Autore Topic: Doping: La storia del calcio ne è piena (come tutti gli sport)?  (Letto 7225 volte)  Share 

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Online calvin

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Re:R: Doping: La storia del calcio ne è piena (come tutti gli sport)?
« Risposta #20 il: 28 Maggio, 2014, 13:40:55 pm »
Dovessi scommettere 10 euro, li scommetterei sulla colpevolezza di Rubentus e Barcellona, ad esempio.
E chissà quanti altri casi vi sono.
La Spagna avrà avuto una grande organizzazione, però questa esplosione è sospetta. E ovviamente anche qualche squadra italiana...
Degli altri sport poi co dicimm affa...

Io, in tutta franchezza, trovo più sospetti gli sport dove non ci sono gli scandali doping che quelli in cui ci sono....l'atletica e, in parte, il ciclismo (per esempio) hanno fatto un gran lavoro per debellare il doping e, in qualche modo, ci sono un poco riusciti.
Non credo sia mai possibile che in sport ricchissimi ed ipermediatici non esista in doping e, se non lo si trova, per me, vuol dir che non lo si cerca per quieto vivere.
fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!

Offline Gerardo Petti

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Bale mi fa cagare a spruzzo, è un caprone.

Offline Forza_Napoli

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Re:Doping: La storia del calcio ne è piena (come tutti gli sport)?
« Risposta #22 il: 28 Maggio, 2014, 15:37:52 pm »
Bisogna fare una netta distinzione però, altrimenti si fa confusione, visto che è stata tirata in ballo anche una ditta su cui ci sarebbe da aprire una parentesi infinita (Herbalife).
Facciamola meno complicata del previsto: ci sono sostanze che incrementano l'anabolismo, (quindi anabolizzanti), ormoni steroidei, GH o altre sostanze che, di fatto, migliorano le prestazioni di uno sportivo in maniera esponenziale. Un pò come se mettiessimo Javi Martinez Mascherano e Iniesta nel nostro centrocampo. Si parla di veri e propri farmaci, iniettabili o prendibili per via orale, preferibile la prima via se proprio si deve a causa della loro elevatissima epatotossicità (s'nfracita 'o fegat). Gli effetti collaterali possono essere devastanti o letali in taluni casi...Solo un medico può prescriverne l'utilizzo, più che altro soltanto un medico può "consigliare" come si effettua un ciclo e come evitare di avere una semplice ginecomastia, per esempio, prendendo Arimidex o Proviron assieme al Decadurabolin. Insomma tutta robaccia da cui è bene stare alla larga.
Ci sono poi gli integratori, che a volte si tendono a confondere un pò per ignoranza, un pò perchè "l'ha detto quello in tv" con la prima specie. Gli integratori, lo dice la parola, vanno a sopperire una eventuale carenza alimentare che oggigiorno tutti abbiamo, anche chi segue una dieta scrupolosa in tutti i suoi dettagli; anche sul mercato alimentare, ahimè, c'è un certo giro di interessi, per cui la mela bella rossa che vedete al supermercato, difficilmente avrà quelle vitamine/minerali delle mele di una volta, visto che sono state artificialmente rese "vendibili". Una carenza che può riguardare anche un macronutriente...basti pensare a uno come Domissy che fa palestra quanta carne, latte, uova e pesce dovrebbe realmente mangiare per il tipo di attività che fa per coprire il suo fabbisogno giornaliero di proteine e aminoacidi. Ecco che, a tale scopo, ci sono le Whey belle e fatte che basta shakerare. E il fegato? Il pancreas? I reni? La "vera verità" è che queste domande in genere mi vengono poste da chi il sabato sera poi si scola due