Il ragionamento per cui l'allenatore della medio-piccola X italiana preferisce chiudersi a riccio generando partite al limite dell'anti-calcio pur di portarsi a casa il punticino pro-salvezza è lo stesso che automaticamente ha portato il campionato italiano ad essere il meno appetibile dal punto di vista dello spettacolo da parte del mondo intero e lo stesso che porta la migliore squadra italiana che da molti punti alle rivali a fare figure di merda in Europa. Il nostro calcio è figlio di una mentalità conservatrice, mediocre e poco prepositiva: siamo una lota, pure nel pallone.
Ben vengano i Benitez.
Quello che voi volete non è il calcio, ma sono altri sport tipo basket.
La bellezza del calcio è proprio quella che una squadra scarsa può non uscire perdente, combattendo con le unghie e con i denti, contro avversari molto più forti e ricchi. Il calcio è il Perugia che lo mette in culo ai gobbi nel 2000 con Moggi che quasi se mette e chiagnere, la Grecia che vince l'Europeo nel 2004, la stessa Italia dell'82 che era considerata spacciata alla vigilia di quel mondiale, sbatte fuori avversari fortissimi e va a vincere il torneo, etc... e questi avvenimenti storici sono sempre successi grazie anche ad un atteggiamento difensivo, al catenaccio o cmq ad un atteggiamento che consentiva alle squadre deboli di puntare su un gioco che poteva restringere il gap con le più forti.
Questo è il calcio, mica le partite che finiscono 6-7 a 0 contro l'Osasuna o il Capocchiamsburg, solo per lo sfizio di vedere na squadra e merda che gioca con 3 attaccanti e non se lo può permettere.