Autore Topic: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)  (Letto 43579 volte)  Share 

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Leif Erikson

Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #140 il: 05 Marzo, 2014, 09:05:43 am »
sì, come detto, Sorrentino strizza l'occhio all'estetica di Greenaway, ovviamente non riuscendo minimamente ad ottenere il medesimo effetto.

Offline GeppiGeppi

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R: Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #141 il: 05 Marzo, 2014, 09:09:16 am »

Ad ogni capisco che per voi il vero scandalo è stato semplicemente dare l'oscar ad un film che esordisce chiarendo di apprezzare l'odore delle case dei vecchi più de  "La fessa"
:rofl: Ma non è vero!
Una cosa che mi è piaciuto di questo film è stata la scena del funerale e quando Servillo ha smerdiato la sua amica in pubblico.
« Ultima modifica: 05 Marzo, 2014, 09:10:49 am da Il Commissario Marlon »

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Offline Gabbie

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #142 il: 05 Marzo, 2014, 10:49:12 am »
Considerazioni sparse:
1) Basta coi "Se non ti è piaciuto, non l'hai capito" e coi "Se non ti è piaciuto, non sei sensiBBile". Questo snobismo intellettuale lo accetto solo da PeppeWendell su Satantango.
2) C'è una cosa che, nella mia suprema ignoranza, non perdono a un regista: quando mi fa sentire, per tutto il tempo, il peso della sua "lezione". Quando durante un film non riesco a lasciarmi andare alle emozioni perchè ho costantemente l'impressione che la persona dietro la macchina da presa mi stia dicendo "Capisci cosa voglio dire, capra?". Io le cose voglio capirle, e ho la capacità di capirle, in modo istintivo, naturale, senza forzature. La santa, p'a maronna :maronn:
3) C'è una cosa che non perdono ad un attore: ricordarmi, ad ogni inquadratura, che davanti a lui c'è una macchina da presa. Questo errore Servillo non lo commette nel film, quasi mai, e la sua interpretazione mi è piaciuta molto. Cacca invece a Verdone, il suo overacting è irritante. Sorprendentemente bravi Buccirosso e la Ferilli.
4) La parte migliore del film per me è proprio quella in cui c'è la Ferilli, tolta la ridicola scena delle chiavi dei palazzi, veramente forzatissima.
5) BASTA, vi prego, BASTA, con la magia e l'illusionismo come metafore della vita. Per l'amor del cielo, BASTA, non se ne può più. 'A giraffa, 'o trucco, il disincanto :zzz:
Inventatevene un'altra, for god's sake.

In definitiva per me è un'occasione mancata, il film disperde nel too much anche tante cose positive. Peccato.
Un fatto che mi ha costretto a chiamare Gabriella alle undici dell'altro ieri.
Chi è la persona per cui le hai chiesto di praticare un maleficio e perché.

Offline kurz

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R: Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #143 il: 05 Marzo, 2014, 10:52:33 am »
Considerazioni sparse:
1) Basta coi "Se non ti è piaciuto, non l'hai capito" e coi "Se non ti è piaciuto, non sei sensiBBile". Questo snobismo intellettuale lo accetto solo da PeppeWendell su Satantango.
2) C'è una cosa che, nella mia suprema ignoranza, non perdono a un regista: quando mi fa sentire, per tutto il tempo, il peso della sua "lezione". Quando durante un film non riesco a lasciarmi andare alle emozioni perchè ho costantemente l'impressione che la persona dietro la macchina da presa mi stia dicendo "Capisci cosa voglio dire, capra?". Io le cose voglio capirle, e ho la capacità di capirle, in modo istintivo, naturale, senza forzature. La santa, p'a maronna :maronn:
3) C'è una cosa che non perdono ad un attore: ricordarmi, ad ogni inquadratura, che davanti a lui c'è una macchina da presa. Questo errore Servillo non lo commette nel film, quasi mai, e la sua interpretazione mi è piaciuta molto. Cacca invece a Verdone, il suo overacting è irritante. Sorprendentemente bravi Buccirosso e la Ferilli.
4) La parte migliore del film per me è proprio quella in cui c'è la Ferilli, tolta la ridicola scena delle chiavi dei palazzi, veramente forzatissima.
5) BASTA, vi prego, BASTA, con la magia e l'illusionismo come metafore della vita. Per l'amor del cielo, BASTA, non se ne può più. 'A giraffa, 'o trucco, il disincanto :zzz:
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In definitiva per me è un'occasione mancata, il film disperde nel too much anche tante cose positive. Peccato.
:brà:
gesucrì

