"In piazza" oggi è scesa tutta quella media e piccola borghesia che una volta stava bene, perché si poteva evadere, si poteva tenere l'esercizio a nero, e una fabbrichetta con 4-5 operai non dava fastidio a nessuno, ora che la crisi raccoglie i suoi frutti accentrando il capitale e facendo fuori i pesci più piccoli stanno subendo un processo di proletarizzazione, e mo' si sono accorti che non si campa bene senza una lira nella sacca (che poi io sti putecari li vorrei davvero vedere senza una lira nella sacca come ci campano).
“Gli ordini medi, il piccolo industriale, il piccolo commerciante, l'artigiano, il contadino, combattono tutti la borghesia, per premunire dalla scomparsa la propria esistenza come ordini medi. Quindi non sono rivoluzionari, ma conservatori. Anzi, sono reazionari, poiché cercano di far girare all'indietro la ruota della storia. Quando sono rivoluzionari, sono tali in vista del loro imminente passaggio al proletariato, non difendono i loro interessi presenti, ma i loro interessi futuri, e abbandonano il proprio punto di vista, per mettersi da quello del proletariato”.