Il fatto non sussiste, questo è il mio pensiero. So che non sarò popolare per la cognizione della collettività: ma quello che ha fatto Daniele credo sia stato solo un eccesso tattico, nella contromisura in un grappolo di uomini in area di rigore dove si cerca di neutralizzare l’avversario. Lui lo ha fatto troppo vivacemente ma non ha colpito con un pugno l’avversario: ha cercato di fargli perdere posizione. Non c’era alcuna cattiveria, la definirei furbizia. Daniele ha trovato la contromisura più eccessiva ma non c’è pugno, non è stato dato, perché, perché si concretizzi come tale ci deve essere un movimento ampio del braccio: nessuno l’ha visto perché non c’era. L’arbitro vede il grappolo di persone, percepisce che ci sia stato qualcosa dentro, ma non vede, perché non c’è, il pugno. E’ una cosa eccessiva la conseguenza che si è configurata: mi è dispiaciuto. La televisione determina gli indirizzi, i pensieri e le decisioni: oggi siamo al loro servizio ma lì c’è stata la prima condanna del giocatore. Hanno rilevato il fatto, evocando la prova televisiva. Per me è improprio perché l’arbitro stava guardando: la prova televisiva si invoca quando l’arbitro certamente non vede. E’ stato sanzionato anche dal commissario tecnico che ha detto di essere il giudice della situazione. E poi il terzo grado di giudizio trasversale lo ha fatto il giudice sportivo quando era già tutto determinato. L’ho vissuta molto male questa cosa: non c’è stata ne dialettica, né contraddittorio. Non penso mai ai complotti, credo in un calcio sano, stradaiolo: sono libero nei pensieri però vedo che la Roma è diventata l’oggetto/soggetto presso le quali si applica la pena esemplare, la condanna esemplare. Mi sembra una cosa sinistra: si educa il calcio attraverso la Roma. Non penso che né questo club, né questa città meritino questo trattamento.
insomma, mi è piaciuto assai, oscar meritatissimo per mc conaughey
attendo il parere degli esperti e della cricca intellettualmente superiore per cambiare eventualmente parere