bottiglie di vino, tre di birra e poi si fa il giro di bar, localini e pub scassandosi di superalcolici. Ma lo stesso vale per quelli che non bevono, ma poi mangiano male, o peggio dicono di mangiar bene, ma mangiano una chiavica. Basta bere il giusto quantitativo di acqua, 2 litri per chi nu fa nu cazz, tre, quattro, anche cinque per chi assume integratori. Nel calderone degli integratori rientrano sia il Multicentrum, che il Gatorade, fino ad arrivare alle proteine, aminoacidi e per concludere a qualcosa di più complesso come un testobooster o un termogenico, nient'altro che un complesso di erbe naturali , aminoacidi ecc (caffeina, thè verde, carnitina, sinefrina..) che, con un giusto dosaggio, portano ad un innalzamento del metabolismo. Niente che possa portare danni irreparabili alla salute, anzi. Chiaramente chi usa integratori ne beneficia sul recupero, quindi sul tono muscolare e quindi sulla prestazione. Ma se un integratore incide il 10 per cento (ottimista), uno steroide, un ciclo, può portarti ad un aumento di prestazioni del 1000 per cento. Quindi se vedete un tizio che prende pasticche con su scritto BCAA sta facendo una cosa lecita; chi prende la creatina, santo Dio, non è un dopato. Anche perchè basta sapere cosa significa Kreas...che dobbiamo chiamare la FDA e dire che da domani chi mangia carne è un dopato??
C'è però una terza categoria, che almeno io ritengo esista, ma a cui non viene dato molto spazio. E' quella degli integratori border line, quelli che trovi tranquillamente su Internet, ma su cui è bene fare attenzione. L'esempio più eclatante, o almeno più famoso, è quello della vecchia formulazione del Jack 3d un, anzi, il preworkout per eccellenza. Il Jack 3d rappresentava il giusto compromesso, perchè a differenza degli altri preworkout, riusciva veramente a farti allenare con una veemenza e una forza insolita. La FDA ci ha messo gli occhi sopra e, difatti, è venuto fuori che una sostanza (geranamina), altro non era che un derivato delle anfetamine. Tuttavia nel mentre che la FDA indagava, il prodotto è stato venduto e tanti atleti natural lo hanno usato, ignari, ma comunque sorpresi dalle loro prestazioni. Bandito il Jack è venuto fuori il Craze, che sostituiva la geranamina con il Dendobrium. Anche qui effetti importanti (certo non come gli steroidi, ma niente di ottenibile con gli integratori), poi è calata la scure della FDA. Mi riallaccio quindi al caso Herbalife....il prodotto che faceva dimagrire infatti era lecito fino a quando non la CIO non ha fatto indagini approfondite; ora vogliamo dire che milioni di consumatori (il cui 90 per cento non sportivi, ma casalinghe, impiegati) fossero dopati? Se domattina il Coni decide che la soglia massima di Vitamina C nel corpo è di 5oomg (ragioniamo per assurdo), allora dovrebbero essere messi al bando tutti gli integratori di vitamina C, le arance e le Zigulì...
Secondo me è bene fare una distinzione tra gli integratori (leciti), le sostanze dopanti (illecite), sennò si rischia di generare troppa confusione.
Il vero male di Herbalife comunque non sono i prodotti, che non sono cattivi, ma nemmeno i migliori, anzi nemmeno nella top 50 dei prodotti e sono pure cari. Il cancro di Herbalife sta nel multilevel, nei venditori a cui viene fatto il lavaggio del cervello, manco fossero di Followers di Joe Carrol. In questo senso io mi sento moltissimo Ryan Hardy...
Comunque, generalizzare è sempre sbagliato (Samo questa era una semi citazione che apprezzerai), ma indicativamente io mi sono trovato molto peggio in Toscana che a Milano, a livello di razzismo.

