Autore Topic: Django unchained (Tarantino, 2013)  (Letto 6443 volte)  Share 

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Offline Genny Fenny

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Re:Django unchained (Tarantino, 2013)
« Risposta #20 il: 27 Gennaio, 2013, 10:01:52 am »
Tarantino è un gigante della messa in scena e padroneggia come pochi il linguaggio verbale.
E' per questo nu peccato 'e dio che l'unica finalità del suo cinema sia questo titillamento disgustoso dei facili istinti di brutalità e vendetta.
E oramai penso che la sua opera abbia anche perso di forza dissacrante, dato che l'avvezzo pubblico di panzarotti esaltati è vasto e affezionato, così come la koiné ci cineasti che a lui fa riferimento.
Insomma, per farla breve, pare che la pietra angolare della sua azione (che come diceva una volta Kiarostami è de-potenziamento dell'immagine violenta, una sottrazione di tensione ed un'addizione di humor nero) sia collassata tra i calcinacci dell'autoreferenza e di un'estetica di cannibalismo. Per dirla con le parole di Mamoulian, si ha l'impressione che la libertà si sia tramutata in autoindulgenza.

Il film in questione è bruttariello. E' sciacca purtroppo la sciarada dialogica che avevamo apprezzato nel quasi altrettanto brutto Inglorious Bastards, e, come dice Kowalski, il canovaccio è prevedibile almeno quanto la macelleria di chiusura (meno catartica dell'orrida spallottolata 'nfaccia a Hitler).
Massicci Jackson e l'istrionico Waltz. Di Caprio sguazza talmente a suo agio nel ruolo del signorotto pucchiacchiello e mefistofelico da sfiorare il ridicolo. Prevedo future collaborazioni.

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Online Sam Ent

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Re:Django unchained (Tarantino, 2013)
« Risposta #21 il: 28 Gennaio, 2013, 18:40:35 pm »
Tarantino è un gigante della messa in scena e padroneggia come pochi il linguaggio verbale.
E' per questo nu peccato 'e dio che l'unica finalità del suo cinema sia questo titillamento disgustoso dei facili istinti di brutalità e vendetta.
E oramai penso che la sua opera abbia anche perso di forza dissacrante, dato che l'avvezzo pubblico di panzarotti esaltati è vasto e affezionato, così come la koiné ci cineasti che a lui fa riferimento.
Insomma, per farla breve, pare che la pietra angolare della sua azione (che come diceva una volta Kiarostami è de-potenziamento dell'immagine violenta, una sottrazione di tensione ed un'addizione di humor nero) sia collassata tra i calcinacci dell'autoreferenza e di un'estetica di cannibalismo. Per dirla con le parole di Mamoulian, si ha l'impressione che la libertà si sia tramutata in autoindulgenza.

Il film in questione è bruttariello. E' sciacca purtroppo la sciarada dialogica che avevamo apprezzato nel quasi altrettanto brutto Inglorious Bastards, e, come dice Kowalski, il canovaccio è prevedibile almeno quanto la macelleria di chiusura (meno catartica dell'orrida spallottolata 'nfaccia a Hitler).
Massicci Jackson e l'istrionico Waltz. Di Caprio sguazza talmente a suo agio nel ruolo del signorotto pucchiacchiello e mefistofelico da sfiorare il ridicolo. Prevedo future collaborazioni.

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e per dirla alla cavallopazzo?
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Offline wendell

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Re:Django unchained (Tarantino, 2013)
« Risposta #22 il: 28 Gennaio, 2013, 18:45:56 pm »
L'ho visto e mi ha deluso abbastanza. Forse il peggior Tarantino a parte Death Proof. Lo dico con dispiacere, perché a divertirmi mi sono divertito. Ma, ripensandoci, forse solo per una mezz'oretta: quella con in scena Samuel L. Jackson - DiCaprio - Waltz, tutti sopra le righe. E' stato l'unico momento di vera suspance del film, per il resto piatto. Inspiegabile la durata, visto che dopo la cena d'affari escono dai giochi i due veri protagonisti del film e quello che segue è un lago di sangue e noia.
Si potrebbe pure da ragionare sul rapporto di Tarantino col cinema, che ormai sta utilizzando per vendicarsi nei confronti della Storia... ma mi caco veramente il cazzo, non avrebbe molto senso.
Forse tre stelletelle perché alla fine tra la cena a Candyland e l'interpretazione di Waltz le note positive ci sono pure. Però, bah...
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline mk89

