Da un mese cerca disperatamente l’auto (dopo essere stato all’Oktoberfest)La disavventura di un italiano: parcheggia e salta sul tram per raggiungere la festa della birra.
«Ho perso la macchina. Ma la colpa non è stata della birra», sottolinea. Sta di fatto che da un mese a questa parte un italiano sta cercando disperatamente la propria auto, parcheggiata in una stradina laterale a Monaco di Baviera prima di salire su un tram alla volta della festa della birra per eccellenza, l’Oktoberfest.
SOSTA DIMENTICATA - La sfortunata storia di Andreas Oberpertinger, altoatesino quarantenne, è stata raccontata dal quotidiano di Monaco Abendzeitung e ripresa dai tabloid e dalle radio tedesche. Un mese fa, il 5 ottobre scorso, l’uomo era arrivato con la sua auto, una Golf metallizzata, nel capoluogo bavarese e, per risparmiare, aveva parcheggiato in una stradina dove non si paga la sosta. È stata anche l’ultima volta che ha visto la sua auto, perché non l’ha ancora ritrovata.
«Purtroppo ho scordato il nome della via», racconta Andreas. Ricorda solamente di averla lasciata «da qualche parte nella zona est della città». Una strada con una fermata del bus, «forse il 16 o il 17», ma probabilmente è tutta un’altra via, dice.
NIENTE ALCOL - L’italiano si è già recato tre volte a Monaco per cercare la macchina. Senza successo. In tutta la città ha appeso dei manifesti con la foto della vettura, il numero di telefono, la targa e la promessa di una ricompensa di 200 euro per chi la trova. L’annuncio viene trasmesso anche le radio bavaresi. A quanto pare l’auto non sarebbe stata rimossa. Forse rubata? Verosimilmente è ancora lì, da qualche parte chissà dove. L’uomo dell’Alto Adige non è il primo a dover cercare la propria auto per giorni o settimane dopo essere stato alla festa. «Queste cose capitano ogni anno con una certa frequenza», ha spiegato il portavoce della polizia di Monaco, Christoph Reichenbach. L’inconveniente, tuttavia, almeno in questo caso, non sarebbe riconducibile all’alcol.
«Non sono arrivato all’Oktoberfest per bere, ma per le giostre», dice l’operaio sudtirolese.
Le giostre????