Da 1:20 a 1:24 l'avrò visto già venti volte e non mi stancherò mai.

Però sta cosa che iss mo' è consapevole di essere personaggio e forza la mano sul fatto "io magno a spese voste" lo rende meno divertente, non tanto per la questione morale che nasconde ma per il fatto che ripete liturgicamente le stesse strunzate che hanno fatto colpo, mentre prima era tutto un vortice di involontaria scemaria mista a scioccante inconsapevolezza.