a me è piaciuto , aldilà delle innumerevoli citazioni che a me non fanno ne caldo ne freddo , ( a parte quella magnifica di Troisi e benigni nel capolavoro "non ci resta che piangere") il film è tutto incentrato sulla distanza abissale che c'è nella bellezza del paese in cui viviamo con la bruttezza delle persone che dovrebbero far parte dell' elite culturale che lo abita.
Jep diventa il re del nulla , e per molti tratti viene rappresentato questo nulla nel film , cosa che immagino a molti non è piaciuta , Sorrentino vuole creare nello spettatore il disgusto per questi personaggi e il loro triste incedere nella vita mondana romana.
il regista è stato molto ambizioso con questo film , ma secondo me ha colto nel segno , non si tratta di un capolavoro a mio parere perchè ha calcato un pò troppo la mano in certi frangenti , coglie nel segno però sfottendo e giudicando una latrina:
-Gli alti prelati
-i tuttologi/critici/pseudofilosofi
-le pseudopostcomuniste "arrivate"
-tutto il carrozzone romano che frequenta salotti vip e tv
Non per niente quel carrozzone ha schifato e criticato il film anche quando prendeva tutti i premi possibili immaginabili.
Ho apprezzato un pò tutti gli attori , anche verdone non mi è dispiaciuto , e ho apprezzato anche il coraggio che avuto di dare uno schiaffo morale alla sua amata città.
Ferilli e Buccirosso sono più che convincenti , Servillo si muove come se fosse a teatro , sempre a suo agio.
un 7,5/10 glielo do