Online calvin

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #144 il: 05 Marzo, 2014, 10:57:22 am »
Considerazioni sparse:
1) Basta coi "Se non ti è piaciuto, non l'hai capito" e coi "Se non ti è piaciuto, non sei sensiBBile". Questo snobismo intellettuale lo accetto solo da PeppeWendell su Satantango.
2) C'è una cosa che, nella mia suprema ignoranza, non perdono a un regista: quando mi fa sentire, per tutto il tempo, il peso della sua "lezione". Quando durante un film non riesco a lasciarmi andare alle emozioni perchè ho costantemente l'impressione che la persona dietro la macchina da presa mi stia dicendo "Capisci cosa voglio dire, capra?". Io le cose voglio capirle, e ho la capacità di capirle, in modo istintivo, naturale, senza forzature. La santa, p'a maronna :maronn:
5) BASTA, vi prego, BASTA, con la magia e l'illusionismo come metafore della vita. Per l'amor del cielo, BASTA, non se ne può più. 'A giraffa, 'o trucco, il disincanto :zzz:
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falceEmarcello

Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #145 il: 05 Marzo, 2014, 11:02:38 am »
Considerazioni sparse:
1) Basta coi "Se non ti è piaciuto, non l'hai capito" e coi "Se non ti è piaciuto, non sei sensiBBile". Questo snobismo intellettuale lo accetto solo da PeppeWendell su Satantango.
2) C'è una cosa che, nella mia suprema ignoranza, non perdono a un regista: quando mi fa sentire, per tutto il tempo, il peso della sua "lezione". Quando durante un film non riesco a lasciarmi andare alle emozioni perchè ho costantemente l'impressione che la persona dietro la macchina da presa mi stia dicendo "Capisci cosa voglio dire, capra?". Io le cose voglio capirle, e ho la capacità di capirle, in modo istintivo, naturale, senza forzature. La santa, p'a maronna :maronn:
3) C'è una cosa che non perdono ad un attore: ricordarmi, ad ogni inquadratura, che davanti a lui c'è una macchina da presa. Questo errore Servillo non lo commette nel film, quasi mai, e la sua interpretazione mi è piaciuta molto. Cacca invece a Verdone, il suo overacting è irritante. Sorprendentemente bravi Buccirosso e la Ferilli.
4) La parte migliore del film per me è proprio quella in cui c'è la Ferilli, tolta la ridicola scena delle chiavi dei palazzi, veramente forzatissima.
5) BASTA, vi prego, BASTA, con la magia e l'illusionismo come metafore della vita. Per l'amor del cielo, BASTA, non se ne può più. 'A giraffa, 'o trucco, il disincanto :zzz:
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In definitiva per me è un'occasione mancata, il film disperde nel too much anche tante cose positive. Peccato.

il too much insieme al marchettone felliniano gli hanno messo l'oscar in braccio :asd:
Io di cinema non ne capisco un cazzo, ben inteso, ne tantomeno ho la pretesa di capirne perche' per me e' una forma di intrattenimento quindi sticazzi di tutti gli altri "aspetti" socio-comunicativi e' un mio limite e lo ammetto candidamente.
Pero' come dici tu, checazzo e vabbene la dimensione onirica la metacomunicazione e tutto ma o film e' over nu purpetton
In tutto questo tra tanti altri film "simili" meglio a iss l'oscar che ad un altro

Offline Gabbie

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #146 il: 05 Marzo, 2014, 11:06:55 am »

 :alla:
SPOSAMI

Prenderò in seria considerazione la sua proposta :appunti:

il too much insieme al marchettone felliniano gli hanno messo l'oscar in braccio :asd:
Io di cinema non ne capisco un cazzo, ben inteso, ne tantomeno ho la pretesa di capirne perche' per me e' una forma di intrattenimento quindi sticazzi di tutti gli altri "aspetti" socio-comunicativi e' un mio limite e lo ammetto candidamente.
Pero' come dici tu, checazzo e vabbene la dimensione onirica la metacomunicazione e tutto ma o film e' over nu purpetton
In tutto questo tra tanti altri film "simili" meglio a iss l'oscar che ad un altro

