Comunque quella più vicina a Reagan e Bush, soprattutto in politica estera ed economica, era Hillary Clinton.
Che in materia aveva tutti i crismi del classico imperialismo a stelle e strisce, a cominciare dal sostegno delle ribellioni locali quando vanno in culo alle altre superpotenze.
Trump è un conservatore nazionale, non un liberale o un repubblicano come questi che avete citato voi.
I danni Donald li farà probabilmente all'interno, coadiuvato da una Corte Suprema conservatrice e da una maggioranza repubblicana. Assisteremo ad una potente spinta negativa nel campo dei diritti civili e dell'immigrazione, si farà leva sul nazionalismo più sfrenato e un'interpretazione originalista del mezzo legale.
Per quanto riguarda invece la politica estera, potremmo assistere a degli USA remissivi alla stregua di quelli di Hoover (presidente con cui Trump condivide molti capisaldi in materia) e soprattutto ad una revisione degli accordi TTIP e NAFTA, che segnerebbero una contrazione importante per il capitalismo sfrenato degli ultimi vent'anni.
Detto ciò, mi pare che il mondo occidentale abbia individuato la malattia (e lo sto dicendo da tre anni, credo) ma stia sbagliando clamorosamente la cura, rifugiandosi nelle parole di chi individua nemici semplici da contrapporre all'orgoglio nazionale, la sicurezza per la libertà, il tradizionalismo e via dicendo.
I partiti occidentali post-sovietici non riescono più a intercettare le istanze di una popolazione che si vede schiacciata da un sistema economico che, paradossalmente, hanno (abbiamo) contribuito ad esportare.
E mi da pure fastidio che si butti nel calderone dell'ignoranza chi ha votato Trump, se la working class avverte una ghigliottina sulle proprie teste e non sei in grado di modificare questa situazione, è solo colpa tua e del tuo vuoto partito di un non meglio precisato "fare".
Però la soluzione non è certo affidarsi a questi personaggi, che sono solo un surrogato del sistema che si dovrebbe abbattere.
Bisognerebbe restituire certe coordinate culturali alla società, in modo da smascherare questi impostori e procedere alla vera sanizzazione dell'ambiente, ma ad oggi è molto difficile se non proprio una chimera. D'altronde la sinistra è morta quando, dopo il 1989, ha iniziato ad accettare il mondo così com'è.