099 volte)  Share 

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Offline cicciograna

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Boicottaggio dei test Invalsi
« il: 19 Maggio, 2015, 22:21:52 pm »
Ho da tempo abbandonato le scuole dell'obbligo, e non so più un cazzo di niente in merito ad esami e test somministrati agli studenti. Però sto leggendo che gli studenti delle scuole superiori stanno boicottando 'sti test del cazzo: qualcuno di voi, più informato, può farmi una breve panoramica su cosa accidenti siano 'sti test e perchè li stiano smerdando così di brutto?
Vi assicuro che non sono questi anni a fare schifo, ma che l'umanità in se fa schifo
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Offline Dimonios

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #1 il: 19 Maggio, 2015, 23:28:39 pm »
Da quel che ricordo è perché stanno domande personali e il test mediante tipo un codice a barre è riconduibille a chi l'ha compilato.
Poi boh io rispondevo a cazzo perché "anonimo" e senza valutazione :look:
Ah,poi ultimamente ho visto le foto di un ciattone biondo ,che si definiva metallaro,di cui non ricordo il nome,ma anche lui non scherzava in quanto a bruttezza :look:

Offline CharMeg

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #2 il: 20 Maggio, 2015, 15:42:35 pm »
Appena ho tempo ve lo dico.
moriremo tutti....ricordalo
È un dolore enorme.
É chiaro che il suo obiettivo é quello: lo scudetto, poi la Champions, dopodiché avrà sei milioni di persone ai suoi piedi pronte a tutto per lui e disposte a innalzarlo come dittatore illuminato con un colpo di stato.

Offline cicciograna

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #3 il: 20 Maggio, 2015, 16:01:48 pm »
Appena ho tempo ve lo dico.
Attendo tuo contributo :ok:
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Offline CharMeg

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #4 il: 20 Maggio, 2015, 19:50:19 pm »
Attendo tuo contributo :ok:

Provo a dire quello che mi viene in mente, senza pretese di completezza; al limite aggiungerò altre cose dopo.

Inizio dai test in se stessi.
I test Invalsi hanno, per prima cosa, un fondamentale difetto: sono dei test.
Accertare competenze complesse attraverso test è un grosso errore culturale, del quale si stanno accorgendo perfino gli americani, che notoriamente li hanno smepre applicati; ma naturalmente noi iniziamo ad usarli sul serio quando gli altri pensano ad abbandonarli perchè inadeguati.

I loro contenuti, poi, sono molto diversi sia per argomenti trattati, sia per modalità, da quello che si insegna a scuola; io parlo per matematica e fisica, ma parlandone con colleghi mi risulta che sia così anche per le altre materie. Quindi si accerta soltanto se gli studenti sono capaci di fare i test Invalsi, e niente altro.

I test, poi, non sono anonimi, come dovrebbero essere, e non è nemmeno facile saperne gli esiti per gli alunni della scuola dove sono stati somministrati; a richiesta (insistendo) mandano dei report veramente difficili da decifrare. E' invece impossibile sapere quelli delle altre scuole.

Poi dovrebbero essere somministrati sotto controllo di funzionari dell'Invalsi, per avere qualche valore; purtroppo però l'Invalsi non ha abbastanza soldi per pagare gente da mandare in giro, quindi gli studenti sono sorvegliati dagli insegnanti della scuola. Vi lascio immaginare cosa può succedere, soprattutto perchè risultati migliori vengono poi sbandierati quando si va in giro a fare orientamento in ingresso per attirare nuovi iscritti.
Ebbene si, gli insegnanti devono fare anche gli imbonitori per vendere meglio possibile la propria scuola; vi posso assicurare che ci sono scuole che sparano cazzate immani su quello che dicono di fare e di essere, ma tanto conta solo arraffare iscrizioni, e gli esiti dei test Invalsi fanno brodo.

In più, ai test è affiancato un questionario che pone domande molto personali agli studenti, e anche questo non è anonimo; qui non si tratta di competenze, ma di situazione familiare sia dal punto di vista economico, sia come assetto (separazioni e divorzi, cultura ecc.).

E questo sarebbe ancora niente, se non fosse che ormai sembra chiaro che i loro esiti saranno usati per valutare le scuole, assegnando fondi anche in base ai risultati.
Dato quanto scritto sopra, mi pare che sia facile falsarli, e che sia evidente che una scuola che ha una platea cittadina, con un grado di istruzione familiare e un reddito probabilmente più alti di quelli di chi sta in una scuola periferica o di campagna, avrà vantaggi che tenderanno ad aumentare il divario tra le due realtà.