Ma infatti a me poi fa pure piacere che ha vinto, figurati. Ho anche amato tantissimo L'uomo in più, che è un film che veramente mi porto nel cuore. Certo la pubblicità della 500 è veramente un colpo basso.
Un fatto che mi ha costretto a chiamare Gabriella alle undici dell'altro ieri.
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Offline Bruce Colotti

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #147 il: 05 Marzo, 2014, 11:21:57 am »
Secondo me si stanno facendo pure troppe chiacchiere su un film a mio avviso normale. E' stato premiato agli oscar americani, dove spesso e volentieri il giudizio di qualità è quello che incide di meno nella valutazione di una pellicola. Il film è un prodotto frutto di acuta furbizia come fu a suo tempo la Vita è bella(notare a proposito di citazioni felliniane come anche in questo caso si gioca con le parafrasi de La Dolce Vita). Sorrentino e i produttori hanno pensato a questo film per tentare la vittoria degli Oscar. Si cita Fellini, autore icona per Hollywood più di quanto qui in Italia si possa mai immaginare. Il regista riminese è considerato oltreoceano uno dei padri fondatori della cinematografia contemporanea. Qualsiasi regista USA che aspiri ad esser considerato un autore serio e credibile deve assolutamente dichiarare un debito(reale o meno)nei confronti del buon Fellini.
Dunque, qual miglior lasciapassare per raggiungere al primo colpo l'ambita statuetta se non un film che gronda di felliniana cinematografia?Non mi ricordo chi scrisse(o disse)parlando di un film ambientato nella capitale, che se il film non è bello c'è sempre Roma a darti una mano. Sorrentino con sapiente mano di regista riesce a farsi dare una grande mano dallo città, provocando un'estasi profonda allo sguardo(spesso superficiale e consumistico) dello spettatore straniero. Il resto è tecnicamente confezionato bene. Un buon attore protagonista, ottimi caratteristi, colonna sonora originale ed in alcune sequenze molto azzeccate, un surrealismo a buon mercato ma che in un contesto culturale misero come quello attuale sembra poter addirittura evocare reminiscenze letterarie(Bontempelli, Pirandello, Savinio). Finge di essere un film con ambizioni intellettuali, ma il citazionismo alla Saviano di Jepp è facilmente smascherabile, perchè studiato, calibrato, mai radicato nel flusso improvvisato di una qualsiasi conversazione.
Non prendiamocela tanto con chi lo giudica un prodotto di qualità. Spesso chi afferma ciò lo fa in buona fede. Bisogna sempre valutare certi giudizi contestualizzandoli. In una società culturalmente arretrata come la nostra, un film come la Grande Bellezza può esser considerato un prodotto di qualità.

Online calvin

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #148 il: 05 Marzo, 2014, 11:23:45 am »
il too much insieme al marchettone felliniano gli hanno messo l'oscar in braccio :asd:
Io di cinema non ne capisco un cazzo, ben inteso, ne tantomeno ho la pretesa di capirne perche' per me e' una forma di intrattenimento quindi sticazzi di tutti gli altri "aspetti" socio-comunicativi e' un mio limite e lo ammetto candidamente.
Pero' come dici tu, checazzo e vabbene la dimensione onirica la metacomunicazione e tutto ma o film e' over nu purpetton
In tutto questo tra tanti altri film "simili" meglio a iss l'oscar che ad un altro

Ma non è manco un fatto di purpettone, perchè ci sono film molto più purpettoni che son bellissimi, è proprio che è un film (chiaramente a mio avviso) brutto.

Cioè, per esempio, è molto più purpettone Vive L'amour di ming liang, ma io l'ho amato tanto quel film perchè mi diceva un cazzo, bello chiaro chiaro, senza pretese di insegnarmi a vivere e senza dover a forza far finta di dire molto dippiù di quello che in realtà dicesse.
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Offline nickwire

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R: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #149 il: 05 Marzo, 2014, 11:27:24 am »
A me è piaciuto assai.

