Andiamo al finale.
Levine ha voluto chiaramente far intendere cos'è Bioshock: è un multiverso. Elizabeth lo spiega alla fine, guardando verso le stelle: ogni stella è una porta, un "varco", dove c'è un faro che porta ad una città distopica, un uomo con una missione, un rapporto tra protetti e protettori ed una storia, cioè le "costanti", mentre le "variabili" sono sul dove, Columbia o Rapture, sul chi, Jack, il Soggetto Delta o Booker, sul come, la storia, e sui rapporti tra protetti e protettori, Elizabeth/Songbird e Little Sisters/Big Daddy.
Insomma varia chi interpreta cosa ma in realtà si tratta di realtà parallele in cui sono presenti questi aspetti. Non so come scriverlo in maniera più semplice e meno azzeccata
Per dire, Rapture e Columbia esistono in mondi paralleli e separati, così come Jack e Booker...ma Jack e Booker, Rapture e Columbia, sono due variabili, due sottoinsiemi dell'universo che ha nei macroinsiemi eroi/città le sue costanti. Non so se ti ricordi in Bioshock il fatto che le battisfere fossero bloccate e solo un soggetto con il DNA di Ryan (e Jack infatti era il figlio) poteva utilizzarle...bene, quando Elizabeth e Booker arrivano a Rapture, uccidono Songbird e tornano in superficie, Booker riesce ad utilizzare la battisfera (ed erano già bloccate, basta leggere i manifesti), segno che in realtà le variabili Jack e Booker sono una costante nei rispettivi universi e, pertanto, hanno le stesse possibilità. Che cazzo di trip, e finire il gioco a Rapture è stata una roba da brividi.
Detto questo, lo snodo Elizabeth/Booker è invece semplice; in un universo Booker si è battezzato e redento dai peccati della guerra contro gli indiani ed è diventato Comstock, in un altro ha rifiutato ed è stato assunto come detective in un ufficio investigativo, con una coscienza distrutta da ciò che aveva visto e fatto in guerra.
Nella linea temporale dove Booker è diventato Comstock, nasce Columbia; qui una scienziata, la Lutece donna, inventa il modo di comunicare tra universi paralleli (il "fratello" non è altro che una versione di se stessa in un universo dove è nata uomo invece che donna). Comstock però, a causa di questi esperimenti, diventa sterile ed il suo piano di ultradestra, consistente nel distruggere New York la capitale del peccato, non può attuarsi senza eredi.
Prende i Lutece e manda Robert da se stesso nell'altra linea temporale, sapendosi distrutto moralmente nel caso in cui non avesse abbracciato il battesimo, a prendere quella che è, effettivamente, sua figlia. Qui con una frase "bring us the girl and wipe away the debt", riesce a fregare se stesso: conoscendo le ferite morali, sa che il suo "se stesso" non convertito avrebbe fatto di tutto per redimersi, anche dare via Anna; ci riesce, ed a nulla serve provare ad annullare l'accordo, solo a mutilare il mignolo di Anna/Elizabeth che, pertanto acquisisce i poteri di viaggiare nello spazio/tempo (rimane come "divisa" tra due universi visto che una parte di sé è rimasta qua ed un'altra là).
Però la moglie di Comstock, Lady Comstock, inizia a pensare che Elizabeth è la figlia di un rapporto extraconiugale tra Comstock e Rosalind Lutece; spaventato dalla minaccia della moglie di rivelare tutta la verità, Comstock la fa uccidere e da la colpa a Daisy Fitzroy che fonda poi il movimento di resistenza Vox Populi. Nello stesso tempo inizia gli esperimenti su Elizabeth; i Lutece sono inorriditi e Comstock, temendo che rivelassero qualcosa, li fa uccidere da Fink (l'industriale fascista) che, però compie un terribile errore con il loro macchinario ed invece di condannarli a vita eterna li rende una specie di "guardiani" dello spazio/tempo.
I Lutece per "liberarsi" dal peso dell'errore fatto anni prima, portano Booker (che era stato vent'anni a commiserarsi in quella stanza, scrivendo le iniziali della figlia, AD, Anna Dewitt, sulla sua mano) nell'universo di Comstock per salvare la figlia; nel passaggio tra un universo all'altro però c'è uno sconvolgimento emotivo e della personalità e, come dice la citazione di Rosalind Lutece all'inizio del gioco, parafrasandola, un uomo crea realtà dove non ce ne sono.
Così Booker dimentica Anna e le sue sventure e crea, alla Memento, una storia in cui lui per estinguere un debito di gioco (inesistente) deve salvare la ragazza da Columbia; e, come si vedrà alla fine, l'unico modo per sistemare il continuum spazio-temporale è uccidere Booker in tutti gli universi dove è diventato Comstock, cosa che alla fine le varie Anna ed Elizabeth fanno insieme.
A quel punto, con Comstock ucciso da Booker nell'universo primario e gli altri "nella culla" (chissà a quel punto che fine fa Elizabeth, se scompare o diventa una specie di divinità capace di viaggiare qua e là), l'investigatore può svegliarsi e ritrovare la figlia nel lettino.
Un gioco favoloso.