Gli studenti protestano perchè cominciano a capire queste cose, e temono di ritrovarsi la scuola pubblica divisa nettamente in due fasce, cioè chi ha di più (servizi, attività culturali, iniziative varie) e chi non ha i fondi per metterle a disposizione.

Poi mi piacerebbe sapere quanti studenti rispondono seriamente ad un questionario anonimo (che poi tale non è, ma il discorso funziona lo stesso) che non porta nessuna valutazione....

Da quel che ricordo è perché stanno domande personali e il test mediante tipo un codice a barre è riconduibille a chi l'ha compilato.
Poi boh io rispondevo a cazzo perché "anonimo" e senza valutazione :look:

 :asd: :asd: :asd:

E  ora parliamone, se vi va.
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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #5 il: 20 Maggio, 2015, 21:25:40 pm »
Provo a dire quello che mi viene in mente, senza pretese di completezza; al limite aggiungerò altre cose dopo.

Inizio dai test in se stessi.
I test Invalsi hanno, per prima cosa, un fondamentale difetto: sono dei test.
Accertare competenze complesse attraverso test è un grosso errore culturale, del quale si stanno accorgendo perfino gli americani, che notoriamente li hanno smepre applicati; ma naturalmente noi iniziamo ad usarli sul serio quando gli altri pensano ad abbandonarli perchè inadeguati.

I loro contenuti, poi, sono molto diversi sia per argomenti trattati, sia per modalità, da quello che si insegna a scuola; io parlo per matematica e fisica, ma parlandone con colleghi mi risulta che sia così anche per le altre materie. Quindi si accerta soltanto se gli studenti sono capaci di fare i test Invalsi, e niente altro.

I test, poi, non sono anonimi, come dovrebbero essere, e non è nemmeno facile saperne gli esiti per gli alunni della scuola dove sono stati somministrati; a richiesta (insistendo) mandano dei report veramente difficili da decifrare. E' invece impossibile sapere quelli delle altre scuole.

Poi dovrebbero essere somministrati sotto controllo di funzionari dell'Invalsi, per avere qualche valore; purtroppo però l'Invalsi non ha abbastanza soldi per pagare gente da mandare in giro, quindi gli studenti sono sorvegliati dagli insegnanti della scuola. Vi lascio immaginare cosa può succedere, soprattutto perchè risultati migliori vengono poi sbandierati quando si va in giro a fare orientamento in ingresso per attirare nuovi iscritti.
Ebbene si, gli insegnanti devono fare anche gli imbonitori per vendere meglio possibile la propria scuola; vi posso assicurare che ci sono scuole che sparano cazzate immani su quello che dicono di fare e di essere, ma tanto conta solo arraffare iscrizioni, e gli esiti dei test Invalsi fanno brodo.

In più, ai test è affiancato un questionario che pone domande molto personali agli studenti, e anche questo non è anonimo; qui non si tratta di competenze, ma di situazione familiare sia dal punto di vista economico, sia come assetto (separazioni e divorzi, cultura ecc.).

E questo sarebbe ancora niente, se non fosse che ormai sembra chiaro che i loro esiti saranno usati per valutare le scuole, assegnando fondi anche in base ai risultati.
Dato quanto scritto sopra, mi pare che sia facile falsarli, e che sia evidente che una scuola che ha una platea cittadina, con un grado di istruzione familiare e un reddito probabilmente più alti di quelli di chi sta in una scuola periferica o di campagna, avrà vantaggi che tenderanno ad aumentare il divario tra le due realtà.

Gli studenti protestano perchè cominciano a capire queste cose, e temono di ritrovarsi la scuola pubblica divisa nettamente in due fasce, cioè chi ha di più (servizi, attività culturali, iniziative varie) e chi non ha i fondi per metterle a disposizione.

Poi mi piacerebbe sapere quanti studenti rispondono seriamente ad un questionario anonimo (che poi tale non è, ma il discorso funziona lo stesso) che non porta nessuna valutazione....

 :asd: :asd: :asd:

E  ora parliamone, se vi va.
Ti ringrazio per la risposta, adesso mi rendo conto. Mi pare quindi di capire che i punti più scottanti siano in prims il fatto che un test non sia all'altezza di una valutazione globale delle conoscenze di uno studente (e questo mi trova pienamente d'accordo); l'anonimato in realtà non esistente, dato che è apparentemente possibile risalire all'autore di ciascun test; e soprattutto questa valenza economica del test, utilizzabile per elaborare delle valutazioni sulla scuola in sè e procacciarle, dunque, ulteriori fondi ed agevolazioni.

