Walter Mazzarri si presenta alla Pinetina. Queste le parole del neo tecnico dell'Inter.
Sul fatto di non essere mai stato esonerato: Segreti non ne ho, credo di essere stato in questi 12 anni di carriera corretto nel rispettare le regole. I successi nel calcio partono da lontano, dalla cura dei dettagli, dal sacrificio. Baso il mio lavoro sulla tattica. Dal punto di vista del gioco certe volte mi è andata bene, altre meno. Nel calcio attuale, parlando di Inter, conterà farsi trovare preparati a livello fisico e mentale. Lo dirò subito ai ragazzi: l'allenamento è sacro.
Sul Napoli, l'Inter la possibilità di andare alla Roma: Concludere il ciclo a Napoli è stata una decisione presa dallo scorso ritiro perché pensavo che avrei lasciato Napoli per mancanza di stimoli. Non ho lasciato Napoli per l'Inter, la Roma o l'estero, ma la decisione sarebbe stata lo stesso. Ho scelto l'Inter, mi sento pronto, carico.
Sui rinforzi che si aspetta: Credo che la rosa sia importante, ma purtroppo non ha raggiunto quello che si meritava. Non voglio dare la colpa a nessuno, ma l'organico poteva raccogliere sicuramente qualche frutto in più. Nel giorno in cui comincerà il ritiro il 10 luglio e avrò la possibilità di conoscere i miei nuovi giocatori parlerò con la società sul da farsi.
Su De Laurentiis: Sono stati quattro anni bellissimi. E' stato un bel matrimonio, e come tutti i matrimoni ci può essere un inizio e una fine. Ma non vorrei sentir parlare di tradimento, anche perché credo di aver fatto bene alla società. Niente polemiche, pensiamo al futuro.
Su Moratti: Incontro positivo, mi ha fatto una grande impressione nei modi di fare, nel parlare. Era molto deciso a prendere un tecnico con le mie caratteristiche. Mi ha scelto perché sono un accentratore. Mi prenderò qualsiasi responsabilità.
Sugli obiettivi della nuova Inter: L'Inter ha il dovere di tornare a essere competitiva. Il primo obiettivo sarà quello di vender cara la pelle con tutti gli avversari. Attraverso il gioco arriveranno i risultati. Il tifoso interista si aspetta una squadra vera, che se la giochi con tutti. Ho visto poi i risultati della scorsa stagione: dovremo tornare a vincere a San Siro, sarà importante.
Sullo staff: Giuseppe Baresi resterà per aiutarmi a inserirmi al meglio. Poi mi accompagneranno le figure che mi porto dietro da anni quali il preparatore atletico Pondrelli, Frustalupi, Luca Vigiani, il preparatore dei portieri Papale, Giuseppe Santoro che mi darà una mano a 360 gradi. Poi avrò altre persone, che non verranno in campo. Valuteremo altre presenza insieme alla dirigenza.
Sulla rosa dell'Inter: Rispetto i ruoli, ho fatto certe considerazioni con Branca, Ausilio e Moratti. Non parlerò di mercato, ci penseranno le persone competenti. per quanto riguarda la rosa, vorrò 22 giocatori pronti per il ritiro più 4-5 ragazzi. Posso solo dire che molti di questi 22 resteranno all'Inter.
Sull'ingresso dei nuovi soci: Sottoscrivo quello che ha detto il presidente. Qualsiasi cosa servirà per migliorare questa società è ben accetta.
Sui giovani: In tempi di fair play finanziario dovremmo stare attenti alle risorse del settore giovanile. Giocheremo tutti con lo stesso modulo, innanzitutto. Roma non è stata costruita in un giorno, lavoreremo.
Su Kovacic: Ragazzo interessante, ci ho giocato contro, ma finché non li alleno preferirei non esprimermi.
Sul paragone con Mourinho: non ho mai pensato ai confronti, ognuno è se stesso. Io spero che il meglio debba ancora venire, proverò a lasciare il segno anche all'Inter. ho stima di Mourinho, è un allenatore vincente. Da avversari ci può essere qualche scaramuccia, ma porto rispetto.
Sul progetto: Ciclo, progetto, sono parole sbagliate per me. Ho sempre guardato a partita dopo partita. I tempi nel calcio sono stretti, bisogna partire subito determinati.
Sull'anima dell'Inter: La squadra prima di tutto, dell'interesse personale. Far capire il concetto che si pensa solo all'Inter, l'interesse personale viene dopo. Questo concetto dovrà essere chiaro ai giocatori.
Su Cassano: Ho un rapporto ottimo con tutti i giocatori che ho allenato.
Sul mondo Inter: Sto cercando di capire velocemente cosa sta dentro al Pianeta Inter. il fatto di aver allenato in una piazza come Napoli mi ha sicuramente forgiato. Moratti che conosce il pianeta Inter credo che sia sicuro della scelta che ha fatto.
Su un giocatore da portare all'Inter: Quando ho salutato i ragazzi del Napoli gli ho detto che non li avrei più chiamati. Se qualche mio ex giocatore può far comodo all'Inter non chiamerò direttamente loro, ma mi affiderò, nel caso, a Branca e Ausilio.
Sulle polemiche arbitrali: Ho cambiato atteggiamento da un bel po', non ho più polemizzato. Solo dopo la finale di Supercoppa. Altrimenti ne ho sempre parlato in maniera veniale.
Su Samuel: E' un giocatore serio e importante.
Su Ranocchia: E' un patrimonio della società.
Sulla difesa a tre: Non vorrei entrare in quello che è successo l'anno scorso. Ho dei meccanismi abbastanza consolidati. Quando siamo in fase di possesso uso solitamente la difesa a tre. In fase passiva ci adattiamo, ho usato qualche volta anche a quattro. Sarà importante che i giocatori conoscano i codici.
che cane di pecora