il Napoli nel primo tempo ha fatto la partita che doveva fare. Attento in difesa e bravo a sfruttare i propri punti di forza e i punti deboli dell'avversario. Il primo gol è una situazione tattica studiata e facilmente prevedibile: contropiede veloce (ops, da quest'anno "ripartenza", sorry), difesa avversaria non schierata e monca del terzino di sinistra senza un centrocampista a coprirlo, il resto lo fanno Higuain e Callejon. Il secondo una grande giocata che sfrutta le deficienze di intelligenza e prontezza di Roncaglia e Savic. In mezzo un'ingenuità pagata a caro prezzo, il rimpallo di Valero e il palo da venti metri di Cuadrado. Una frazione da sette.
Nella ripresa si è sofferto palesemente troppo a centrocampo, perchè gli esterni offensivi avevano meno fiato e gamba per aiutare un centrocampo già in difficoltà ed inferiorità numerica di suo. In più esce Higuain e ovviamente l'avversario ti teme meno, alza il baricentro e spinge di più. Tutto sommato comunque si è retto bene, rischiando di pagare solo due errori singoli dell'irriconoscibile (o ri-riconoscibile) Inler, sul tiro di Rossi e sul mancato rigore.
Se la vittoria è meritata o meno lo giudichino gli esteti che ci tengono

di sicuro è stata una partita che ha dato tre punti pesanti e poche indicazioni per il futuro, in quanto difficilmente replicabile, sia per la difficoltà in sè (ce ne saranno solo un altro paio di questo livello di difficoltà di qui alla fine) sia per il tipo di gioco dell'avversario, di sicuro comunque sfavorito da un paio di assenze pesanti anche più che dall'arbitro
il paragone col Sassuolo non sta nè in cielo nè in terra, essendo quella una partita sbagliata in tutto e per tutto dal primo al novantesimo, da ogni singolo uomo allenatore compreso. Può capitare, e non ricapiterà