Autore Topic: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)  (Letto 43402 volte)  Share 

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Offline Guallera V.2

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #20 il: 10 Giugno, 2013, 20:39:51 pm »
Il parere autorevole del grande maestro Mario Salieri, a riguardo del film di Sorrentino...

LA GRANDE BELLEZZA
Frammenti opachi e autarchici, contenuti in centocinquanta minuti di regime anti-narrativo interamente dedicati alla platea colta e ai cinefili intellettuali amanti dei tempi neutri. Attraverso personaggi, immagini e citazioni, il film di Sorrentino lascia spazio a una pluralità d’interpretazioni in puro stile meta discorsivo analizzando il decadimento della società contemporanea attraverso la ricerca di una grande bellezza che Jep, il protagonista del film interpretato da Tony Servillo, riesce a identificare solo nelle sue radici e nell’arte monumentale dei palazzi romani. Ingannato da un trailer molto ben confezionato ho trovato la grande bellezza solo nei titoli di coda, momento in cui ho finalmente abbandonato la sala.

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Offline Moebius

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #21 il: 10 Giugno, 2013, 20:44:36 pm »
Il parere autorevole del grande maestro Mario Salieri, a riguardo del film di Sorrentino...

LA GRANDE BELLEZZA
Frammenti opachi e autarchici, contenuti in centocinquanta minuti di regime anti-narrativo interamente dedicati alla platea colta e ai cinefili intellettuali amanti dei tempi neutri. Attraverso personaggi, immagini e citazioni, il film di Sorrentino lascia spazio a una pluralità d’interpretazioni in puro stile meta discorsivo analizzando il decadimento della società contemporanea attraverso la ricerca di una grande bellezza che Jep, il protagonista del film interpretato da Tony Servillo, riesce a identificare solo nelle sue radici e nell’arte monumentale dei palazzi romani. Ingannato da un trailer molto ben confezionato ho trovato la grande bellezza solo nei titoli di coda, momento in cui ho finalmente abbandonato la sala.

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ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline wendell

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #22 il: 21 Giugno, 2013, 22:54:46 pm »
Ho visto il film di Sorrentino ma mi scoccio di scendere nei particolari. Il mio giudizio è tutto sommato positivo (*** ). "Tutto sommato" perché dinanzi ad un'opera così traboccante non riesco ad esprimermi seccamente. Molte cose le cestino volentieri (il Servillo a briglie sciolte, soprattutto della prima parte), il narcisismo del regista (ogni sequenza ambisce a raggiungere vette estetiche ma la maggior parte di esse precipita sotto il peso dell'ambizione), un didascalismo che tradisce lo snobismo di fondo dell'autore.
Apprezzo l'idea di portare sullo schermo il non-pensiero radical-chic e i luoghi in cui sedimenta ma non capisco il punto di osservazione qual è. Il percorso di Gambardella è affascinante ma non lo definirei evolutivo, nonostante i maldestri squarci epifanici (la santaaaaa?). Sarebbe stata più congrua una struttura consapevolmente ciclica.
Alcuni aforismi, letterariamente, sono pregevoli. Ma la mia idea di cinema è un'altra. Mi so' scordato perché tutto sommato m'è piaciuto :doh:
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline nickwire

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R: Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #23 il: 22 Giugno, 2013, 12:15:02 pm »
Il parere autorevole del grande maestro Mario Salieri, a riguardo del film di Sorrentino...

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Frammenti opachi e autarchici, contenuti in centocinquanta minuti di regime anti-narrativo interamente dedicati alla platea colta e ai cinefili intellettuali amanti dei tempi neutri. Attraverso personaggi, immagini e citazioni, il film di Sorrentino lascia spazio a una pluralità d’interpretazioni in puro stile meta discorsivo analizzando il decadimento della società contemporanea attraverso la ricerca di una grande bellezza che Jep, il protagonista del film interpretato da Tony Servillo, riesce a identificare solo nelle sue radici e nell’arte monumentale dei palazzi romani. Ingannato da un trailer molto ben confezionato ho trovato la grande bellezza solo nei titoli di coda, momento in cui ho finalmente abbandonato la sala.

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Offline kowalski

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #24 il: 22 Giugno, 2013, 13:11:24 pm »
Il parere autorevole del grande maestro Mario Salieri, a riguardo del film di Sorrentino...

