non per tutti ma per alcuni si ad esempio De Sanctis, Maicon, Castan e Ljaic sono i primi che mi vengono in mente buoni giocatori ma hanno reso oltre ogni aspettativa. Si dovranno riconfermare, di certo hanno un'ottima base di partenza ma hanno 12/13 calciatori in tutto, quindi sono senza panchina e solo una stagione senza coppe potevano affrontare.
Ma io infatti proprio qui voglio arrivare. La bravura dell'allenatore è stata quella di andare oltre i limiti di una rosa che, non ce lo scordiamo, in estate aveva perso i migliori due attaccanti e il miglior giovane.
Cioè, questi sono partiti con De Sanctis, nostro scarto. Maicon, scarto del City reduce da due anni di nulla. Benatia, che avevamo assurto a simbolo della mediocrità dei giocatori cercati in epoca Mazzarri. Castan, dato per partente dopo un'anonima stagione. Balzaretti-Dodò, e che ve lo dico a fà.
Questa la difesa meno battuta del campionato. Poi il centrocampo, ritenuto giustamente forte, ma con le incognite rappresentate dalla totale assenza di alternative e da De Rossi e Pjanic, reduci da due stagioni pessime nel primo caso, deludenti nel secondo.
L'attacco, ne vogliamo davvero parlare?
La stagione della Roma è in primis un miracolo del tecnico, capace di "rimettere la chiesa al centro del villaggio" e di creare un impianto di gioco tale da sopperire alla morte di Strootman con Taddei (!) interno di centrocampo. Ma senza se e senza ma. Poi vengono il culo, la lontananza dall'Europa, l'ambiente compattatosi via via.