L'attuale situazione sociale di grande scontento da cui nascono i vari movimenti come gilet gialli, blackblock, indignados, sardine e affini rivelano il grande vuoto lasciato dal comunismo nel mondo occidentale. Esso non è propriamente morto (come può morire una teoria economica?) ma ha di certo smarrito la stella polare con la disgregazione dell'URSS perdendo la capacità di canalizzare il malcontento e riunirlo sotto la stessa bandiera ideologica.
Prima il comunismo riuniva il sentimento di rivalsa di tutte quelle categorie che si sentivano vinte dalla società, di cui si sentivano gli ultimi senza possibilità di recupero e trovavano nel comunismo la promessa di un sistema sociale alternativo.
Ebbene se l'URSS è sparita, e con essa il sogno comunista, tutte le categorie di vinti invece esistono ancora; nel migliore dei casi sono masse senza un leader, senza progetto mentre nei casi peggiori sono stati assorbite dall'ultradestra. In ogni caso le manifestazioni più o meno violente restano l'espettorato delle tensioni sociali dell'Occidente.
Mi chiedo solo quanto tempo passerà prima che un leader scaltro non risolva l'enigma di come raccogliere il credito politico di tutta questa moltitudine di sbandati.
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