Autore Topic: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)  (Letto 43419 volte)  Share 

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Offline vechabla

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #160 il: 05 Marzo, 2014, 17:01:23 pm »
L'ho visto pure io :look: premesso che tengo gli stessi mezzi di comprensione della gente nata prima del dopoguerra(Zio Marcello :bacino: :look::look: mi è piaciuto.La critica a quella classe sociale ed il modo in cui è stata presentata Roma mi hanno subito colpito,e credo sia veramente lontano dall' essere un polpettone intellettualoide tipo The Tree of Life con Brad Pitt,tanto per citare un film che ho "visto".

Ma come? E dove?» gli si chiede increduli. Non la Luna, pallido sasso rivoltante di romanticherie per lagrimosi e pagliazzi sodomiti; ma Marte, per Dio! Marte che, da rossa, ha da si far nera.

Offline Romano Malaspina

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #161 il: 05 Marzo, 2014, 17:47:50 pm »
fiorello che si esalta col lupo di uolstrìt e fa il sapurito con paolone...



Offline Sam Ent

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R: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #162 il: 05 Marzo, 2014, 18:49:54 pm »
'iciancell

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Siete troppo banali. Per non dire gente e sfaccimm.

Offline wendell

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R: Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #163 il: 05 Marzo, 2014, 18:50:50 pm »
fiorello che si esalta col lupo di uolstrìt e fa il sapurito con paolone...


a ragion veduta :asd:
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline Genny Fenny

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #164 il: 05 Marzo, 2014, 18:59:47 pm »
fiorello che si esalta col lupo di uolstrìt e fa il sapurito con paolone...

Là s'abballa il fossennato ballo irrisorio della decadenza moderna, senza ricorrere ad espedienti e giochi di prestigio, senza respirare e prendere il libro delle citazioni. E' cinema puro contro artificio. Ronaldo contro Denilson. 

Comunque non ho nulla contro Sorrentino, è un artigiano di alta scuola, amo diversi suoi film (su tutti l'esordio e L'amico di famiglia) e mi è molto simpatico.
Purtroppo negli ultimi due ha voluto fare la pisciata troppo a pallonetto e s'è bagnato le scarpe.

La grande bellezza in particolare è un film che respinge e attrae, alternando sguardi assoluti a ridondanti barocchismi e giri a vuoto.
Bisogna vedere dove ci si colloca nella scala tra chi tira giù il cappello dinanzi alla bulimia estetica ed il virtuosismo formale, e chi invece preferisce lo scavo a mani nude al salto iperbolico.
Io in generale ho un approccio al cinema più vicino al secondo estremo. 

Per il resto non ho niente di nuovo da dire dopo i post di Gabriella e del democristiano Alfredino, se non che il film, pur prendendo per autentica la traiettoria di disillusione di Gambardella, scade oggettivamente in un pessimo finale (ultimi venti minuti), dove si smette di oscillare tra il bello troppo bello (ammereca', t'è piaciuta sta cartulina?) ed il grottesco troppo grottesco (l'artista concettuale che tira le botte nel muro e la vecchia suora, uh anema do priatorio!) e si finisce per spiaggiarsi nella patetica conciliazione buonista tra l'anima irrimediabilmente corrotta e l'anelito di autentica bellezza ritrovato nel passato.

Insomma, ricalcando quello che dicevo nel primo post del topic, Sorrentino mi pare diretto su una via nettamente riconoscibile, e che non mi piace.
E' passato gradualmente dal cinema degli uomini (L'uomo in più) al cinema delle maschere mostruose ed eccessive, sempre più ambiziosi simulacri della condizione umana (il freak disgustoso di Giacomo Rizzo, il gesso imperturbabile di Titta De Girolamo, l'inquietante mostro politico, l'artista bislacco, il dandy inconcludente).
E' una mira molto alta trattare la decadenza, e siccome non siamo tutti quanti nati con il gusto di Luchino Visconti uno si deve un poco misurare la palla. Ti è venuto bene in L'amico di famiglia, gioiello di surrealismo e fascinazione per il disgustoso, non a caso intarsiato in un microcosmo paesano più verace e autenticamente squallido dell'alta società romana, meno bene in La grande bellezza, animale di grossa taglia di difficile gestione, probabilmente anche bubbazzato per scopi diversamente artistici.
Ora io entro in sciopero, perché non si discute dei film. Si diventa buffi e fastidiosi.
« Ultima modifica: 05 Marzo, 2014, 19:05:34 pm da bender89 »

Offline Genny Fenny

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #165 il: 05 Marzo, 2014, 19:03:32 pm »
Ora io entro in sciopero, perché non si discute dei film. Si diventa buffi e fastidiosi.

