Autore Topic: I marò e l'India  (Letto 18106 volte)  Share 

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Offline nocerino

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Re:I marò e l'India
« Risposta #100 il: 22 Marzo, 2013, 11:48:55 am »
non vedo "le iene", ma è vero che ci stanno 2 italiani (non ricordo se torinesi,lombardi o settentrionali) in carcere in india per un "presunto" omicidio di un'amica

Online calvin

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Re:I marò e l'India
« Risposta #101 il: 22 Marzo, 2013, 11:52:16 am »
non vedo "le iene", ma è vero che ci stanno 2 italiani (non ricordo se torinesi,lombardi o settentrionali) in carcere in india per un "presunto" omicidio di un'amica

Inutile dire che se tifano juventus se lo meritano  :sisi:
fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!

Offline Bruce Colotti

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Re:I marò e l'India
« Risposta #102 il: 22 Marzo, 2013, 12:04:16 pm »
Mi raccontavano, non so quanto sia vero perchè non vedo le Iene e non mi fido affatto di loro, che settimane fa fecero vedere di due ragazzotti italiani che sono stati condannati senza alcuna prova e da probabilissimi innocenti in india per aver ucciso un loro amico (non ho capito bene la storia riportata) e che si stanno scontando nelle carceri indiane una condanna durissima ed ingiusta.
Per questi governo e diplomazia (sempre a quel che mi dicevano) non si sono mossi un cazzo e per due ragazzini che avevano il cazzo duro pechè son militari col mitra in mano e hanno ucciso due poveri pescatori stanno facendo sto burdello.


p.s. c'è qualcuno che vede le Iene e mi può confermare il fatto?
non ho visto il filmato delle iene, perchè anche a me non piacciono. Di questa storia però forse ne so qualcosa, grazie ad un caro amico giornalista che lavora per ilfarosulmondo.it e la VoceDelleQuattroMura(in particolar modo si occupano su questo giornale online soprattutto di cronache carcerarie, diritti dei detenuti, inchieste legate a questo mondo).Se la storia è quella, si tratta di tre amici in India per vacanze. Una sera tornano in camera, pare avessero fumato un pò. Sono due ragazzi e una ragazza. Si mettono a dormire, ma al risveglio si accorgono che uno di loro, Francesco, non respira più. Cercano di svegliarlo, poi provano a rianimarlo. Alla fine chiamano l'ospedale. Francesco è trasportato al pronto soccorso, ma lì c'è anche la polizia. I due ragazzi vengono arrestati con accusa di omicidio. Secondo le autorità giudiziarie indiane Tommaso ed Elisabetta(il nome dei due ragazzi) hanno ucciso Francesco per questioni sentimentali(Francesco ed Elisabetta erano fidanzati, ma poi durante il viaggio sarebbe nata una storia tra la ragazza e Tommaso, sempre secondo le autorità indiane).
I problemi grossi sono l'uso di hashis e la presenza di qualche grammo di questa sostanza negli zaini dei ragazzi e anche la promiscuità tra due uomini e una donna(dormivano pare nello stesso letto e nella stessa stanza). All'ultima accusa i ragazzi hanno sempre  risposto che era una scelta dettata da questioni economiche, per risparmi insomma. I due sono ancora detenuti dal 2010, in una situazione inumana. Sono stati condannati all'ergastolo con un processo troppo veloce e molto improbabile. So per certo che però ora il tribunale di competenza in India ha accettato il ricorso in appello richiesto dai genitori dei due e dai loro legali. La famiglia non ha avuto nessun supporto significativo nè di tipo logistico nè di tipo legale nè di tipo diplomatico e tanto meno economico da parte dello stato italiano. Su questi due siti che ti ho segnalato troverai sempre aggiornamenti in merito alla situazione.
« Ultima modifica: 22 Marzo, 2013, 12:07:29 pm da Bruce Colotti »

Offline kurz

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Re:I marò e l'India
« Risposta #103 il: 22 Marzo, 2013, 12:16:30 pm »
gesucrì

Offline kowalski

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Re:I marò e l'India
« Risposta #104 il: 22 Marzo, 2013, 13:18:47 pm »
Comunque co' sti paesi emergenti è un cazzo di guaio, l'India è ormai una vera e propria potenza mondiale ma a livello di sistema giudiziario non ha certo avuto lo stesso sviluppo che può avere avuto in campi come quello tecnologico. Certo l'Italia finora ha gestito questa vicenda nel peggiore dei modi...
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Starfred

R: Re:I marò e l'India
« Risposta #105 il: 22 Marzo, 2013, 13:23:07 pm »
Comunque co' sti paesi emergenti è un cazzo di guaio, l'India è ormai una vera e propria potenza mondiale ma a livello di sistema giudiziario non ha certo avuto lo stesso sviluppo che può avere avuto in campi come quello tecnologico. Certo l'Italia finora ha gestito questa vicenda nel peggiore dei modi...

