Autore Topic: Politica Italiana  (Letto 432825 volte)  Share 

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Starfred

R: Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #340 il: 28 Gennaio, 2013, 12:56:50 pm »
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falceEmarcello

Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #341 il: 28 Gennaio, 2013, 14:11:54 pm »
adesso restano solo le paludi bonificate e i treni in orario :look:
Ma a nche questa delle paludi bonificate e' una mezza verita' visto che si era limitato solo ad "alzare l'acqua da terra" e mandare la gente a farsi uccidere dalla malaria ... solo dopo la guerra e gli aerei degli americani che hanno "annaffiato" di DDT l'agro pontino e' diventato (si fa per dire) abitabile :sisi:
Quindi rimangono solo i treni in orario e come disse un grande: "Allora invece di farlo capo del governo lo potevano fare capostazione"



Offline DioBrando

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Re:R: Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #342 il: 28 Gennaio, 2013, 14:24:13 pm »
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disse Totò a Lascia o Raddoppia... :asd:

Offline kurz

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Re:R: Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #343 il: 28 Gennaio, 2013, 16:55:34 pm »

Ah perchè per portare il parlamento le esigenze di una frangia sociale c'è bisogno del politico di professione? Non lo può fare il tecnico? Ci vuole la sensibilità del politico medio italiano? Per piacere.  In parlamento ci vuole gente che sia prima di tutto onesta e che poi sappia di che parla, non gente che porta istanze a cazzo di cane, di una parte sociale, senza sapere se e come risolverle. L'indirizzo politico posso darlo anche io come tecnico, visto che le mie idee differiranno da quelle di un altro tecnico, ma perlomeno parleremo la stessa lingua e capiremo davvero di che parliamo, di che necessità affrontare, di come affrontarle... Non andando avanti a slogan, sperando che poi qualcuno (il tecnico) faccia quadrare il cerchio...



I partiti sono espressione di un determinato ceto sociale, al momento in parlamento è rappresentato la piccola/media industria e la borghesia europea, ogni partito ha il suo referente, Monti e i suoi tecnici hanno i suoi referenti, che è il capitale finanziario europeo.

Non esistono tecnicismi che agiscono nel nome del "bene comune" concetto tra l'altro che per me non ha senso alcuno, io mi rifaccio alle esperienze operaie e all'abbattimento delle classi l'unico modo per eliminare le ingiustizie sociali.

Poi per me non c'è manco bisogno di rispondere a questo esaltato, chiunque con un minimo di cervelle ci può arrivare che quest'esaltazione del lavoro del tecnico è una stronzata clamorosa, e qui rispondo a Fiorenzo, la lezioncina su come ci si comporta sul forum educatamente non venirmela a fare che manco mi interessa.
gesucrì

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #344 il: 28 Gennaio, 2013, 17:09:05 pm »
ma facimmo un grande sondaggio da votare con i nostri exit poll, giusto per far uscire allo scoperto chi vota a Silvio :look:
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline nickwire

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R: Re:R: Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #345 il: 28 Gennaio, 2013, 18:35:48 pm »


I partiti sono espressione di un determinato ceto sociale, al momento in parlamento è rappresentato la piccola/media industria e la borghesia europea, ogni partito ha il suo referente, Monti e i suoi tecnici hanno i suoi referenti, che è il capitale finanziario europeo.

Non esistono tecnicismi che agiscono nel nome del "bene comune" concetto tra l'altro che per me non ha senso alcuno, io mi rifaccio alle esperienze operaie e all'abbattimento delle classi l'unico modo per eliminare le ingiustizie sociali.

Poi per me non c'è manco bisogno di rispondere a questo esaltato, chiunque con un minimo di cervelle ci può arrivare che quest'esaltazione del lavoro del tecnico è una stronzata clamorosa

Vero.

Poi storicamente la figura del "politico di professione" rappresenta un problema apparente, piuttosto è il ruolo dei partiti ad avere scemato tale ruolo nella società civile a quella di un notabile come tanti.
« Ultima modifica: 28 Gennaio, 2013, 18:37:27 pm da nickwire »

Offline DioBrando

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Re:R: Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #346 il: 28 Gennaio, 2013, 19:07:38 pm »


I partiti sono espressione di un determinato ceto sociale, al momento in parlamento è rappresentato la piccola/media industria e la borghesia europea, ogni partito ha il suo referente, Monti e i suoi tecnici hanno i suoi referenti, che è il capitale finanziario europeo.