Offline nickwire

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R: Re:R: Re:R: Doping: La storia del calcio ne è piena (come tutti gli sport)?
« Risposta #23 il: 28 Maggio, 2014, 17:09:26 pm »
Quoto. E aggiungo che noi culturalmente siamo stati sempre italianocentrici e non ci siamo mai accorti che il calcio in Inghilterra e Spagna è sempre stato di altissimo livello.

Assolutamente non vero.

Negli anni novanta noi ci permettevamo il lusso di esportare campioni che qui non trovavano spazio, nemmeno in nazionale. Uno come Marco Negri, na specie di Santoruvo dell'epoca, in Scozia fece sfracelli.

Eranio al Derby County mastieggio più o meno come Callejon da noi.

Eravamo di altissimo livello, pur esportando Zola, Casiraghi, Vialli, Ravanelli, Di Canio. Come adesso la Spagna, pur esportando Javi Martinez, Albiol, Mata, Torres, Callejon, Thiago Alcantara.

Io credo che più che una ragione di mentalità, l'Italia abbia sofferto semplicemente il fatto che s'è trovata una squadra come quella Juve pre-calciopoli in Serie B.

Fu dimezzata una competitività generale di un intero campionato, e fu creato un gap ancora da colmare con gli altri campionati.

Offline KuduroBlackKing

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Assolutamente non vero.

Negli anni novanta noi ci permettevamo il lusso di esportare campioni che qui non trovavano spazio, nemmeno in nazionale. Uno come Marco Negri, na specie di Santoruvo dell'epoca, in Scozia fece sfracelli.

Eranio al Derby County mastieggio più o meno come Callejon da noi.

Eravamo di altissimo livello, pur esportando Zola, Casiraghi, Vialli, Ravanelli, Di Canio. Come adesso la Spagna, pur esportando Javi Martinez, Albiol, Mata, Torres, Callejon, Thiago Alcantara.

Io credo che più che una ragione di mentalità, l'Italia abbia sofferto semplicemente il fatto che s'è trovata una squadra come quella Juve pre-calciopoli in Serie B.

Fu dimezzata una competitività generale di un intero campionato, e fu creato un gap ancora da colmare con gli altri campionati.
In parte è vero, ma secondo me i problemi sono due: economico in primis, dato che gli inglesi da un decennio ci hanno superato e ora viaggiano a velocità tripla, ma anche gli spagnoli. I tedeschi hanno ricostruito e in più hanno una mentalità diversa (fermo restando la potenza economica del Bayern) dove vengono lanciati i giovani. La Serie A produce sempre tantissimi talenti. Basti pensare che gli sceicchi del PSG si sono fatti una squadra tipo dream team serie A. Ma questi talenti poi devono lasciare spazio a vecchiacci e acquisiscono meno esperienza. Il tutto è più difficile con i gobbi con poco appeal, le milanesi in difficoltà, etc... Parlo di giocatori di serie A in generale, non solo italiani. Verratti è diventato un mostro nel PSG, ma alla Juve ora farebbe la panchina. Immobile a 24 anni è esploso, ma aveva grande potenziale. L'Italia è un movimento calcistico per vecchi. A livello tecnico e tattico, i giocatori vengono formati bene, nulla da dire, ma poi non si punta su di loro come si deve.

Offline nickwire

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R: Doping: La storia del calcio ne è piena (come tutti gli sport)?
« Risposta #25 il: 28 Maggio, 2014, 18:19:01 pm »
Ragazzi, ma se li noti vincere anche nella Pallavolo, dove son stati sempre nell'ombra e dove il doping non ha nemmeno tutto sto senso, un motivo ci sarà......

Poi la parola "esplosione" non è sempre vera: la Spagna nel ciclismo ha sempre primeggiato, prima Indurain, poi Carlos Sastre ed infine Valverde e Contador. La Kelme, che ora si chiama Astana ed è la squadra di Contador, è sempre stata forte.

Nel basket stesso discorso, e stesso fallimento nostro.

Io credo sia una questione di fasi, di eventi fortuiti e di una mentalità che non ha certo aiutato.

Offline Forza_Napoli

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Re:R: Doping: La storia del calcio ne è piena (come tutti gli sport)?
« Risposta #26 il: 28 Maggio, 2014, 19:43:45 pm »
Ci sono "sostanze dopanti" che ufficialmente non lo sono. Per farvi un esempio, dopo una partita o una intensa attività fisica provate a scolarvi una lattina di Herbalife :look:

Ma dai Herbalife proprio è la scumma della marca degli integratori secondo me. Io li ho presi per un mese perché mi hanno asfissiato il cazzo e li ho comprati, mi hanno fatto come "il cazzo alle vecchie...". Tra l'altro i due prodotti che ho preso stanno ancora nell'armadio. Ci sono alcuni prodotti che costano anche più di cento Euro, che ti spacciano per oro perchè "li ha creati lui, Luis Ignarro, premio Nobel"... cosa c'è nel superproduttone? Arginina, Citrullina, Taurina? Prodotti che messi assieme costano si e no dieci Euro...