Bella merda, in effetti. Cosa buona il fatto che siano gli studenti in prima persona a protestare, anche se non so quanto questo potrà avere un reale peso: magari mi macchierò di facile dietrologismo, ma in genere quando vedo sistemi così barocchi per l'assegnazione di fondi e risorse mi viene sempre da pensare che sia tutto fatto per favorire i soliti ignoti. Stiamo a vedere.
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Offline F&M

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Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #6 il: 20 Maggio, 2015, 21:27:39 pm »

Ti ringrazio per la risposta, adesso mi rendo conto. Mi pare quindi di capire che i punti più scottanti siano in prims il fatto che un test non sia all'altezza di una valutazione globale delle conoscenze di uno studente (e questo mi trova pienamente d'accordo); l'anonimato in realtà non esistente, dato che è apparentemente possibile risalire all'autore di ciascun test; e soprattutto questa valenza economica del test, utilizzabile per elaborare delle valutazioni sulla scuola in sè e procacciarle, dunque, ulteriori fondi ed agevolazioni.

Bella merda, in effetti. Cosa buona il fatto che siano gli studenti in prima persona a protestare, anche se non so quanto questo potrà avere un reale peso: magari mi macchierò di facile dietrologismo, ma in genere quando vedo sistemi così barocchi per l'assegnazione di fondi e risorse mi viene sempre da pensare che sia tutto fatto per favorire i soliti ignoti. Stiamo a vedere.

Anche perche' mi pare di capire che non valutano la preparazione dello studente,, ma quelli della scuola che li forma
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Offline isab1987

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #7 il: 20 Maggio, 2015, 21:46:57 pm »
Provo a dire quello che mi viene in mente, senza pretese di completezza; al limite aggiungerò altre cose dopo.

Inizio dai test in se stessi.
I test Invalsi hanno, per prima cosa, un fondamentale difetto: sono dei test.
Accertare competenze complesse attraverso test è un grosso errore culturale, del quale si stanno accorgendo perfino gli americani, che notoriamente li hanno smepre applicati; ma naturalmente noi iniziamo ad usarli sul serio quando gli altri pensano ad abbandonarli perchè inadeguati.

I loro contenuti, poi, sono molto diversi sia per argomenti trattati, sia per modalità, da quello che si insegna a scuola; io parlo per matematica e fisica, ma parlandone con colleghi mi risulta che sia così anche per le altre materie. Quindi si accerta soltanto se gli studenti sono capaci di fare i test Invalsi, e niente altro.

I test, poi, non sono anonimi, come dovrebbero essere, e non è nemmeno facile saperne gli esiti per gli alunni della scuola dove sono stati somministrati; a richiesta (insistendo) mandano dei report veramente difficili da decifrare. E' invece impossibile sapere quelli delle altre scuole.

Poi dovrebbero essere somministrati sotto controllo di funzionari dell'Invalsi, per avere qualche valore; purtroppo però l'Invalsi non ha abbastanza soldi per pagare gente da mandare in giro, quindi gli studenti sono sorvegliati dagli insegnanti della scuola. Vi lascio immaginare cosa può succedere, soprattutto perchè risultati migliori vengono poi sbandierati quando si va in giro a fare orientamento in ingresso per attirare nuovi iscritti.
Ebbene si, gli insegnanti devono fare anche gli imbonitori per vendere meglio possibile la propria scuola; vi posso assicurare che ci sono scuole che sparano cazzate immani su quello che dicono di fare e di essere, ma tanto conta solo arraffare iscrizioni, e gli esiti dei test Invalsi fanno brodo.

In più, ai test è affiancato un questionario che pone domande molto personali agli studenti, e anche questo non è anonimo; qui non si tratta di competenze, ma di situazione familiare sia dal punto di vista economico, sia come assetto (separazioni e divorzi, cultura ecc.).

E questo sarebbe ancora niente, se non fosse che ormai sembra chiaro che i loro esiti saranno usati per valutare le scuole, assegnando fondi anche in base ai risultati.
Dato quanto scritto sopra, mi pare che sia facile falsarli, e che sia evidente che una scuola che ha una platea cittadina, con un grado di istruzione familiare e un reddito probabilmente più alti di quelli di chi sta in una scuola periferica o di campagna, avrà vantaggi che tenderanno ad aumentare il divario tra le due realtà.