A tal proposito mi è venuto in mente un post che scrisse Fiumani su facebook, che mi fece assai pariare. Disse una cosa del tipo: "Oggi, leggendo il critico musicale pincopallino, ho scoperto che Siberia era un album sulla guerra fredda".  :asd:

Offline noel

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #166 il: 05 Marzo, 2014, 19:31:50 pm »
Certo che la discussione sul web a proposito del film si è rivelata stucchevole, suddivisa tra pseudo-intellettuali che probabilmente non hanno capito un cazzo del film e teste vuote cui il target massimo a cui ambire è checco zalone. Senza parlare dei commenti anti-Sorrentino colpevole di aver citato Maradona tra le ispirazioni.
Veramente un paese da radere al suolo...sperando che l'asteroide di stanotte faccia il suo.

Offline Artem Dzyuba

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #167 il: 05 Marzo, 2014, 19:33:58 pm »
Siete una massa di handicappati e vi disprezzo con tutto me stesso  :look:. State beatificando e distruggendo una cacata di film, che fondamentalmente non è altro che l'ennesimo vuoto e moralista  tentativo di evidenziare quanto il berlusconismo abbia influenzato la società italiana. Insomma è come se una filippica del cazzo di quell'idiota di Travaglio avesse assunto una forma cinematografica, pertanto tutte le stronzate che scrivete riguardo lo stile, l'ossimoro bellezza dei luoghi -iniquità dei personaggi e quant'altro rappresentano soltanto esercizi di stile da parte di gente, che la "grande bellezza" non sa nemmeno dove sta di casa. Ogni volta che leggo le vostre critiche cinematografiche mi piscio sotto dalle risate e mi chiedo come possiate vaneggiare così tanto su "opere artistiche" prive di qualsiasi dignità e profondità.
Adda venì Baffone!

Leif Erikson

Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #168 il: 05 Marzo, 2014, 19:50:57 pm »
The wolf of Wall Street è a mani basse il miglior film che abbia visto di questa stagione cinematografica (per intenderci, quella premiata all'Oscar).

Adoro McQueen, ma 12 anni schiavo è inferiore a Hunger ed a Shame (nell'ordine) e tratta una tematica della quale siamo vicini all'abuso sul grande schermo, spesso diventa anche rifugio per premi facili e retorica spicciola. Un buon film, ma sta sotto al baraccone di Scorsese che, indubbiamente, graffia e fa allo stesso tempo riflettere. Poi il lupo è una storia raccontata magistralmente, ce sta poc' a fa.

Mi manca Dallas Buyers Club ed aspetto di vedere Her, su cui ho enormi aspettative visto che sono un tenerone e mi piacciono le distopie fantascientifiche. Benzina su Gravity (:rofl:) e veramente merda su American Hustle, un filmino schifosamente sopravvalutato.

Offline regista

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #169 il: 05 Marzo, 2014, 20:05:47 pm »
non si discute dei film. Si diventa buffi e fastidiosi.
l'aggio sempre pensato
Sappiamo tutti chi e' il porco!
please, no more Vittorio Raio!

Offline dostoieschi

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La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #170 il: 05 Marzo, 2014, 21:06:03 pm »

non si discute dei film. Si diventa buffi e fastidiosi.

Premesso questo, che sottoscrivo a occhi chiusi.

Mi ritrovo con parecchie delle tue argomentazioni. Solo che io mi trovo dalla parte opposta alla tua tra i due estremi della costruzione monumentale e dello scavo a mani nude (immagine che peraltro mi piace e ruberò senza rimorsi. È internet, bellezza, fottiti). Per dire, Eraserhead mi stordisce e rapisce, ma io so' per Mulholland Drive, film imperfetto quanto ambizioso, capolavoro del secolo corrente.

