Già vi ho anticipato che El Shaarawy ha forti problemi di identità sessuale e dubbi sulla sua presenza al mondo. Chiuso da Robinho e Matri, nottate a lavare via le tracce di rossetto, forse inaspettatamente per i suoi stessi compagni farà la pensata di Pessotto mettendosi seduto sul ciglio del Pirellone con le gambe dondolanti e in impeccabile uniforme da gioco. I megafoni, Galliani ecc. lo distoglieanno dall'insano gesto. Tornerà alla luce dopo due anni raccontando la sua guarigione con padre Federico e confessando a Vanity Fair che il pesce di Balotelli l'ha sì sconvolto ma ora non ci pensa più.
Il Milan vincerà lo scudetto, forte del ritorno di Kakà e della consacrazione definitiva di Balotelli.
La Juventus pagherà nel doppio fronte l'annus horribilis di Pirlo e Barzagli, falcidiati da infortuni e malesseri.
Il Napoli lotterà punto su punto con l'Inter di Mazzarri per la terza piazza. Il mister di San Vincenzo vincerà al San Paolo con rete di Milito e nel dopopartita dirà che ha lasciato un pezzo di cuore a Napoli.
Roma solida e scoppiettante subito sotto le prime quattro, con Maicon e Pjanic protagonisti assoluti. De Rossi metterà a segno sei goal stagionali.
Fiorentina stressata dall'impegno europeo, con Gomez in difficoltà tutto l'anno.
Capocannoniere del torneo sarà Muriel, che dopo un incredibile corteggiamento di Tuttosport finirà al Real Madrid.
Totti sarà distrutto da Behrami come fece la buonanima di Richard Vanigli, ma a differenza del suo predecessore non andrà al suo capezzale.
Andranno in B Sassuolo, Livorno e clamorosamente la Sampdoria.
Jankovic sopra le 25 presenze, Leto sopra quota 5 goal, la Lazio sotto il Cagliari. Pierpaolo Marino morirà.