Autore Topic: Melancholia (Lars von Trier, 2011)  (Letto 2480 volte)  Share 

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline wendell

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 35342
  • Sesso: Maschio
Melancholia (Lars von Trier, 2011)
« il: 02 Novembre, 2012, 17:21:29 pm »


Una grave minaccia incombe sulla Terra: il pianeta Melancholia si sta avvicinando e, benché il mondo scientifico inviti all'ottimismo, il rischio di collisione e di distruzione totale del globo terrestre è più che mai realistico.
Secondo volume di una probabile trilogia sulla depressione (comprendente l'horror Antichrist e l'imminente porno Nymphomaniac), Melancholia è la declinazione fantascientifica dei collassi (artistici e biografici) del regista danese. Mentre in Antichrist il dolore esistenziale tracimava trasfigurandosi nel sadomasochismo demoniaco, stavolta porta il soggetto all'implosione, al ripiegamento su se stesso (anche in senso letterale, sul punto di morte). Per esprimere l'ennesima variazione sullo stesso tema, von Trier tripartisce l'opera: un prologo fatto di tableux vivant rallentati all'inverosimile (il confine tra l'effetto drammatico e quello patetico è purtroppo varcato) e una kubrickiana danza di morte tra pianeti; un primo capitolo dedicato a Kirsten Dunst, calata nell'atmosfera da dramma da camera tipicamente danese (Strindberg in teatro, Dreyer al cinema); il secondo capitolo in cui le due sorelle si lempiono e svacantano come vasi comunicanti, fino all'epilogo dal sapore pagano. Tutto ottimo materiale per un dramma intimista e metafisico, il problema finisce per essere proprio il regista: von Trier non riesce a stare "fuori" dall'opera, probabilmente il dolore messo in scena gli è troppo familiare. Finsce per porsi "nella" narrazione, con la sua macchina digitale ansiogena, incapace di fermare la realtà e farne immagine. Il bordo dell'inquadratura si sposta di continuo, è instabile. E' uno smarrimento registico di sicuro voluto (infatti il prologo pittorico è, all'opposto, un'ostentazione delle capacità compositive del danese) ma che proprio non incontra i miei gusti e che, forse obiettivamente, rende a tratti fastidiosa la visione.
Avrei preferito di gran lunga un atteggiamento più scandinavo.

Voto: ***
« Ultima modifica: 02 Novembre, 2012, 21:01:41 pm da wendell »
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline ziumberto

  • *
  • Registrazione: Dic 2009
  • Post: 828
Re:Melancholia (Lars von Trier, 2011)
« Risposta #1 il: 08 Novembre, 2012, 14:27:22 pm »
Ma fatt schiattà e risa in un periodo triste, resterà nel mie pene  :look:

   :diavolopazzo: :diavolopazzo: :diavolopazzo:

Offline Genny Fenny

  • *
  • Registrazione: Apr 2011
  • Post: 21965
  • Voglia di Partenope
Re:Melancholia (Lars von Trier, 2011)
« Risposta #2 il: 08 Novembre, 2012, 14:51:26 pm »
Mi fermai a metà alla comparsa delle prime palle ncielo, già abbondantemente scugliunato. Cosa che m'accadde anche con il tremolante Dancer in the dark.
Ridicolo Antichrist (bello però l'incipit chiavatorio), ottimo Dogville, cu The Kingdom si ride, brutto esercizio Le cinque variazioni.
Detto ciò, secondo voi 'o ver fa o fa finta?  :look:

Alemao

Re:Melancholia (Lars von Trier, 2011)
« Risposta #3 il: 08 Novembre, 2012, 15:00:12 pm »
Per me ci sono solo le Onde del Destino. Ciò che è venuto dopo sono solo quelle che amo definire "astruse cacate nordiche", compreso questo Melancholia.
« Ultima modifica: 08 Novembre, 2012, 15:01:23 pm da Alemao »

Offline Guallera V.2

  • *
  • Registrazione: Mar 2011
  • Post: 40311
  • A16 vendi e vattente
Re:Melancholia (Lars von Trier, 2011)
« Risposta #4 il: 11 Dicembre, 2012, 20:01:10 pm »
Micidiale e terribile polpettonata senza ne capo e ne coda, del pessimo e peggiore regista di tutti i tempi, anche se stavolta ci evita shock e finte trasgressioni a buon mercato, per accaparrarsi ancora qualche stupidotto che va appresso al suo inutile e fastidioso (non)cinema. Si salva giusto le zizze della Dunst, poi si fa veramente fatica ad arrivare fino alla fine.
* e 1/2 bastano e avanzano.

Starfred

Re:Melancholia (Lars von Trier, 2011)
« Risposta #5 il: 11 Dicembre, 2012, 20:22:39 pm »
Micidiale e terribile polpettonata senza ne capo e ne coda, del pessimo e peggiore regista di tutti i tempi, anche se stavolta ci evita shock e finte trasgressioni a buon mercato, per accaparrarsi ancora qualche stupidotto che va appresso al suo inutile e fastidioso (non)cinema. Si salva giusto le zizze della Dunst, poi si fa veramente fatica ad arrivare fino alla fine.
* e 1/2 bastano e avanzano.

:alla:

Offline nickwire

  • *
  • Registrazione: Giu 2011
  • Post: 14345
  • Sesso: Maschio
  • Mitologie sparse
Re:Melancholia (Lars von Trier, 2011)
« Risposta #6 il: 11 Dicembre, 2012, 20:24:36 pm »
Micidiale e terribile polpettonata senza ne capo e ne coda, del pessimo e peggiore regista di tutti i tempi, anche se stavolta ci evita shock e finte trasgressioni a buon mercato, per accaparrarsi ancora qualche stupidotto che va appresso al suo inutile e fastidioso (non)cinema. Si salva giusto le zizze della Dunst, poi si fa veramente fatica ad arrivare fino alla fine.
* e 1/2 bastano e avanzano.


come cliccare un topic già sapendo del contenuto :cazzimm:

Alemao

Re:Melancholia (Lars von Trier, 2011)
« Risposta #7 il: 29 Ottobre, 2013, 14:45:39 pm »
L'ho rivisto ieri sera, ma solo perché c'era Kirsten Dunst, splendida e fiabesca. Raramente mi è capitato di definire un film una colossale strunzata dopo una seconda visione dello stesso.