Vedi il Napoli, e poi vinci. Contrariamente al trend generale degli ultimi vent’anni, la sfida contro i partenopei ha sempre rappresentato una sorta di portafortuna. O quantomeno una sfida dove il Torino non ha mai fatto brutte figure. Basti pensare che il Napoli, contando anche gli incontri che si sono disputati al “San Paolo”, non batte i granata da 9 anni. L’ultima volta è successo nel 2004 in serie B, quando non c’era ancora Cairo e nemmeno lo stadio “Olimpico”: fu l’ex Christian Vieri a matare il Toro a 3 minuti dalla fine.
Invece in serie A, l’ultimo successo degli azzurri a Torino risale a vent’anni fa grazie ad un giocatore che, fino a pochi mesi prima, faceva impazzire la curva “Maratona”: Roberto Policano. E’ stato questo l’ultimo grande Torino- Napoli, datato 10 gennaio 1993. I granata, allenati da Mondonico, erano scesi in campo con Marchegiani, Mussi, Sergio, Fortunato, Aloisi, Fusi, Zago, Casagrande, Aguilera, Scifo e Venturin. Gli avversari, guidati da Bianchi e rimpolpati da tanti ex granata, giocarono con Galli, Corradini, Francini, Crippa, Tarantino, Nela, Policano, Ther, Careca, Zola e Fonseca. Vinse il Napoli, appunto: ma il Toro alla fine dell’anno alzò la sua quinta coppa Italia, battendo la Roma. Dopo questo match, le due squadre si sono affrontate altre 16 volte, ma gli azzurri hanno battuto i granata solo in altre due occasioni. In totale, in serie A sono 58 i precedenti tra le due squadre: 23 vittorie del Toro, 23 pareggi (13 per 0-0) e 12 vittorie del Napoli.
Da quando è arrivato Urbano Cairo, il Napoli rappresenta l’unica “big” contro cui l’editore – e ora nei proprietario delle frequenze televisive de La7 – non ha mai perso: un evento più unico che raro.
L’ultima vittoria del Toro, che in casa ha battuto i partenopei tre volte negli ultimi quattro match, è datata 21 dicembre 2008. E’ una data scolpita soprattutto nella testa di due giocatori granata: quella di Bianchi, che realizzò il gol della vittoria; e quella di Ogbonna, che nella notte dopo la partita precipitò con la sua automobile nel greto del torrente Sangone, uscendone praticamente illeso. L’anno dopo, al Napoli è legata anche l’ultima “salvezza”, con Rosina che realizzò l’1-2 che permise al Toro di tornare alla base con 3 punti vitali per la sua permanenza in serie A.