Questo è quello che dicevano di noi gli americani nel '98, dopo il macello della funivia, tra le righe. Cioè che non eravamo capaci di garantire un giusto processo :asd:
Può pure essere che l'India è zero a livello giuridico ma noi da quale piedistallo pensiamo di parlare? Questo Paese è nel medioevo della legalità da sempre, una nazione di traffichini e di illeciti

Offline kowalski

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Re:R: Re:I marò e l'India
« Risposta #106 il: 22 Marzo, 2013, 13:30:16 pm »
Questo è quello che dicevano di noi gli americani nel '98, dopo il macello della funivia, tra le righe. Cioè che non eravamo capaci di garantire un giusto processo :asd:
Può pure essere che l'India è zero a livello giuridico ma noi da quale piedistallo pensiamo di parlare? Questo Paese è nel medioevo della legalità da sempre, una nazione di traffichini e di illeciti
Beh, diciamo che teoricamente noi siamo la culla del diritto, purtroppo però la cosa ci ha un po' preso la mano, molti dei nostri problemi nascono proprio da quanto complessa e contorta è la nostra giurisdizione. Comunque sistemi giudiziari perfetti non credo ce ne siano, quello americano non lo è di certo.
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Starfred

R: Re:R: Re:I marò e l'India
« Risposta #107 il: 22 Marzo, 2013, 13:33:44 pm »
Beh, diciamo che teoricamente noi siamo la culla del diritto

Grandissimo disaccordo

Questo Paese è stato sempre giuridicamente ignorante e fazioso sin dal medioevo
La costituzione è un'oasi nel deserto

Offline signor groucho

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Re:R: Re:I marò e l'India
« Risposta #108 il: 22 Marzo, 2013, 13:46:24 pm »
Questo è quello che dicevano di noi gli americani nel '98, dopo il macello della funivia, tra le righe. Cioè che non eravamo capaci di garantire un giusto processo :asd:
Può pure essere che l'India è zero a livello giuridico ma noi da quale piedistallo pensiamo di parlare? Questo Paese è nel medioevo della legalità da sempre, una nazione di traffichini e di illeciti
Intanto Amanda... :troll:
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

Offline kowalski

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Re:R: Re:R: Re:I marò e l'India
« Risposta #109 il: 22 Marzo, 2013, 14:27:37 pm »
Grandissimo disaccordo

Questo Paese è stato sempre giuridicamente ignorante e fazioso sin dal medioevo
La costituzione è un'oasi nel deserto
Oggettivamente Roma antica è stata la culla del diritto, tutto il diritto moderno nasce da lì...
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Starfred

R: Re:R: Re:R: Re:I marò e l'India
« Risposta #110 il: 22 Marzo, 2013, 14:45:07 pm »
Oggettivamente Roma antica è stata la culla del diritto, tutto il diritto moderno nasce da lì...

Io non parlo di nascita del diritto, parlo di utilizzo del diritto stesso, che in questo caso è più pertinente ed è un'esperienza tipicamente italiana.
L'Italia sin dal medioevo ha avuto una concezione del diritto come strumento malleabile e capace di adattarsi a questa o quell'altra esigenza, basti pensare a come l'interpretazione della stessa nozione giuridica veniva utilizzata a favore dell'imperatore o del Papa a seconda delle opportunità; in Francia ciò non accadeva e non è un caso che la tradizione giurisprudenziale dèi mangiabaguette sia di tutt'altro livello rispetto alla nostra. Storici come Ajello riconducono il problema moderno ad una tradizione ben consolidata di furbetti...insomma, ce l'abbiamo nel sangue.

Parlare di "paternità del diritto" è fuorviante sia perché il diritto romano, sebbene ponga effettivamente le basi degli istituti moderni, nasceva da casi concreti (i romani non avevano il tempo per fare le leggi, era il pretore, magistrato incaricato della giustizia, ad esaurire le singole pretese legittime dei cives romani) per passare solo nel corso dei secoli ad una cristallizzazione a fattispecie astratte (fatte per la maggior parte da giuristi non italiani, anzi) da cui trae base la romanistica moderna (civil law) sia perché non c'è un'identità tra antichi romani ed italiani, soprattutto in campo giuridico, cosa che invece esiste a partire dal medioevo e soprattutto guardando la storia delle università.
Soffermandoci poi sul modo di costruzione dei diritti sono molto più romanisti i paesi anglosassoni ed i loro sistemi di common law (che passano da casi concreti a categorie generali ed astratte) che noi, autodefinitici come veri romanisti...anzi, gli italiani veri hanno utilizzato spesso quei concetti per costruire verità apparenti come già ho detto poc'anzi
« Ultima modifica: 22 Marzo, 2013, 14:46:15 pm da Starfred »