Ma fors sono troppo ignorante, superficiale, complessato e con uno scarso livello di autostima per entrare in questo meraviglioso vortice della controcultura da Bar Caffè Toraldo.

AyeyeBrazov

Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #150 il: 05 Marzo, 2014, 11:29:19 am »
Guagliù è sempre la stessa storia, abbiamo "girato" male ma abbiamo portato a casa il risultato ed è questo che conta

 :napolii: :bandieranap: :napolii: :bandieranap: :napolii:

falceEmarcello

Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #151 il: 05 Marzo, 2014, 11:29:41 am »
Ma non è manco un fatto di purpettone, perchè ci sono film molto più purpettoni che son bellissimi, è proprio che è un film (chiaramente a mio avviso) brutto.

Cioè, per esempio, è molto più purpettone Vive L'amour di ming liang, ma io l'ho amato tanto quel film perchè mi diceva un cazzo, bello chiaro chiaro, senza pretese di insegnarmi a vivere e senza dover a forza far finta di dire molto dippiù di quello che in realtà dicesse.

No non e' brutto dai
Per purpettone intendo che forse troppo spesso si rispecchia n se stesso, il too much di gabriella genesi insomma
Pero' brutto non e'

Online calvin

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #152 il: 05 Marzo, 2014, 11:38:43 am »
No non e' brutto dai
Per purpettone intendo che forse troppo spesso si rispecchia n se stesso, il too much di gabriella genesi insomma
Pero' brutto non e'

Io l'ho torvato in ordine sparso (citaz.) un film con una fotografia null'affatto bella, con dei dialoghi debolissimi, con una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti, prolisso almeno quanto noioso, molto pretenzioso e recitato da molti abbastanza male (vero che si salva la ferilli).

E, ti ripeto, lo dice uno che si guarda tanti film "pesanti" o "impegnati" o "intellettuali" o come cazzo li volete etichettare (perchè per me etichettare un opera d'arte è cosa brutta)........per me è proprio un film brutto, senza se ne ma.
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Offline vampyr8

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #153 il: 05 Marzo, 2014, 11:48:18 am »
vieni, ti faccio vedere una cosa
/

Offline Bruce Colotti

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #154 il: 05 Marzo, 2014, 12:40:26 pm »
a finale penso che se ci fosse stato il buon D'Amato cogliendo l'occasione ghiotta dell'oscar vinto da Sorrentino ci avrebbe sicuramente  regalato un'indimenticabile La Grande Durezza...

Offline Ciùcciuettola

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #155 il: 05 Marzo, 2014, 13:02:53 pm »
Io l'ho visto tre volte, appena uscì in DVD, qualche mese dopo perchè non sapevo cosa vedere e ieri in famiglia.

La prima volta mi lasciò perplesso, fui pure tentato di chiudere baracc e burattini e dedicarmi a qualche film di Vincent Vaughn o Adam Sandler :look: ma continuai con fastidio. Già la seconda volta iniziai ad apprezzarlo e ieri quasi sorridevo a leggere i commenti della gente che non ci capiva manc' 'o cazz, che sdegnata smadonnava i giudici degli Oscar posseduti dall'anima di chi sa quale intenditore di cinema quando poi il massimo picco raggiunto a livello cinematografico è "Una poltrona per due"  nella notte di Natale.

Il film si propone di descrivere la corruzione etica e morale della società romana, specchio dell'Italia attraverso un uomo che dal nulla ne è diventato il massimo esponente. Uno scrittore che a un certo punto della sua vita, "quando inizia a morirgli tutto intorno", capisce che dopo sessantacinque anni lui non ha concluso niente diventando si il re della mondanità, ma allo stesso tempo nessuno interiormente ( "Tu non sei nessuno" dalla bambina). E Sorrentino ci butta dentro tutto e tutti: i pervertiti venditori, le donne con le palle, i preti in Rolls Royce, la gente che legge Proust ma spruzza su Ammaniti, la gente follemente innamorata che vedova da nemmeno un mese si butta con la polacca di turno e in questa "fauna" lo scrittore tenta di cercare "La Grande Bellezza", quella bellezza che gli è mancata, che non gli ha consentito di tornare a scrivere e che ovviamente non riesce a trovare nel nulla assoluto, nelle pippate di cocaina, nei trenini sugli attici e nelle donne ricche che gli si concedono a lui o che vorrebbero farlo tra un ballo e l'altro.

