Pugnitopo ha ragione, è così: le lingue si imparano, o meglio, si imparano prima, molto prima, sul posto, ascoltando, interagendo, sbagliando...
Il libro di grammatica è, ovviamente, un utilissimo punto di partenza, ma il dialogo quotidiano (meglio se con una o più (

) madrelingua) ti semplifica esponenzialmente tutto e ti apre un mondo che i libri non possono mai e poi mai svelarti. Modi di dire, pronunce, linguaggio quotidiano e reale, cioè quello che si parla miez a' via. Mentre spesso nei libri ci stanno vagonate di concetti, esempi tra il desueto e l'inutile. Per non parlare della pronuncia. Il mio professore d'inglese mi ha sempre abboffato la guallera con "but", pronunciato "bàt", con una "a" più aperta della bucchina della mamma. Poi, vai a Londra, e' sient 'na cosa quasi senza vocale, o dalle vocale indecifrabile, pronunciata co' muss a paparella, tra "bbbt" e "báót", un misto di "a", "o" e, perché no, pur nu poco e "u", tutte chiusissime.
O' cazzo do guajo è che per noi comuni mortali, e a meno che non tu non sia uno che viaggia per lavoro o, meglio, vive per un lasso di tempo in più posti del mondo, le possibilità di interagire con un madrelingua non è che siano altissime.

Perciò, io ti consiglio un bel libro di grammatica e la via di mezzo per eccellenza per l'apprendimento di una lingua: il film. Tanti film. In francese, ovviamente, sottotitolati in francese. Pare 'na strunzata, ma il linguaggio che si usa nel cinema, e cioè quello di tutti i giorni, ti proietta immediatamente dentro la lingua e a pensare in quella lingua. La prima, la seconda, la terza, la quarta volta non capirai una beneamata. Ma con l'aiuto del libro di grammatica e di un bel dizionario bilingue (e sul web ce ne sono a milioni), dopo un po' ti assicuro che i risultati arrivano. Eccome se arrivano! E poi, spesso, ti accorgerai che anche se in una frase conosci il significato di una sola parola, un mare di volte riuscirai a comprendere il senso del dialogo (e, in parallelo, del film) grazie all'intuito. Ed è su quello che devi fare leva e di cui ti devi più fidare, l'intuito. Lavora su quello e non ti scoraggiare, che, se veramente vuoi imparare quella lingua, ci riuscirai di sicuro. Ci vuole tempo, fatica e pazienza, ma ci riuscirai.
Io ho fatto passi da gigante così: vedevo un film in inglese con sottotitoli inglesi. Finito, mi mettevo al PC, aprivo i sottotitoli inglesi a sinistra e quelli italiani a destra. Quando non capivo coccosa, buttavo un occhio a destra. Provare per credere.
O' saccio che par o' metodo do frato do cazzo, ma io ho veramente fatto passi da gigante e ho mandato a fare in culo doppiaggi e attese spasmodiche che coccheduno traducesse i sottotitoli di un film in italiano. Una delle poche cose di cui posso andar fiero di me stesso.