Gli studenti protestano perchè cominciano a capire queste cose, e temono di ritrovarsi la scuola pubblica divisa nettamente in due fasce, cioè chi ha di più (servizi, attività culturali, iniziative varie) e chi non ha i fondi per metterle a disposizione.

Poi mi piacerebbe sapere quanti studenti rispondono seriamente ad un questionario anonimo (che poi tale non è, ma il discorso funziona lo stesso) che non porta nessuna valutazione....

 :asd: :asd: :asd:

E  ora parliamone, se vi va.
il punto in grassetto è quello piu mortificante. chi ha risultati peggiori dovrebbe avere piu fondi.. ma poi legare la scuola alla logica del profitto da test dopo che per anni la si è affamata lasciandola in balia del berlusconismo e dei privilegi alle parificate è roba da pazzi..  :doh:
:dignità:

Offline enricocaruso

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #8 il: 20 Maggio, 2015, 21:47:53 pm »
In Inghilterra fecero un po' di tempo fa una riforma che introduceva degli esami di stato annuali, tipo invalsi, per valutare le scuole e gli insegnanti. Questo ha fatto sì che l'andamento dei ragazzi dipendesse dal livello dell'insegnamento somministrato e non dalla generosità degli insegnanti coi voti. Quindi i genitori premevano assai più perché l'insegnamento salisse di livello e non per strappare la sufficienza ai professori, che non avevano più alcun potere riguardo alle valutazioni degli allievi. E' stato un fattore positivo, che ha portato ad avere un vero rapporto controllore controllato, con i professori controllati dall'utenza, ossia le famiglie. Le scuole che avevano valutazioni più alte penso potessero avere accesso a maggiori fondi, anche per fornire incentivi ai professori stessi, quindi potevano in qualche modo scegliere, selezionare il corpo docenti promettendo incentivi. Liberista, forse, ma efficace, e la scuola PUBBLICA inglese, prima assai scadente, è salita moltissimo di livello.

Ora forse l'idea sarebbe la stessa anche da noi, col superpreside in grado di gestire la propria scuola in modo più autonomo.

L'invalsi sarebbe, sviluppato, l'esame "obiettivo" capace di fornire le valutazioni sugli studenti e conseguentemente sull'offerta della scuola.

I test invalsi sono dei test limitati, quanto a capacità di comprendere totalmente il grado di apprendimento di un ragazzo. Però per esempio la comprensione di un testo è qualcosa che puoi valutare, con domande ad hoc. Se uno non comprende un testo potrà pure allenarsi a risolvere gli invalsi, comunque non riuscirà. Altrettanto, se l'allenamento per superare gli invalsi passa per imparare a comprendere un testo con le sue implicazioni ben venga! Così anche per matematica e fisica, i test non sono mai nozionistici, o almeno non dovrebbero esserlo (la mia compagna fu coinvolta qualche anno fa per 2, 3 anni nella compilazione dei test) e quindi se la matematica l'hai capita li risolvi, altrimenti no. Non puoi tanto barare.
Certo se i test dovessero cominciare ad avere il valore, decisivo, che hanno cose analoghe in Inghilterra, è ovvio che vanno somministrati con ispettori seri preposti a controllare che non ci siano imbrogli...

Offline Marco78

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Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #9 il: 20 Maggio, 2015, 21:51:31 pm »
Io sono un docente e sono troppo incazzato per questa riforma balorda, io speri che si boicottino pure gli scrutini finali e gli esami di stato, se li vanno a fare questi pezzi di merda che vogliono smerdare pure l'ultima istituzione nella quale imbrogli e raccomandazioni sono marginali. Che il padreterno se li possa chiamare...

Offline Marco78

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Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #10 il: 20 Maggio, 2015, 21:53:44 pm »
Enrico noto ca scriv strunzat non solo sul calcio... Ma tu ti rendi conto cge significa se un genitore o un alunno dovesse valutarmi? Bah....

Offline enricocaruso

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #11 il: 20 Maggio, 2015, 21:54:50 pm »
Aggiungo che col criterio della valutazione oggettiva (per quanto possibile) che permette di capire il livello della scuola, i superpresidi non avrebbero più alcun vantaggio nel selezionare insegnanti raccomandati, visto che gli serve che la scuola faccia andare bene (oggettivamente, per quanto possibile) gli studenti per avere accesso a più fondi. Teoricamente, un meccanismo virtuoso. Poi in Italia riusciranno comunque a corromperlo...