LA GRANDE BELLEZZA
Frammenti opachi e autarchici, contenuti in centocinquanta minuti di regime anti-narrativo interamente dedicati alla platea colta e ai cinefili intellettuali amanti dei tempi neutri. Attraverso personaggi, immagini e citazioni, il film di Sorrentino lascia spazio a una pluralità d’interpretazioni in puro stile meta discorsivo analizzando il decadimento della società contemporanea attraverso la ricerca di una grande bellezza che Jep, il protagonista del film interpretato da Tony Servillo, riesce a identificare solo nelle sue radici e nell’arte monumentale dei palazzi romani. Ingannato da un trailer molto ben confezionato ho trovato la grande bellezza solo nei titoli di coda, momento in cui ho finalmente abbandonato la sala.

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In effetti a Sorrentino farebbe davvero bene fare un periodo di scuola da Mario Salieri.
Anche se poi a ben vedere registicamente hanno difetti piuttosto simili, Salieri era un po' il Sorrentino del porno, col suo eccesso di calligrafismo estetizzante...
Polemico ergo sum

Offline nickwire

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #25 il: 22 Giugno, 2013, 13:35:58 pm »
In effetti a Sorrentino farebbe davvero bene fare un periodo di scuola da Mario Salieri.
Anche se poi a ben vedere registicamente hanno difetti piuttosto simili, Salieri era un po' il Sorrentino del porno, col suo eccesso di calligrafismo estetizzante...

Fassbinder, Fassbinder.

Offline Ciùcciuettola

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #26 il: 28 Ottobre, 2013, 17:03:25 pm »
Visto ieri, esteticamente eccelso con un ottimo Servillo però nel complesso mi puzza tanto di pirito fatto passare come capolavoro per la scarsità del cinema italiano, come faceva notare il buon Guallera. Cioè la trama qual è? Qual è il senso del film? Non c'è un inizio, non c'è una fine, non c'è un espediente che da inizio a una storia vera e propria. Sorrentino cerca di approfondire il personaggio Jep dando vita a una critica infinita verso la società attuale ( i finti intellettuali, i preti in Rolls Royce, le rivoluzionarie pompinare) ma eccede veramente tanto, in ogni scena, dando vita a una sequenza di clip senza senso cronologico che toccano quasi il demenziale. E' un film che non ho capito, che anzi mi ha infastidito molto, mi dispiace per Servillo ma pure per Sorrentino che dal "Il Divo" prometteva bene.

Ma po qualche anima buona che mi spiega il finale? Cioè nelle zizze ha trovato il senso della vita? Ma che è? :rotfl:
« Ultima modifica: 28 Ottobre, 2013, 17:06:02 pm da buonin »
Si quella volta che feci una loffa dopo aver mangiato pasta e fagioli con la cotica e te la mettesti ad odorare per vedere se riuscivi a trovare il senso della vita.

Alemao

Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #27 il: 29 Ottobre, 2013, 14:41:27 pm »
In effetti a Sorrentino farebbe davvero bene fare un periodo di scuola da Mario Salieri.
Anche se poi a ben vedere registicamente hanno difetti piuttosto simili, Salieri era un po' il Sorrentino del porno, col suo eccesso di calligrafismo estetizzante...

Salieri è un coglione e i suoi film fanno cagare, perché tengono pretese ridicole e demenziali. Non è così dissimile da Sorrentino. Il massimo che potrebbe fare Salieri è girare uno spot per Dolce e Gabbana. Sorrentino lo abbiamo perso definitivamente quando ha fatto diventare Sean Penn un fenomeno da baraccone.
« Ultima modifica: 29 Ottobre, 2013, 14:42:45 pm da Alemao »

Leif Erikson

R: Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #28 il: 30 Ottobre, 2013, 12:10:10 pm »
Salieri è un coglione e i suoi film fanno cagare, perché tengono pretese ridicole e demenziali.

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Offline The Maker

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #29 il: 30 Ottobre, 2013, 16:28:56 pm »
La grande bellezza è una patacca, tappezzeria da salotto, moda smorta, un purpettone in cerca di sceneggiatura.
Sorrentino non è nato così, ha girato film grondanti di passioni vive e muniti di una certa coerenza stilistica (penso ad esempio a l'Amico di famiglia). Ora invece il suo cinema pare irrimediabilmente avvizzito dall'ambizione di non so quale massimalismo, e in certi sbiribizzi di surrealismo naif e citazionismo ammiccante più che Fellini, sacrilegamente richiamato in giro, mi pare il pari con gli intellettualoidi che egli stesso deride.
Così il film è un elefante in una stanzetta che chiava ininterrottamente botte al muro prima di accartocciarsi in una rovinosa caduta, e forse tale si può definire l'imbarazzante sequenza finale della suorellina ottuagenaria, che è lo spruzzo finale di sciorda su un quadro antropologico trito e ritrito, banalotto e pure assai sgraziato nella metafora criptica.
Per me un filmaccio inerte, pretenzioso e fastidioso.