Il cinema degli uomini è un cinema non più facile ma di maggior resa. Primo, perché assurge perfettamente all'obiettivo primario del cinema, ovvero riprodurre modelli umani e sociali da consegnare all'opera di confronto e alla relativa emozione dello spettatore. Secondo, perché la qualità del film è correlata alla profondità del personaggio. È trattandosi di cinema e non di letteratura, questo implica ampi excursus nel non detto e nel non espresso. Lo spettatore ha parte attiva, riempie le ampolle dei personaggi colle proprie emozioni, i vuoti di trama coll'interpretazione.

Il cinema delle idee non assurge al compito primario del cinema ma a quello dell'arte, ovvero l'interpretazione di una realtà fluida e caotica. Tale realtà può essere esistenziale, generazionale, locale, eccetera. È un cinema necessariamente meno accattivante al pubblico rispetto al primo, perché tende a distorcere caratteri e relazioni sociali, piegandole alle necessità espressive dell'Idea. È per questo motivo che, per farmi capire, quando uno parla di Kubrick non deve analizzare la qualità e lo spessore dei dialoghi di Shining e di Arancia Meccanica, né la profondità caratteriale dei personaggi di Barry Lyndon e Full Metal Jacket. Sarebbe una cosa stupida, perché farebbe apparire stupidi film che stupidi non sono affatto.

Ora, la Grande bellezza è un film pieno di imperfezioni. Come Mulholland drive. Film per certi versi incompiuti, che aprono mille discorsi e cento ne lasciano aperti, a volte, nel caso di Sorrentino, manco facendolo apposta. La grande bellezza è un film su diversi strati, che come tutti i film di Sorrentino mette in scena il rapporto tra maschera e individuo, potenziandolo tuttavia all'ennesimo e facendone un discorso sociale, culturale, nazionale. Roma, l'Italia si fanno personaggio, e non può che essere personaggio sorrentiniano, truccato e sgangherato. Il personaggio più importante del film, non l'ha detto nessuno, è la vecchia nel bar, vestita a festa e raccolta in un angolo, che piglia la mano di Jep e lo mette in imbarazzo, lo rende ridicolo. Quella è l'Italia, paese agonizzante. O Roma, città agonizzante. Poi, su un piano diverso, scorre la trama del rapporto tra le cose e le persone (la Storia), su un altro ancora quello del rapporto tra gli individui e la morte (la Decadenza).

Queste sono giusto un paio di indicazioni, un po' arraffazzonate, per dire che non si può approcciare la Grande bellezza, film di idee, con gli strumenti del blockbuster. Né con quelli con cui ti avviavi a valutare L'uomo in più, film di uomini. Spero di aver reso.

Offline Genny Fenny

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #171 il: 05 Marzo, 2014, 21:33:22 pm »
Per dire, Eraserhead mi stordisce e rapisce, ma io so' per Mulholland Drive, film imperfetto quanto ambizioso, capolavoro del secolo corrente.

Ecco, per me il primo ha un valore incommensurabilmente superiore. Quindi tutto torna.
Sono d'accordo con le classificazioni che fai nel resto del post, ma non sul valore assoluto del film, per motivi già spiegati e torturati.
Diciamo che facevo una distinzione tra cinema di uomini e cinema di maschere per cercare di tracciare il percorso evolutivo di Sorrentino, non per legittimare l'uno o l'altro modello di creazione.
Di certo i suoi film si stanno facendo via via più ambiziosi, quindi sono soggetti ad un maggior numero di crepe, a un maggior difetto di autenticità (perché sovrastrutturare il film richiede una discussione del linguaggio che non è sempre onesta o quantomeno non mediata), ad una maggiore cifra di ambizione (e di presupposta padronanza: è più facile arredare con gusto e misura un monolocale che una villa neoclassica) ecc.
Chiaramente quanto più la bestia è grossa e indefinita, tanto più i giudizi si atomizzano, le opinioni diventano imprecise e mutevoli. Ma sempre inutili.  :siasd:

Offline paris_san_gennar

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R: Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #172 il: 05 Marzo, 2014, 22:00:19 pm »
The wolf of Wall Street è a mani basse il miglior film che abbia visto di questa stagione cinematografica (per intenderci, quella premiata all'Oscar).

