Ma non credo proprio sia debole.
Gli anni 80, conosciuti anche come epoca del consumismo, sono stati ben inseriti come cornice in questo contesto: ambientazione, abbigliamento, oggettistica sono fedelmente riportati e riprodotti ed era la cosa che più temevo che non accadesse. Una puntata che gioca tutto sulla dicotomia tra valori inculcati/assorbiti e stile di vita, fare parte appieno del sogno americano, magari disertando, od opporsi fermamente a questo, continuando a mentire anche ai propri figli già americani: questo il tema della prima puntata che credo sia anche quello principale ed è una tema ben indagato dagli autori. Oltretutto è storia recente e passata che situazioni del genere siano effettivamente accadute negli Stati Uniti e in Inghilterra, segno che, se "si gioca a fare le spie", il gioco in questione con il dovuto adattamento scenografico non è affatto campato per aria o forzato, ma realistico. La prima puntata l'ho trovata piacevole da seguire, con qualche comprensibile forzatura, ma nel complesso credibile e ben realizzata. Ottima pure la recitazione.