Comunque, tornando al vero doping, in tutti gli sport si è puntato alla spettacolarizzazione dell'evento; ci sono gli sponsor, la gente che ci sguazza dentro, i soldi, gli interessi, tanta gente che ci vuole mangiare...in tutte le competizioni, prima o poi, si scende a compromessi; ma se ci sono ragazzi di venti anni che non fanno gare, non fanno competizioni, non fanno niente, è già un parolone dire che si allenano, ma che iniziano a tartassarti con domande assurde tipo: "ma ho letto che se prendo il Winstrol. se faccio un ciclo di Deca.".  :maronn: Il problema è che questi si mettono su internet e riescono magari anche a trovare qualcuno che glie li vende e l'unico modo per dissuaderli è parlargli dell'impotenza, perché dell'acne (ma acne che ti sfigura), della ginecomastia, dei tumori, delle trombosi sembra non interessargli...ma se si parla di non trombare più, allora cambia tutto..
Quindi se un ragazzino ha soltanto voglia di primeggiare con gli amici al mare, figuriamoci un atleta. Prendo l'esempio di un mio amico ciclista, si allenava duramente, ci credeva, ma poi a sedici anni in una gara, vide i ciclisti russi che in salita andavano il triplo e avevano due gambe sproporzionate rispetto al resto. Una muscolatura sospetta e si parla di ragazzini..al che  iniziarono a dirgli "Marco sei bravo, ma lo sai come funziona...". Si parla comunque degli anni novanta. In questi sport dove prevale l'aspetto fisico, la resistenza come diceva Gerardo è quasi normale che si ceda al doping. Il mio amico ora ha 32 anni, fa il bancario e gioca a pallone a livello dilettantistico e lo chiamano Peter Crouch perchè è alto due metri.
Credo che in sport come il calcio prevalga ancora l'aspetto del talento. Io stesso se prendessi fiale di qualsiasi tipo di anabolizzante, non sarei in grado di stoppare il pallone come Insigne, di fare i dribbling non voglio dire alla Ronaldo, ma almeno alla Reveillere (  :look: ), semplicemente perché non sono capace di giocare a pallone. Il grosso "però",  sta nel "a parità di talento che succede?". Succede che nei primi anni novanta Vialli e Del Piero diventano da esili giocatori a nerboruti attaccanti; succede che il Marsiglia strapazza il Milan in Coppa dei Campioni semplicemente perché correvano il doppio. Succede anche che le fibre di Pato non reggono però...caso sporadico, il Milan Lab ha toppato. E comunque che il doping esista nel calcio è realtà assoluta e non è che serva l'occhio di un trainer, di un medico o di un farmacista. Su sky stanno facendo rivedere le partite del passato, le grandi sfide come Brasile Italia del settanta; in serie B corrono dieci volte tanto, hanno una velocità di pensiero superiore; la mia idea è che alcuni giocatori di quella finale, anche molto importanti, oggi con un Terranova/Ranocchia non vedrebbero mai il pallone. Senza parlare che più della metà dei calciatori professionisti di oggi (tranne alcune eccezioni come HIGUAIN) possono tranquillamente andare sulla copertina di qualche rivista da segaiolo tipo Men's Health mentre ante anni novanta i fisici da copertina latitano.
La butto là...pure Rafa Nadal è impressionante
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Offline ferro

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Re:R: Doping: La storia del calcio ne è piena (come tutti gli sport)?
« Risposta #27 il: 28 Maggio, 2014, 20:54:07 pm »
Ma dai Herbalife proprio è la scumma della marca degli integratori secondo me. Io li ho presi per un mese perché mi hanno asfissiato il cazzo e li ho comprati, mi hanno fatto come "il cazzo alle vecchie...". Tra l'altro i due prodotti che ho preso stanno ancora nell'armadio. Ci sono alcuni prodotti che costano anche più di cento Euro, che ti spacciano per oro perchè "li ha creati lui, Luis Ignarro, premio Nobel"... cosa c'è nel superproduttone? Arginina, Citrullina, Taurina? Prodotti che messi assieme costano si e no dieci Euro...