Adoro McQueen, ma 12 anni schiavo è inferiore a Hunger ed a Shame (nell'ordine) e tratta una tematica della quale siamo vicini all'abuso sul grande schermo, spesso diventa anche rifugio per premi facili e retorica spicciola. Un buon film, ma sta sotto al baraccone di Scorsese che, indubbiamente, graffia e fa allo stesso tempo riflettere. Poi il lupo è una storia raccontata magistralmente, ce sta poc' a fa.

Mi manca Dallas Buyers Club ed aspetto di vedere Her, su cui ho enormi aspettative visto che sono un tenerone e mi piacciono le distopie fantascientifiche. Benzina su Gravity (:rofl:) e veramente merda su American Hustle, un filmino schifosamente sopravvalutato.
12 year slave per me ti resta dentro. È un film potente. Ora mi resta da vedere the wolf e dallas buyers club.

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Offline Caracollo

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #173 il: 05 Marzo, 2014, 23:45:35 pm »
Capisco che l'oscar è una cassa di risonanza enorme ma questo ha vinto una decina di altri premi con questo film.Golden Globe , oscar del cinema britannico, quello spagnolo e altri festival sparsi per il mondo.
Questo per dire che non è stato apprezzato solo da Hollywood ..
aspetta che passi un moderatore e poi vedi, sempre se hai il coraggio di non editare prima, codardo. Quelli come te erano i primi a morire in Vietnam

Offline paris_san_gennar

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R: Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #174 il: 05 Marzo, 2014, 23:57:54 pm »
Capisco che l'oscar è una cassa di risonanza enorme ma questo ha vinto una decina di altri premi con questo film.Golden Globe , oscar del cinema britannico, quello spagnolo e altri festival sparsi per il mondo.
Questo per dire che non è stato apprezzato solo da Hollywood ..
a cannes tutti ne avevano parlato benissimo. Anche se poi fecero vinfere lq vie d'adele che non mi dice proprio niente come film.gli ho preferito Guillaume et les garcon à tables.

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Offline Romano Malaspina

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #175 il: 06 Marzo, 2014, 09:19:43 am »
Dallas Buyers Club  :love2:

Offline pappasouth

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #176 il: 06 Marzo, 2014, 09:54:19 am »
io vieterei i post superiori alle 4 righe, massimo 5.

Offline luka7

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #177 il: 06 Marzo, 2014, 10:03:05 am »
Certo che la discussione sul web a proposito del film si è rivelata stucchevole, suddivisa tra pseudo-intellettuali che probabilmente non hanno capito un cazzo del film e teste vuote cui il target massimo a cui ambire è checco zalone. Senza parlare dei commenti anti-Sorrentino colpevole di aver citato Maradona tra le ispirazioni.
Veramente un paese da radere al suolo...sperando che l'asteroide di stanotte faccia il suo.

quando non parli di pallone e del napoli tendo ad essere d'accordo con te.

Io l'ho visto 2 volte ante e post oscar, mi è sembrato un buon film che non rivedrei ancora, lo trovo un po' forzato e lento, ma fondamentalmente me ne pass po cazz, se ad Hollywood fosse arrivato giovanonna coscialunga il mondo oggi sarebbe un posto migliore :look:

Offline Romano Malaspina

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #178 il: 06 Marzo, 2014, 10:20:58 am »
io vieterei i post superiori alle 4 righe, massimo 5.

quoto
ogni volta che arrivo al sesto rigo dal mouse fuoriesce un liquido albuminoso che mi impiastriccia la mano

Offline wendell

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R: Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #179 il: 06 Marzo, 2014, 10:22:07 am »
quoto
ogni volta che arrivo al sesto rigo dal mouse fuoriesce un liquido albuminoso che mi impiastriccia la mano
Che marca è? Cavallotech? :brr:
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