Ho l'impressione che le esperienze di paraw e moebius si riferiscano a contesti sociali diversi, e forse per questo sembrano così divergenti, in apparenza.
In realtà potrebbero descrivere due aspetti di un paese complesso, come potrebbe succedere anche a chi parla dell'Italia, perché anche da noi, oltre alle esperienze di Marcello, che ho vissuto da figlio (e ne porto ancora le conseguenze), ci sono anche persone che vivono una vita molto più soddisfacente, e altre che stanno molto ma molto peggio (quando stavo a Napoli ne ho conosciute parecchie).
Dove sta la verità?
Sono tutte cose vere; io tendo a privilegiare le storie problematiche, perché i problemi stanno lì, e andrebbero risolti, ma conosco anche parecchie persone che fanno una vita agiata e se ne sbattono.
L'importante, secondo me, è non dimenticarsi mai che la nostra vita spesso (troppo spesso) è alimentata dalla sofferenza e dallo sfruttamento di qualcun altro.
Per fortuna non sono mie dirette prof.
Ma lo vedo con i miei colleghi che praticamente per un matrimonio sbagliato si sono letteralmente giocati la liberta'.
Vivono per guadagnare il giusto che gli consente di continuare ad andare a lavorare, e non sia mai che in quelste condizioni perdi il lavoro, sei fottuto.
Il capitalismo di matrice occidentale e' un modello davvero paragonabile alle peggiori tirannie in un attimo diventi schiavo e non te ne accorgi anzi qualcuno e' pure conento di vivere nella parte "buona" del pianeta.
Io col cazzo che mi separo dovesse succedermi la qualunque cosa non mi muovo da come sto anche perche' come dico sempre ai miei colleghi:
C'e' una sola stronzata peggio di sposarsi ed e' separarsi.