
La serie segue le vicende degli abitanti di Chester's Mill, una piccola cittadina del Maine, che si ritrovano tagliati fuori dal resto del mondo a causa di un impenetrabile, misterioso e invisibile campo di forza che circonda tutta la città, comparso improvvisamente dal nulla. Impossibilitati ad uscire dalla città presa ormai dal panico, un piccolo gruppo di persone cercherà di mantenere l'ordine e la pace e cercherà anche di scoprire come fuggire da quella che per loro è ormai diventata una prigione.ideata e diretta da Brian K. Vaughan (Lost e storie DC e Marvel), sotto la supervisione di Spielberg e Stephen King e basata sul romanzo di quest'ultimo, Under The Dome si è presentata ad un pubblico pieno di grandi aspettative come una buona serie che ha preso il fulcro di una delle ultime grandi fatiche di King (romanzo bellissimo che consiglio a tutti) per poi distaccarsi quanto più possibile da tutto il resto, così da mantenere una certa autonomia e indipendenza. Personaggi, situazioni e ruoli sono stati completamente rivoluzionati, rendendo la serie godibile anche con una lettura contemporanea del romanzo (cosa che ho fatto io, anche se le 1024 pagine di The Dome le ho esaurite in 3 puntate di serie) e per certi versi meno soggetta agli inevitabili confronti con l'opera letteraria su cui è basata. Impossibile fare un confronto tra le due, siccome già nella prima puntata si nota come tutto è completamente diverso e, guardando i 3 episodi trasmessi finora, ci si rende conto che si sta assistendo ad un'altra storia, in un altro mondo. Lo stesso Stephen King ha affermato di aver dato carta bianca agli autori, così da poter farli divertire e adattare il tutto ai tempi televisivi; la storia originale del romanzo si esaurisce nel giro di qualche giorno, nella serie è inevitabile che i cittadini di Chester's Mill restino intreppolati per settimane o addirittura mesi. C'è da sperare che non si esageri in tal senso, spezzettando eccessivamente l'azione e i fatti.
Dai 3 episodi visti ne esce una serie molto positiva, con un inizio inevitabilmente incasinato e tanta carne a cuocere; sicuramente da vedere.