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Re:Django unchained (Tarantino, 2013)
« Risposta #23 il: 31 Gennaio, 2013, 10:49:09 am »
L'ho visto ieri.
Ennesimo purpetton americano sopravvalutato che senza un nome di un regista tanto importante, senza particolari attori e qualche dialogo sarebbe stato meno di zero, sconosciuto ai più.
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look:

Offline pappasouth

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Re:Django unchained (Tarantino, 2013)
« Risposta #24 il: 03 Febbraio, 2013, 22:51:37 pm »
e Fox è una sorpresa.

che maronna, è stato uno dei pochissimi negri a pigliare l'oscar da attore protagonista e uno dei pochissimi ad essere nominato per due film contemporaneamente, qua sorpresa :asd:

comunque per me bellissimo, unica pecca è che secondo me andrebbe visto non doppiato e di caprio non riesco proprio a farmelo piacere, ma sarà una mia sciarada dio-tropical. :pariamm:
« Ultima modifica: 03 Febbraio, 2013, 22:53:06 pm da papasouth »

Offline noel

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Re:Django unchained (Tarantino, 2013)
« Risposta #25 il: 03 Febbraio, 2013, 22:57:27 pm »
che maronna, è stato uno dei pochissimi negri a pigliare l'oscar da attore protagonista e uno dei pochissimi ad essere nominato per due film contemporaneamente, qua sorpresa :asd:

Sorpresa visto il ruolo secondario che gli riserva il film.
 :patt:

Offline Snow

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Re:Django unchained (Tarantino, 2013)
« Risposta #26 il: 06 Febbraio, 2013, 12:01:52 pm »
A me è piacuto.

Concordo con Starfred per quanto riguarda Jackson ma Waltz a me è piaciuto davvero tantissimo.

Non un capalavoro assoluto ma un film che ho visto volentieri.

Offline noel

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Re:Django unchained (Tarantino, 2013)
« Risposta #27 il: 06 Febbraio, 2013, 20:50:55 pm »
Sorpresa visto il ruolo secondario che gli riserva il film.
 :patt:
Ho confuso i due negri...fox e jackson... :fuga: :fuga: :fuga:

AyeyeBrazov

Re:Django unchained (Tarantino, 2013)
« Risposta #28 il: 07 Febbraio, 2013, 00:30:59 am »
La scena col teschio mi ha finalmente convinto sulla enorme bravura di Di caprio.
Il film va giù tutto d'un fiato, poco importa se a tratti è scontato o noiosetto, non si può dire che non siano anche queste alcune tra le caratteristiche dei film di Tarantino.
Mi ha esaltato il totale disprezzo per le regole della fisica durante le sparatorie, il sangue che viene fuori a cazzo di cane ed i corpi che volano in direzione ortogonale alla traiettoria del proiettile sono esilaranti.
L'ho visto in inglese in inglesia e poi in italiano in italia e devo dire che pur nn avendo colto tutto in lingua originale l'ho preferito di gran lunga alla versione doppiata.

Online Sam Ent

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Re:Django unchained (Tarantino, 2013)
« Risposta #29 il: 19 Febbraio, 2013, 09:31:04 am »
La scena col teschio mi ha finalmente convinto sulla enorme bravura di Di caprio.
Il film va giù tutto d'un fiato, poco importa se a tratti è scontato o noiosetto, non si può dire che non siano anche queste alcune tra le caratteristiche dei film di Tarantino.
Mi ha esaltato il totale disprezzo per le regole della fisica durante le sparatorie, il sangue che viene fuori a cazzo di cane ed i corpi che volano in direzione ortogonale alla traiettoria del proiettile sono esilaranti.
L'ho visto in inglese in inglesia e poi in italiano in italia e devo dire che pur nn avendo colto tutto in lingua originale l'ho preferito di gran lunga alla versione doppiata.

