In via Medina i cimeli della storia. Il museo del Napoli ha trovato la casa in chiesa sconsacrata
Sarà una basilica sconsacrata a ospitare il Museo del Napoli, la cui inaugurazione è prevista entro la fine dell’anno. «Contiamo di essere pronti per Natale e la location sarà di grande prestigio, anche se per adesso preferiamo non rivelarla», aveva detto nei giorni scorsi Alessandro Formisano, il braccio destro di De Laurentiis che cura per conto del club azzurro il merchandising. Ma il segreto non ha resistito. Tutti gli indizi portano infatti alla chiesa di San Giorgio dei Genovesi (o di San Giorgio alla Commedia Vecchia), costruita nel diciassettesimo secolo, in pieno centro storico, a via Medina, che la Curia ha deciso di destinare a tempo determinato a un progetto «meritevole di interesse». I cimeli del calcio in un tempio barocco, con la benedizione di un tifoso speciale come il cardinale Crescenzio Sepe. «Non abbiamo i trofei dei grandissimi club, ma puntiamo sulla collaborazione dei collezionisti napoletani. C’è in giro un patrimonio incredibile di biglietti, divise e curiosità che ci consentiranno di produrre qualche cosa di bello e importante », promette Formisano. Il museo del Napoli nascerà soprattutto con il sostegno dell’associazione “Momenti Azzurri” — fondata da Dino Alinei e Giuseppe Montanino — e dovrebbe ospitare fino a 30 mila cimeli, comprese le maglie indossate dai calciatori azzurri durante gli 87 anni della storia del club. Ci sarà ovviamente uno spazio speciale, quello più suggestivo per i tifosi, in cui sarà ricostruita pure con un contributo fotografico l’epopea di Diego Armando Maradona.