Comunque, tornando al vero doping, in tutti gli sport si è puntato alla spettacolarizzazione dell'evento; ci sono gli sponsor, la gente che ci sguazza dentro, i soldi, gli interessi, tanta gente che ci vuole mangiare...in tutte le competizioni, prima o poi, si scende a compromessi; ma se ci sono ragazzi di venti anni che non fanno gare, non fanno competizioni, non fanno niente, è già un parolone dire che si allenano, ma che iniziano a tartassarti con domande assurde tipo: "ma ho letto che se prendo il Winstrol. se faccio un ciclo di Deca.".  :maronn: Il problema è che questi si mettono su internet e riescono magari anche a trovare qualcuno che glie li vende e l'unico modo per dissuaderli è parlargli dell'impotenza, perché dell'acne (ma acne che ti sfigura), della ginecomastia, dei tumori, delle trombosi sembra non interessargli...ma se si parla di non trombare più, allora cambia tutto..
Quindi se un ragazzino ha soltanto voglia di primeggiare con gli amici al mare, figuriamoci un atleta. Prendo l'esempio di un mio amico ciclista, si allenava duramente, ci credeva, ma poi a sedici anni in una gara, vide i ciclisti russi che in salita andavano il triplo e avevano due gambe sproporzionate rispetto al resto. Una muscolatura sospetta e si parla di ragazzini..al che  iniziarono a dirgli "Marco sei bravo, ma lo sai come funziona...". Si parla comunque degli anni novanta. In questi sport dove prevale l'aspetto fisico, la resistenza come diceva Gerardo è quasi normale che si ceda al doping. Il mio amico ora ha 32 anni, fa il bancario e gioca a pallone a livello dilettantistico e lo chiamano Peter Crouch perchè è alto due metri.
Credo che in sport come il calcio prevalga ancora l'aspetto del talento. Io stesso se prendessi fiale di qualsiasi tipo di anabolizzante, non sarei in grado di stoppare il pallone come Insigne, di fare i dribbling non voglio dire alla Ronaldo, ma almeno alla Reveillere (  :look: ), semplicemente perché non sono capace di giocare a pallone. Il grosso "però",  sta nel "a parità di talento che succede?". Succede che nei primi anni novanta Vialli e Del Piero diventano da esili giocatori a nerboruti attaccanti; succede che il Marsiglia strapazza il Milan in Coppa dei Campioni semplicemente perché correvano il doppio. Succede anche che le fibre di Pato non reggono però...caso sporadico, il Milan Lab ha toppato. E comunque che il doping esista nel calcio è realtà assoluta e non è che serva l'occhio di un trainer, di un medico o di un farmacista. Su sky stanno facendo rivedere le partite del passato, le grandi sfide come Brasile Italia del settanta; in serie B corrono dieci volte tanto, hanno una velocità di pensiero superiore; la mia idea è che alcuni giocatori di quella finale, anche molto importanti, oggi con un Terranova/Ranocchia non vedrebbero mai il pallone. Senza parlare che più della metà dei calciatori professionisti di oggi (tranne alcune eccezioni come HIGUAIN) possono tranquillamente andare sulla copertina di qualche rivista da segaiolo tipo Men's Health mentre ante anni novanta i fisici da copertina latitano.
La butto là...pure Rafa Nadal è impressionante

Bellissimo questo commento, complimenti e quotone al cento per cento tutto quanto.
E aggiungo che per entrare in clima mondiale mi sono rivisto un po di azioni  e gol di Germania 2006 e vi posso dire che secondo me stavano super dopatissimi  :asd: basti pensare a Grosso, Cannavaro e Zambrottone per quanto riguarda l'Italia.
« "[..] se tra voi c'è qualche fuori-classe lo sopporterò, altrimenti per fare una grande squadra mi accontenterò soltanto dei.. grandi giocatori, cioè di quei giocatori che hanno il coraggio grande, il cuore grande. Chi non ha queste virtù non è un grande giocatore, e neanche un mediocre giocatore. È soltanto nulla, quindi può vestirsi ed andarsene subito." » [W. Garbutt ]

Offline GeppiGeppi

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R: Doping: La storia del calcio ne è piena (come tutti gli sport)?
« Risposta #28 il: 28 Maggio, 2014, 20:55:05 pm »
Grazie per le delucidazioni!

Ndё she ulkun e grekun, vrahj grekun e le ulkun. (Proverbio albanese)
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Offline domyssj