concordo su questa analisi... devo dire che non sono nemmeno riuscito a vederlo tutto, mi sono fermato alla scena con Jep che porta a cena la Ferilli (Ramona nel film)...

ho saputo che questo film è stato designato come rappresentante il cinema italiano del Premio Oscar 2014 nella sezione miglior film in lingua non inglese...

forse non ero io predisposto quella sera che lo vidi... magari rivendendolo mi renderò conto di molte cose che mi saranno sfuggite... ma l'ho trovato lento e noioso... e lo dico pur considerando Servillo un intellettuale e sicuramente uno dei migliori attori in circolazione, apprezzandone in particolare "Le conseguenze dell'amore" con Sorrentino.

Offline GeppiGeppi

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R: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #30 il: 30 Ottobre, 2013, 16:38:31 pm »
Oggi basta essere Toni Servillo per diventare il più grande attore italiano.

Ndё she ulkun e grekun, vrahj grekun e le ulkun. (Proverbio albanese)
[Se vedi il lupo e il greco, uccidi prima il greco e lascia il lupo.]

Alemao

Re:R: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #31 il: 30 Ottobre, 2013, 16:40:36 pm »
Oggi basta essere Toni Servillo per diventare il più grande attore italiano.

Ma infatti pure 'sta cosa deve finire. Ma arò staje stu grande attore? Tiene 3 espressioni facciali in croce.

Offline GeppiGeppi

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R: Re:R: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #32 il: 30 Ottobre, 2013, 16:43:01 pm »
Ma infatti pure 'sta cosa deve finire. Ma arò staje stu grande attore? Tiene 3 espressioni facciali in croce.

Toni Servillo è un grande attore è roba di chi non ha mai visto nemmeno un Salvo Randone in azione.

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Offline GeppiGeppi

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R: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #33 il: 30 Ottobre, 2013, 16:45:35 pm »
Servillo senza RAI 3 non sarebbe stato nessuno. Un po' come Renata Polverini con Floris.

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Offline Genny Fenny

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R: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #34 il: 30 Ottobre, 2013, 16:48:34 pm »
Ma iate a cacà :asd:

Offline GeppiGeppi

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R: Re:R: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #35 il: 30 Ottobre, 2013, 16:51:18 pm »
Ma iate a cacà :asd:
Toni Servillo è come Matri, un figlio di questi tempi mediocri e approssimativi.

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Alemao

Re:R: Re:R: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #36 il: 30 Ottobre, 2013, 16:54:08 pm »
Toni Servillo è un grande attore è roba di chi non ha mai visto nemmeno un Salvo Randone in azione.

È un ottimo attore teatrale, ma i tempi di teatro e cinema sono ben diversi e in un film mostra limiti evidenti dovuti principalmente proprio a questa sua impostazione.

Offline Prophyta

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Re:La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #37 il: 30 Ottobre, 2013, 16:54:29 pm »
Il problema, come sempre, è collaterale.
La carriera di Sorrentino ha generato tentativi di emulazione  tra i cciovani registi napoletani, prodotti con cui  vi auguro di non dover mai venire a contatto.

Offline GeppiGeppi

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R: Re:R: Re:R: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #38 il: 30 Ottobre, 2013, 16:58:05 pm »
È un ottimo attore teatrale, ma i tempi di teatro e cinema sono ben diversi e in un film mostra limiti evidenti dovuti principalmente proprio a questa sua impostazione.

Ma gli attori italiani sono di tradizione teatrale, nascono dal teatro eccezion fatta per i Stefano Accorsi che nascono dalla pubblicità.
Quello che manca non sono i tempi né l'impostazione, ma lo spessore culturale. Anche un Flavio Bucci ha molto più spessore.
Personalmente, quando sento parlare Servillo mi annoio perché sembra di stare ad ascoltare un discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, quattro banalità in croce. Mica come quel pazzo di Tognazzi che si divertiva con sesso, cibo e falsi arresti per terrorismo?

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Leif Erikson

R: La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
« Risposta #39 il: 30 Ottobre, 2013, 17:15:33 pm »
Toni Servillo è nu mostro, ma veramente nu mostro.