Offline CharMeg

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #12 il: 21 Maggio, 2015, 00:02:44 am »
Aggiungo che col criterio della valutazione oggettiva (per quanto possibile) che permette di capire il livello della scuola, i superpresidi non avrebbero più alcun vantaggio nel selezionare insegnanti raccomandati, visto che gli serve che la scuola faccia andare bene (oggettivamente, per quanto possibile) gli studenti per avere accesso a più fondi. Teoricamente, un meccanismo virtuoso. Poi in Italia riusciranno comunque a corromperlo...

Enrico, il livello della scuola, in assoluto, non esiste.
Ogni scuola prende la materia prima che ha, e che è diversa da zona a zona, anche da quartiere a quartiere, e tenta di tirarne fuori il meglio possibile.

Se io faccio arrivare ad un livello accettabile ragazzi con scolarizzazione bassissima ho fatto moltissimo, ma il livello sarà comunque accettabile; se prendo ragazzi di buona istruzione e li faccio arrivare più in alto il livello raggiunto sarà superiore a quello precedente, ma compararli in assoluto è impossibile, anzi, sbagliato.

Quello che dovrebbe essere valutato è il differenzaiale tra livello di ingresso in una scuola e livello di uscita, e su diversi anni; per esempio all'inizio, alla fine del primo e del secondo biennio.

Ma i test Invalsi valutano valori assoluti, non differenziali, quindi non sono semplicemente inutili, sono proprio dannosi.
E quindi usarli per valutare una scuola è sbagliato e dannoso.
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Offline CharMeg

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #13 il: 21 Maggio, 2015, 00:03:35 am »
Se poi vogliamo parlare dei superpresidi, apriamo un discorso ancora più delicato.
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Offline Vino a Tavola

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #14 il: 21 Maggio, 2015, 01:30:06 am »
quasi quasi faccio entrare la mia  genitrice qua sopra... finalmente tra un mese sarà in pensione, mocca a quella cessa della Fornero che possa morire di cancro. Vi abbraccerebbe tutti e prenderebbe enricocaruso a cinghiate e bastonate da mo fino al 2025

Leif Erikson

Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #15 il: 21 Maggio, 2015, 01:31:55 am »
Enrico è praticamente Camillo Benso di Cavour

Offline enricocaruso

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #16 il: 21 Maggio, 2015, 01:36:25 am »
A me di quello che pensano i professori me ne passa abbastanza per il cazzo, quello che conta è l'utenza, ossia i cittadini. L'Italia è piena di corporazioni e professioni che non fanno altro che difendere il proprio orticello fottendosene altamente del loro compito di servizio pubblico. Questo ovviamente non vuol dire automaticamente che qualunque riforma che faccia incazzare una professione sia per forza giusta, ma di certo l'insorgere dei sindacati delle scuole non mi dà praticamente alcun dato aggiuntivo, nel caso specifico.

I test invalsi valutano anche i differenziali, basta applicarli ogni anno, e così si vede se una scuola cresce o decresce, quanto a offerta didattica. Ovviamente fermo restando che non dicono tutto sul livello di un allievo...

Offline pappasouth

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #17 il: 21 Maggio, 2015, 07:13:50 am »
quasi quasi faccio entrare la mia  genitrice qua sopra... finalmente tra un mese sarà in pensione, mocca a quella cessa della Fornero che possa morire di cancro. Vi abbraccerebbe tutti e prenderebbe enricocaruso a cinghiate e bastonate da mo fino al 2025
ma volevi scrivere nel topic di Tiziana Cantone?

Offline Genny Fenny

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #18 il: 21 Maggio, 2015, 09:20:50 am »
quasi quasi faccio entrare la mia  genitrice qua sopra... finalmente tra un mese sarà in pensione, mocca a quella cessa della Fornero che possa morire di cancro. Vi abbraccerebbe tutti e prenderebbe enricocaruso a cinghiate e bastonate da mo fino al 2025

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Offline calvin

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Re:Boicottaggio dei test Invalsi
« Risposta #19 il: 21 Maggio, 2015, 09:59:36 am »
Io sono un docente e sono troppo incazzato per questa riforma balorda, io speri che si boicottino pure gli scrutini finali e gli esami di stato, se li vanno a fare questi pezzi di merda che vogliono smerdare pure l'ultima istituzione nella quale imbrogli e raccomandazioni sono marginali. Che il padreterno se li possa chiamare...


questa è l'unica risposta possibile


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