Offline kowalski

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Re:R: Re:R: Re:R: Re:I marò e l'India
« Risposta #111 il: 22 Marzo, 2013, 15:59:17 pm »
Io non parlo di nascita del diritto, parlo di utilizzo del diritto stesso, che in questo caso è più pertinente ed è un'esperienza tipicamente italiana.
L'Italia sin dal medioevo ha avuto una concezione del diritto come strumento malleabile e capace di adattarsi a questa o quell'altra esigenza, basti pensare a come l'interpretazione della stessa nozione giuridica veniva utilizzata a favore dell'imperatore o del Papa a seconda delle opportunità; in Francia ciò non accadeva e non è un caso che la tradizione giurisprudenziale dèi mangiabaguette sia di tutt'altro livello rispetto alla nostra. Storici come Ajello riconducono il problema moderno ad una tradizione ben consolidata di furbetti...insomma, ce l'abbiamo nel sangue.

Parlare di "paternità del diritto" è fuorviante sia perché il diritto romano, sebbene ponga effettivamente le basi degli istituti moderni, nasceva da casi concreti (i romani non avevano il tempo per fare le leggi, era il pretore, magistrato incaricato della giustizia, ad esaurire le singole pretese legittime dei cives romani) per passare solo nel corso dei secoli ad una cristallizzazione a fattispecie astratte (fatte per la maggior parte da giuristi non italiani, anzi) da cui trae base la romanistica moderna (civil law) sia perché non c'è un'identità tra antichi romani ed italiani, soprattutto in campo giuridico, cosa che invece esiste a partire dal medioevo e soprattutto guardando la storia delle università.
Soffermandoci poi sul modo di costruzione dei diritti sono molto più romanisti i paesi anglosassoni ed i loro sistemi di common law (che passano da casi concreti a categorie generali ed astratte) che noi, autodefinitici come veri romanisti...anzi, gli italiani veri hanno utilizzato spesso quei concetti per costruire verità apparenti come già ho detto poc'anzi
Spiegazione convincente, bella lì.  :gigi:
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Starfred

R: Re:R: Re:R: Re:R: Re:I marò e l'India
« Risposta #112 il: 22 Marzo, 2013, 16:00:52 pm »
Spiegazione convincente, bella lì.  :gigi:

Non so se stai sfottendo, comunque grazie :look:

Offline kowalski

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Re:R: Re:R: Re:R: Re:R: Re:I marò e l'India
« Risposta #113 il: 22 Marzo, 2013, 16:04:36 pm »
Non so se stai sfottendo, comunque grazie :look:

Dicevo sul serio. :boh:
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Offline duracell

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Re:I marò e l'India
« Risposta #114 il: 25 Marzo, 2013, 01:25:33 am »
Io nei confronti degli indiani ho una repulsione fortissima... senza alcun motivo.

Cmq è sacrosanto che i marò debbano essere processati in india.

Online Fagiolino Quattroporzioni

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Re:I marò e l'India
« Risposta #115 il: 25 Marzo, 2013, 13:53:54 pm »
In molta sintesi abbiamo fatto una figura da peracottari e questo dovrebbe anche farci capire quanto servirebbe un'Europa non solo economica ma politica.

Offline rafel

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Re:I marò e l'India
« Risposta #116 il: 26 Marzo, 2013, 12:05:58 pm »
 :maronn: uh maròN mì  :look:

 "No sabe de lo que habla". Maradona: "¿Neymar mejor que Messi? Pelé se equivocó de pastilla.  "Pelé dijo que él era Beethoven. ¡Qué aburrido!. Debe haberse equivocado de nuevo de pastilla. Jamás en una cancha se habrá escuchado a Beethoven. Si él es Beethoven, yo soy el Ron Wood, el Keith Richards y el Bono del fútbol. Todos juntos, porque yo era la pasión del fútbol".  "ALLA NOSTRA ELIMINAZIONE HAI ESULTATO, MENTRE TU DALL'INTERO MONDO DEL CAL

