Alt, i giornali italiani hanno riportato di recente che l'India stessa ha confermato che non si trattasse di acque territoriali, ma senza specificare il prosieguo del comunicato della corte suprema di New Delhi:
The incident of firing from the Italian vessel on the Indian shipping vessel having occurred within the Contiguous Zone, the Union of India is entitled to prosecute the two Italian marines under the criminal justice system prevalent in the country. However, the same is subject to the provisions of Article 100 of UNCLOS 1982.http://www.thehindu.com/news/national/centre-told-to-set-up-special-court-to-try-italian-marines/article4319164.eceOra non ricordo esattamente la definizione di zona contigua, ma è chiaro che secondo la loro perizia non si tratta né di acque territoriali (sotto la giurisdizione di Kerala), né di acque internazionali, bensì ancora di zona contigua, quindi competenza del governo federale dell'Unione Indiana.
La versione delle autorità indiane è stata ritenuta ufficiale persino dai legali dei due marò.

Ma più della faccenda legale (che ha avuto diversi momenti di bassezza colossale, partendo dalla "donazione" che ha condotto i familiari delle vittime a ritirare la denuncia e finendo alla perizia quadrupede fatta da un tale che non ricordo con i filmati di youtube

), che non è ancora definita completamente, qua si parla di un abuso colossale.
E questo per tacere della comunicazione spocchiosa e sciovinista di certi giornali, di certi politici (La Russa e quell'altra puttana del PDL che voleva consegnarsi al posto loro) e persino dei nostri vertici istituzionali, che veramente siamo un paese terzomondista e non ci potremmo sparare la posa cafona nemmeno con il Darfur.