Le cose sono due : o Di Caprio è veramente bravo oppure non recita ed è lo Starfrev di Hollywood.
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Offline Guallera V.2

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Re:Django unchained (Tarantino, 2013)
« Risposta #30 il: 24 Settembre, 2013, 12:10:41 pm »
Visto ieri sera su Sky, nonostante l'avessi a disposizione da mesi e mesi. Gli ho trovato gli stessi difetti di Inglorious Bastards, anche se quest'ultimo per ritmo ed una certa messa in scena mi è sembrato superiore, vale a dire fino a 3/4 di film, grande pellicola ma poi Tarantino dopo oltre 2 ore e 10 di film non sa come farlo finire, e butta tutto in cazzeggio totale....il finale ancora una volta pare che sia un film di Steven Seagal, sparoatuttisonoimmortale. Classico gioco di citazione a iosa, non solo negli spaghetti western (gran parte delle musiche, scenografia, ambientazioni, personaggi sono veramente presi di pari passo da una quantità industriale di spaghetti western...), ma anche il serial tv Radici ed i film della serie Mandingo (non quelli odierni porno....) con Ken Norton protagonista. E' incredibile comunque come non ci sia un'inquadratura principale o una scena madre, dove Tarantino non la "copi" di pari passo con un film del passato, tipo la zoomata principale su Di Caprio, marchio di fabbrica del cinema ultrabis italiano degli anni '70 o la prima sparatoria mattanza nella grande casa, riproposizione in chiave cazzeggio di quella di Full Metal Jacket. Di Caprio e Waltz di grandissimo livello, aiutati comunque da una serie di dialoghi che nei film di Tarantino si confermano sempre ad alto livello, pessimo in alcune parti il doppiaggio italiano, vedi nella voce di Don Johnson, autentica caricatura. Al di là poi del messaggio cinefilo e di quello che comunque resta un classico film di genere, un B-movie nello stile e nel pensiero travestito da film mainstream, resta anche un notevolissimo film anti-razzista, per certi versi molto più potente e sincero di retoriche mattonate Spielberghiane....

P.S. I titoli di testa stile anni '70 con il motivetto di Bacalov dell'originale Django mi ha comunque gasato assai...
"DJANGO" Luis Bacalov [Django Unchained Main Theme Lyrics]

« Ultima modifica: 24 Settembre, 2013, 12:16:55 pm da kohna80 »

Alemao

Re:Django unchained (Tarantino, 2013)
« Risposta #31 il: 24 Settembre, 2013, 12:13:39 pm »
Preferisco di gran lunga il film originale. Solita cacata di Tarantino: ormai è diventato un disco rotto.

Offline Guallera V.2

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Re:Django unchained (Tarantino, 2013)
« Risposta #32 il: 24 Settembre, 2013, 12:25:40 pm »
Preferisco di gran lunga il film originale. Solita cacata di Tarantino: ormai è diventato un disco rotto.
L'originale resta un gran film, originalissimo e folle che solo una certa filmografia poteva generare : Django che cammina portandosi una bara appresso, personaggio tra l'altro per certi versi negativissimo in totale controtendenza con gli eroi del cinema americano ed anche con l'uomo misterioso Clint Eastwood di Sergio Leone, l'ambientazione fangosa e squallidissima, e poi la violenza mostrata per un film del 1965, dove perfino Peckinpah per colpa delle ingerenze degli studios non poteva mostrare. Io credo che Tarantino debba iniziare dal discostarsi dal classico film dove la vendetta è il fulcro principale, ha iniziato con Kill Bill, ce l'ha messa pure in quella cacata di Death Proof, ha continuato con Inglorious Bastards e con questo, adesso deve iniziare a variare, che continui a cazzeggiare con la messa in scena da cinema di serie A dei classici del b-movie ma si discosti dal revenge-movie....

