Calvin, devo per forza riconoscere che la tua analisi ha un suo fondamento, ma mentre non posso che comprendere il tuo punto di vista sul genere di letteratura che ti piace (non c'è da discutere, in questo caso, ognuno ha il suo retroterra culturale personale che determina i gusti), non condivido completamente il tuo punto di vista sulla divulgazione.
Per esempio, al di là della indubbia correttezza e serietà di Angela padre, l'unico suo libro che ho potuto veramente apprezzare è stato Indagine sul paranormale, perché in quel caso c'era da demolire una serie di tesi assurde e l'ha fatto con una certa serieta; ma non c'entrava la scienza, bensì la pseudo scienza.
I suoi libri di divulgazione scientifica (nei campi che conosco) sono abbastanza poveri di contenuti, come è necessario che sia visto che si rivolge al grande pubblico generalista. Quindi apprezzo il suo sforzo, ma non considero degni di nota i risultati; anche quella è banalizzazione della scienza, per quanto corretta possa essere.
La discussione su un argomento scientifico diventa interessante (per me) quando si tirano in ballo non tanto le formule, quanto i concetti fondamentali che ci sono sotto, e questo non fa mai parte della divulgazione comunemente intesa.
Venendo a De Crescenzo, la Storia della filosofia greca dal punto vista filosofico è una ciofeca, ma assolve ad uno scopo simile a quello di Angela, e cioè far conoscere cose altrimenti sconosciute ai più. A me che la filosofia greca la amo piuttosto assai
non ha dato niente, mi è sembrato un libro umoristico e basta, ma a chi la lesse a suo tempo senza aver mai sentito parlare di quelle cose fece capire che c'è stata gente che pensava a cose diverse da mangiare, dormire e cacare. Mi sembra un lodevole tentativo in un campo allora inesplorato, niente di più.
Su Camilleri, invece, devo dire che non capisco il giudizio di Moebius (ma attendo chiarimenti, così ne parliamo), perché in fondo si tratta di gusti e di cultura personale, e generalizzare mi pare improprio. Io qualche pregio a Camilleri lo riconosco, anche se si tratta di letteratura destinata ad un target ampio, ma non la considero banale, Montalbano a parte, dove lui gigioneggia un po' troppo.
Adesso aspetto che arrivino gli admin a dirci "e aprite un topic apposta per voi annusatori di scorregge letterarie".
Io farei un topic con quel titolo là e ci metterei tutta questa roba che ci diciamo.