Ho visto il film di Sorrentino ma mi scoccio di scendere nei particolari. Il mio giudizio è tutto sommato positivo (*** ). "Tutto sommato" perché dinanzi ad un'opera così traboccante non riesco ad esprimermi seccamente. Molte cose le cestino volentieri (il Servillo a briglie sciolte, soprattutto della prima parte), il narcisismo del regista (ogni sequenza ambisce a raggiungere vette estetiche ma la maggior parte di esse precipita sotto il peso dell'ambizione), un didascalismo che tradisce lo snobismo di fondo dell'autore.
Apprezzo l'idea di portare sullo schermo il non-pensiero radical-chic e i luoghi in cui sedimenta ma non capisco il punto di osservazione qual è. Il percorso di Gambardella è affascinante ma non lo definirei evolutivo, nonostante i maldestri squarci epifanici (la santaaaaa?). Sarebbe stata più congrua una struttura consapevolmente ciclica.
Alcuni aforismi, letterariamente, sono pregevoli. Ma la mia idea di cinema è un'altra. Mi so' scordato perché tutto sommato m'è piaciuto