Questo è il bodycount dell'originale....  :cazzimm:
Django (1966) killcount
« Ultima modifica: 24 Settembre, 2013, 12:37:35 pm da kohna80 »

Alemao

Re:Django unchained (Tarantino, 2013)
« Risposta #33 il: 24 Settembre, 2013, 12:37:35 pm »
L'originale resta un gran film, originalissimo e folle che solo una certa filmografia poteva generare : Django che cammina portandosi una bara appresso, personaggio tra l'altro per certi versi negativissimo in totale controtendenza con gli eroi del cinema americano ed anche con l'uomo misterioso Clint Eastwood di Sergio Leone, l'ambientazione fangosa e squallidissima, e poi la violenza mostrata per un film del 1965, dove perfino Peckinpah per colpa delle ingerenze degli studios non poteva mostrare. Io credo che Tarantino debba iniziare dal discostarsi dal classico film dove la vendetta è il fulcro principale, ha iniziato con Kill Bill, ce l'ha messa pure in quella cacata di Death Proof, ha continuato con Inglorious Bastards e con questo, adesso deve iniziare a variare, che continui a cazzeggiare con la messa in scena da cinema di serie A dei classici del b-movie ma si discosti dal revenge-movie....

Sono d'accordo sull'originale. Il film in cui ne hanno uccisi di più è Commando di Swarzenegger.  :asd:. Stilisticamente sono sempre film pregevoli quelli di Tarantino. Il problema suo è che fa semp e stesse cose. Sempre lo stesso spartito e quindi visto uno, visti tutti. I fratelli Coen a differenza sua sono stati capaci di indagare e descrivere meglio di lui la violenza, il Male, passando dalla stupidità della stessa in Fargo, film splendido ancora adesso,  alla crudezza maniacale de "Non è un paese per vecchi". Lui no. Sempre le stesse strunzate da Pulp Fiction in poi, per non parlare dei suoi emuli da 4 soldi come Roth e affini.
« Ultima modifica: 24 Settembre, 2013, 12:40:17 pm da Alemao »

Offline paris_san_gennar

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Re:Django unchained (Tarantino, 2013)
« Risposta #34 il: 05 Ottobre, 2013, 16:45:31 pm »
Visto ieri sera su Sky, nonostante l'avessi a disposizione da mesi e mesi. Gli ho trovato gli stessi difetti di Inglorious Bastards, anche se quest'ultimo per ritmo ed una certa messa in scena mi è sembrato superiore, vale a dire fino a 3/4 di film, grande pellicola ma poi Tarantino dopo oltre 2 ore e 10 di film non sa come farlo finire, e butta tutto in cazzeggio totale....il finale ancora una volta pare che sia un film di Steven Seagal, sparoatuttisonoimmortale. Classico gioco di citazione a iosa, non solo negli spaghetti western (gran parte delle musiche, scenografia, ambientazioni, personaggi sono veramente presi di pari passo da una quantità industriale di spaghetti western...), ma anche il serial tv Radici ed i film della serie Mandingo (non quelli odierni porno....) con Ken Norton protagonista. E' incredibile comunque come non ci sia un'inquadratura principale o una scena madre, dove Tarantino non la "copi" di pari passo con un film del passato, tipo la zoomata principale su Di Caprio, marchio di fabbrica del cinema ultrabis italiano degli anni '70 o la prima sparatoria mattanza nella grande casa, riproposizione in chiave cazzeggio di quella di Full Metal Jacket. Di Caprio e Waltz di grandissimo livello, aiutati comunque da una serie di dialoghi che nei film di Tarantino si confermano sempre ad alto livello, pessimo in alcune parti il doppiaggio italiano, vedi nella voce di Don Johnson, autentica caricatura. Al di là poi del messaggio cinefilo e di quello che comunque resta un classico film di genere, un B-movie nello stile e nel pensiero travestito da film mainstream, resta anche un notevolissimo film anti-razzista, per certi versi molto più potente e sincero di retoriche mattonate Spielberghiane....

P.S. I titoli di testa stile anni '70 con il motivetto di Bacalov dell'originale Django mi ha comunque gasato assai...
"DJANGO" Luis Bacalov [Django Unchained Main Theme Lyrics]

Nella VO senza doppiaggio, Di Caprio e Waltz sono straodrinari!