Offline luisTHEbig

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Re:I marò e l'India
« Risposta #117 il: 26 Marzo, 2013, 13:41:21 pm »
non ho visto il filmato delle iene, perchè anche a me non piacciono. Di questa storia però forse ne so qualcosa, grazie ad un caro amico giornalista che lavora per ilfarosulmondo.it e la VoceDelleQuattroMura(in particolar modo si occupano su questo giornale online soprattutto di cronache carcerarie, diritti dei detenuti, inchieste legate a questo mondo).Se la storia è quella, si tratta di tre amici in India per vacanze. Una sera tornano in camera, pare avessero fumato un pò. Sono due ragazzi e una ragazza. Si mettono a dormire, ma al risveglio si accorgono che uno di loro, Francesco, non respira più. Cercano di svegliarlo, poi provano a rianimarlo. Alla fine chiamano l'ospedale. Francesco è trasportato al pronto soccorso, ma lì c'è anche la polizia. I due ragazzi vengono arrestati con accusa di omicidio. Secondo le autorità giudiziarie indiane Tommaso ed Elisabetta(il nome dei due ragazzi) hanno ucciso Francesco per questioni sentimentali(Francesco ed Elisabetta erano fidanzati, ma poi durante il viaggio sarebbe nata una storia tra la ragazza e Tommaso, sempre secondo le autorità indiane).
I problemi grossi sono l'uso di hashis e la presenza di qualche grammo di questa sostanza negli zaini dei ragazzi e anche la promiscuità tra due uomini e una donna(dormivano pare nello stesso letto e nella stessa stanza). All'ultima accusa i ragazzi hanno sempre  risposto che era una scelta dettata da questioni economiche, per risparmi insomma. I due sono ancora detenuti dal 2010, in una situazione inumana. Sono stati condannati all'ergastolo con un processo troppo veloce e molto improbabile. So per certo che però ora il tribunale di competenza in India ha accettato il ricorso in appello richiesto dai genitori dei due e dai loro legali. La famiglia non ha avuto nessun supporto significativo nè di tipo logistico nè di tipo legale nè di tipo diplomatico e tanto meno economico da parte dello stato italiano. Su questi due siti che ti ho segnalato troverai sempre aggiornamenti in merito alla situazione.
io ho visto il servizio delle iene: per sommi capi è come hai detto tu, ma il fatto è che non era hasish ma eroina...si sono fatti ed uno dei tre è morto di overdose (secondo uno specialista italiano a cui l' inviato ha mostrato le carte del decesso). In india l' esame autoptico è stato condotto da un oculista ke, probabilmente a causa di pregiudizi che anche tu elencavi, ha confermato l' omicidio.
C H I   N O N   C I   C R E D E   R E S T I   A   C A S A ! ! !

Online pappasouth

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Re:I marò e l'India
« Risposta #118 il: 26 Marzo, 2013, 15:20:03 pm »
non ho visto il filmato delle iene, perchè anche a me non piacciono. Di questa storia però forse ne so qualcosa, grazie ad un caro amico giornalista che lavora per ilfarosulmondo.it e la VoceDelleQuattroMura(in particolar modo si occupano su questo giornale online soprattutto di cronache carcerarie, diritti dei detenuti, inchieste legate a questo mondo).Se la storia è quella, si tratta di tre amici in India per vacanze. Una sera tornano in camera, pare avessero fumato un pò. Sono due ragazzi e una ragazza. Si mettono a dormire, ma al risveglio si accorgono che uno di loro, Francesco, non respira più. Cercano di svegliarlo, poi provano a rianimarlo. Alla fine chiamano l'ospedale. Francesco è trasportato al pronto soccorso, ma lì c'è anche la polizia. I due ragazzi vengono arrestati con accusa di omicidio. Secondo le autorità giudiziarie indiane Tommaso ed Elisabetta(il nome dei due ragazzi) hanno ucciso Francesco per questioni sentimentali(Francesco ed Elisabetta erano fidanzati, ma poi durante il viaggio sarebbe nata una storia tra la ragazza e Tommaso, sempre secondo le autorità indiane).
I problemi grossi sono l'uso di hashis e la presenza di qualche grammo di questa sostanza negli zaini dei ragazzi e anche la promiscuità tra due uomini e una donna(dormivano pare nello stesso letto e nella stessa stanza). All'ultima accusa i ragazzi hanno sempre  risposto che era una scelta dettata da questioni economiche, per risparmi insomma. I due sono ancora detenuti dal 2010, in una situazione inumana. Sono stati condannati all'ergastolo con un processo troppo veloce e molto improbabile. So per certo che però ora il tribunale di competenza in India ha accettato il ricorso in appello richiesto dai genitori dei due e dai loro legali. La famiglia non ha avuto nessun supporto significativo nè di tipo logistico nè di tipo legale nè di tipo diplomatico e tanto meno economico da parte dello stato italiano. Su questi due siti che ti ho segnalato troverai sempre aggiornamenti in merito alla situazione.

sì ma probabilmente in America raccontavano con le stesse parole la storia di Amanda Knox, palesemente colpevole e salvata dal fatto di essere americana nonchè patana di ottima foggia. :asd:

Offline noel

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Re:I marò e l'India
« Risposta #119 il: 29 Marzo, 2013, 12:30:03 pm »
Due assassini che devono essere processati in India.
Anche se lo Stato italiano si è genuflesso agli indiani per motivi economici, mica per altro..