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Re:Doping: La storia del calcio ne è piena (come tutti gli sport)?
« Risposta #29 il: 28 Maggio, 2014, 21:54:35 pm »
Bisogna fare una netta distinzione però, altrimenti si fa confusione, visto che è stata tirata in ballo anche una ditta su cui ci sarebbe da aprire una parentesi infinita (Herbalife).
Facciamola meno complicata del previsto: ci sono sostanze che incrementano l'anabolismo, (quindi anabolizzanti), ormoni steroidei, GH o altre sostanze che, di fatto, migliorano le prestazioni di uno sportivo in maniera esponenziale. Un pò come se mettiessimo Javi Martinez Mascherano e Iniesta nel nostro centrocampo. Si parla di veri e propri farmaci, iniettabili o prendibili per via orale, preferibile la prima via se proprio si deve a causa della loro elevatissima epatotossicità (s'nfracita 'o fegat). Gli effetti collaterali possono essere devastanti o letali in taluni casi...Solo un medico può prescriverne l'utilizzo, più che altro soltanto un medico può "consigliare" come si effettua un ciclo e come evitare di avere una semplice ginecomastia, per esempio, prendendo Arimidex o Proviron assieme al Decadurabolin. Insomma tutta robaccia da cui è bene stare alla larga.
Ci sono poi gli integratori, che a volte si tendono a confondere un pò per ignoranza, un pò perchè "l'ha detto quello in tv" con la prima specie. Gli integratori, lo dice la parola, vanno a sopperire una eventuale carenza alimentare che oggigiorno tutti abbiamo, anche chi segue una dieta scrupolosa in tutti i suoi dettagli; anche sul mercato alimentare, ahimè, c'è un certo giro di interessi, per cui la mela bella rossa che vedete al supermercato, difficilmente avrà quelle vitamine/minerali delle mele di una volta, visto che sono state artificialmente rese "vendibili". Una carenza che può riguardare anche un macronutriente...basti pensare a uno come Domissy che fa palestra quanta carne, latte, uova e pesce dovrebbe realmente mangiare per il tipo di attività che fa per coprire il suo fabbisogno giornaliero di proteine e aminoacidi. Ecco che, a tale scopo, ci sono le Whey belle e fatte che basta shakerare. E il fegato? Il pancreas? I reni? La "vera verità" è che queste domande in genere mi vengono poste da chi il sabato sera poi si scola due bottiglie di vino, tre di birra e poi si fa il giro di bar, localini e pub scassandosi di superalcolici. Ma lo stesso vale per quelli che non bevono, ma poi mangiano male, o peggio dicono di mangiar bene, ma mangiano una chiavica. Basta bere il giusto quantitativo di acqua, 2 litri per chi nu fa nu cazz, tre, quattro, anche cinque per chi assume integratori. Nel calderone degli integratori rientrano sia il Multicentrum, che il Gatorade, fino ad arrivare alle proteine, aminoacidi e per concludere a qualcosa di più complesso come un testobooster o un termogenico, nient'altro che un complesso di erbe naturali , aminoacidi ecc (caffeina, thè verde, carnitina, sinefrina..) che, con un giusto dosaggio, portano ad un innalzamento del metabolismo. Niente che possa portare danni irreparabili alla salute, anzi. Chiaramente chi usa integratori ne beneficia sul recupero, quindi sul tono muscolare e quindi sulla prestazione. Ma se un integratore incide il 10 per cento (ottimista), uno steroide, un ciclo, può portarti ad un aumento di prestazioni del 1000 per cento. Quindi se vedete un tizio che prende pasticche con su scritto BCAA sta facendo una cosa lecita; chi prende la creatina, santo Dio, non è un dopato. Anche perchè basta sapere cosa significa Kreas...che dobbiamo chiamare la FDA e dire che da domani chi mangia carne è un dopato??
C'è però una terza categoria, che almeno io ritengo esista, ma a cui non viene dato molto spazio. E' quella degli integratori border line, quelli che trovi tranquillamente su Internet, ma su cui è bene fare attenzione. L'esempio più eclatante, o almeno più famoso, è quello della vecchia formulazione del Jack 3d un, anzi, il preworkout per eccellenza. Il Jack 3d rappresentava il giusto compromesso, perchè a differenza degli altri preworkout, riusciva veramente a farti allenare con una veemenza e una forza insolita. La FDA ci ha messo gli occhi sopra e, difatti, è venuto fuori che una sostanza (geranamina), altro non era che un derivato delle anfetamine. Tuttavia nel mentre che la FDA indagava, il prodotto è stato venduto e tanti atleti natural lo hanno usato, ignari, ma comunque sorpresi dalle loro prestazioni. Bandito il Jack è venuto fuori il Craze, che sostituiva la geranamina con il Dendobrium. Anche qui effetti importanti (certo non come gli steroidi, ma niente di ottenibile con gli integratori), poi è calata la scure della FDA. Mi riallaccio quindi al caso Herbalife....il prodotto che faceva dimagrire infatti era lecito fino a quando non la CIO non ha fatto indagini approfondite; ora vogliamo dire che milioni di consumatori (il cui 90 per cento non sportivi, ma casalinghe, impiegati) fossero dopati? Se domattina il Coni decide che la soglia massima di Vitamina C nel corpo è di 5oomg (ragioniamo per assurdo), allora dovrebbero essere messi al bando tutti gli integratori di vitamina C, le arance e le Zigulì...
Secondo me è bene fare una distinzione tra gli integratori (leciti), le sostanze dopanti (illecite), sennò si rischia di generare troppa confusione.
Il vero male di Herbalife comunque non sono i prodotti, che non sono cattivi, ma nemmeno i migliori, anzi nemmeno nella top 50 dei prodotti e sono pure cari. Il cancro di Herbalife sta nel multilevel, nei venditori a cui viene fatto il lavaggio del cervello, manco fossero di Followers di Joe Carrol. In questo senso io mi sento moltissimo Ryan Hardy...
Perfetto.