Ma "le radici sono importanti" e non è un caso che la rottura degli equilibri narrativi nel film avviene incentrando la focalizzazione sul passato e mai sul presente, Jep si "redime" alla notizia della morte della donna da lui amata, si invaghisce di Ramona figli di un amico che non vedeva da anni e diventa più esplicito con la figura della Santa a cui aveva concesso un'intervista ai tempi del suo primo ed unico libro. E allora Jep capisce che la Grande Bellezza non va ricercata nelle cose visibili ad occhio nudo, la radici sono nascoste nell'albero e sono riserva di amido che nelle piante è fondamentale, ma in ciò che si è vissuto e ha lasciato un segno all'interno del proprio animo: Finisce sempre così. Con la morte. Prima, però, c'è stata la vita, nascosta sotto il bla bla bla bla bla. È tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore. Il silenzio e il sentimento. L'emozione e la paura. Gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza. E poi lo squallore disgraziato e l'uomo miserabile. Tutto sepolto dalla coperta dell'imbarazzo dello stare al mondo. Bla. Bla. Bla. Bla. Altrove, c'è l'altrove. Io non mi occupo dell'altrove. Dunque, che questo romanzo abbia inizio. In fondo, è solo un trucco. Sì, è solo un trucco.

La Grande Bellezza è quella cosa che lo fa stare bene, non quella cosa che gli piace. Dunque l'unica cosa che gli piace o meglio che gli è piaciuta, che l'ha fatto sentire veramente vivo è la donna amata in gioventù che seppur morta resta viva nel cuore dello scrittore che considera la morte, come per la giraffa fatta scomparire dal suo amico mago, solo un trucco in cui non bisogna curarsi di dove la persona è andata a finire, ma dei sentimenti e delle emozioni che la sua vita ha lasciato nel cuore di chi ha vissuto con lei e delle emozioni che la sua scomparsa ha tracciato nel cuore degli stessi e nel nostro caso di Jep, proprio come in un trucco di magia.

La Grande Bellezza non è un film immediato anzi è un film che deve essere visto più volte perchè il voluto vuoto narrativo metafora del vuoto morale ed etico della società italiana è sostituito da un'immensa autostrada di sensi metaforici dei dialoghi, delle persone e delle cose che costituiscono nell'insieme "La Grande Bellezza" del film nella sua integrità insieme ovviamente a vette estetiche nelle inquadrature e nei paesaggi che fanno di Sorrentino un vero e proprio esteta del cinema italiano. Io l'ho apprezzato e mi è piaciuto molto, ma non nego che è un film assai pretenzioso che va visto in maniera impegnata... assai impegnata pure più di una volta, ma l'Oscar è assolutamente meritato e Servillo è un Dio di attore.

*** 1/2 - ****
Si quella volta che feci una loffa dopo aver mangiato pasta e fagioli con la cotica e te la mettesti ad odorare per vedere se riuscivi a trovare il senso della vita.

Offline GeppiGeppi

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R: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #156 il: 05 Marzo, 2014, 13:18:33 pm »
Per me, ad esempio, quando Sorrentino ha raccontato le miserie umane della piccola borghesia decadente in L'amico di famiglia è stato delizioso.

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Offline joint

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #157 il: 05 Marzo, 2014, 14:10:41 pm »
brava Gabbie.

Offline Genny Fenny

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R: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #158 il: 05 Marzo, 2014, 14:25:03 pm »
NCUL E CHE CE TENE STU BUONINO!
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Offline Lovercraft

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #159 il: 05 Marzo, 2014, 14:36:42 pm »
Mi rompo i coglioni di leggere il topic, io ho apprezzato il film in buona parte. Pero' l'inizio moscissimo, la santa e i palummi sul davanzale mi hanno steso notevolmente i peli. Ah Servillo e' un grande attore, ma quando fa la voce narrante l'ho trovato troppo forzato, sopra le righe.
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