non volevo infierire su charmeg,ma guarda caso camilleri strapiace proprio agli insegnanti...chissà come mai
Mi è piaciuto leggerti, anche se l'argomento e il tono non sono certo originalissimi, e questo intercalare occasionalmente richiamante cadenze e modi di dire regionali, pur non essendo prettamente dialettali, può soddisfare palati semplici, ma tutto sommato risulta gradevole.
I contenuti sono in buona parte condivisibili; è vero, si leggono libri che vanno per la maggiore, certo, spesso senza neanche la speranza di pervenire poi a qualcosa di meglio, mancando la capacità di discernere testo da testo, espressione da espressione, citazione da citazione.
Ma questo lo sai benissimo anche tu, non mi ci soffermo.
Però vorrei sottolineare che in nessun punto dei miei post ho mai detto che i due autori siano tra i miei preferiti, e confermo che non lo sono; ho anzi puntualizzato che di De Crescenzo non rimarrà nulla per i posteri, mentre Camilleri, a mio avviso, è destinato a lasciare un ricordo più marcato, pur inserendosi in un filone narrativo tutto sommato commerciale. Ma ben fatto, almeno; su questo dissento, secondo me Camilleri sa ingraziarsi il lettore non particolarmente esigente, e d'altra parte si tratta di uno sceneggiatore che si è riproposto come scrittore.
Ciò detto, ribadisco che il tuo post mi è piaciuto assai, mi piace leggere chi scrive in maniera piacevole e ben argomentata.