Ma sei un medico\nutrizionista o semplice appassionato?

Offline Forza_Napoli

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Re:Doping: La storia del calcio ne è piena (come tutti gli sport)?
« Risposta #30 il: 29 Maggio, 2014, 00:16:19 am »
Perfetto.

Ma sei un medico\nutrizionista o semplice appassionato?

Ho fatto un corso a Ostia (Issa Italia); e questo mi colloca in un Quagliarellesco step in più rispetto a un appassionato e mille anni luce lontano da un medico o un trainer veramente preparato. Cioè se mi relaziono con un tipico trainer riesco ad avere anche un contraddittorio, se trovo un allenatore preparatissimo come Giacomo Salzone, persona che unisce una preparazione straordinaria ad una umiltà altrettanto straordinaria o Giuseppe Notarnicola o dottori come Spattini o come Solimeno (quest'ultimo davvero in gamba, ma moooolto bussiness) devo soltanto ascoltare e imparare. Ho una buona base di informazioni, su allenamento, nutrizione e integrazione, ma se entriamo nell'ambito strettamente medico faccio acqua. Diciamo che non sono il tipo che chiederebbe a Solimeno "quanto fai di panca?" come farebbe, ma anche giustamente, il 90 per cento di chi fa palestra, ma sono il tipo che se avesse l'opportunità di parlargli per mezz'ora gli chiederebbe "cosa hai fatto per?".
Il problema di fondo è che se la gente da credito ai consigli alimentari della Clerici o alle dritte di un distributore Herbalife sugli integratori, io merito il premio Nobel. E, soprattutto, nell'ambito del body building sono davvero pochi quelli che ti sanno indirizzare e raramente troverai uno che ti dirà bravo, ma anzi ci sarà sempre quello che ti dirà che stai sbagliando, proprio perchè è un mondo dove ognuno pensa di essere la verità assoluta e non ha l'umiltà di ascoltare il tuo punto di vista. Esempio stupido: un paio di mesi fa ho avuto problemi ad un gomito; inizio la sessione con un push down al cavo per testare; sento un pizzicore, sopportabile. Sul French press con EZ inizio a sentire veramente male. Allora sposto la traiettoria classica; anzichè fare il solito movimento, spingo il bilancere quasi come un "lento avanti", solo che sono disteso sulla panca, quindi in realtà non coinvolgo le spalle, ma lavoro esclusivamente, o meglio, principalmente col tricipite. Il dolore passa, ma la sensazione di questa "variante" fatta a caso, solo per evitare il dolore, mi piace, la sento più del classico FP. Non credo esista nemmeno questo esercizio  e ora nella mia palestra lo fanno in diversi. Anche l'istruttore..eppure ci sta sempre chill che adda cacà ' o cazz.."non si fa così, si fa così"...ma prova Santo Dio. Questo per dire, ed è probabilmente l'unica verità assoluta del b.b., che "ciò che va bene per me, può non andar bene per te. Ciò che può sembrare stupido per me, è in realtà efficace per te. Semplicemente perchè siamo tutti diversi e non c'è una verità oggettiva". Io stesso non avrei mai puntato un Euro sull'efficacia dell'Heavy Duty su di me e invece devo dire è stata una scoperta incredibile.
« Ultima modifica: 29 Maggio, 2014, 00:20:46 am da Forza_Napoli »
Comunque, generalizzare è sempre sbagliato (Samo questa era una semi citazione che apprezzerai), ma indicativamente io mi sono trovato molto peggio in Toscana che a Milano, a livello di razzismo.