Non esistono tecnicismi che agiscono nel nome del "bene comune" concetto tra l'altro che per me non ha senso alcuno, io mi rifaccio alle esperienze operaie e all'abbattimento delle classi l'unico modo per eliminare le ingiustizie sociali.

Poi per me non c'è manco bisogno di rispondere a questo esaltato, chiunque con un minimo di cervelle ci può arrivare che quest'esaltazione del lavoro del tecnico è una stronzata clamorosa, e qui rispondo a Fiorenzo, la lezioncina su come ci si comporta sul forum educatamente non venirmela a fare che manco mi interessa.


a parte che esaltato lo dici a qualcun altro, ancora con le offese, poi mi si dice che sfotto io... Io durante i miei anni all'università ho lavorato in fabbrica pure per mantenermi, ti rifai alle esperienze operaie? Spero che in fabbrica tu ci abbai lavorato, per poterlo dire, ho conosciuto abbastanza persone da rivoluzione operaia da salotto, che appunto non ne conoscono la realtà.  Che la rappresentanza sia importante è ovvio. Ma se uno dei sindacati principali è gestito da una politica di professione, che lavorato non lo ha quasi mai fatto... Tu la ritieni un'esperienza utile nel contesto? E per rispondere a nickwire... Il fatto che il politico di professione si sia squalificato è un dato di fatto, ora in una visione ideale si può dire che funzionerebbe, ma è nella realtà, soprattutto di oggi, che dobbiamo calarci...

Possiamo affidarci ancora al professionista della politica? Io penso di no. E non perchè nel mondo ideale cui appunto un tempo mi rifacevo anche io non sia la migliore soluzione (e ormai sono anni che ho perso completamente fiducia nella sinistra e ho cominciato a vedere che gli ideali non contano una sega, perchè a conti fatti sono gli uomini e le loro azioni a determinare la realtà, non le idee che propugnano, spesso accantonate, anzi quasi sempre). Ma perchè ora preferisco scegliere le persone. Le persone in base ai due unici parametri che ritengo validi: onestà e professionalità.

Poi ognuno può ancora continuare a votare il partito, dai fasci ai rossi più rossi di Toro Seduto, per abitudine o idee politiche, tanto finchè chi vi rappresenta è un disonesto e spesso pure incapace, le vostre idee, qualunque siano, le propugnerà solo per fottersi il vostro voto...

E allora dico basta, meglio Grillo...

Offline nickwire

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R: Re:R: Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #347 il: 28 Gennaio, 2013, 20:04:25 pm »

E per rispondere a nickwire... Il fatto che il politico di professione si sia squalificato è un dato di fatto, ora in una visione ideale si può dire che funzionerebbe, ma è nella realtà, soprattutto di oggi, che dobbiamo calarci...

Si, ma fai la fine di quello che guarda il dito e non la luna, caro mio.

La ragione risiede sempre nei partiti. Quando erano sani, non è che la figura del politico di professione corrispondesse a quella di un incompetente, anzi.

Ad esempio nel PRI i "politici di professione" erano Spadolini e La Malfa, entrambi economisti, nel PCI per arrivare a posizioni rilevanti bisognava scrivere saggi, Berlinguer alla mia età già aveva scritto una decina dei saggi nella Fgci, fare una gavetta importante, stesso discorso per il PSI e per altri partiti della prima repubblica.

Se i partiti sono sani, anche il problema delle liste bloccate non sussisterebbe, dato che esisterebbero i margini per una meritocrazia interna.

Insomma il problema nasce non da requisiti non giusti, e nemmeno nell'associazione partito\ceto sociale, o dall'idea stessa di "politico di professione", piuttosto da partiti ideologicamente snaturati e senza identità.

Poi se la tua soluzione a questi dati di fatto, perchè sono dati di fatto, risiede in Grillo, bontà tua Diobrà....

Ah, le idee nascono sempre da valori condivisi e da sensibilità, mica dal nulla.

Offline DioBrando

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Re:R: Re:R: Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #348 il: 28 Gennaio, 2013, 20:42:30 pm »
Si, ma fai la fine di quello che guarda il dito e non la luna, caro mio.

La ragione risiede sempre nei partiti. Quando erano sani, non è che la figura del politico di professione corrispondesse a quella di un incompetente, anzi.

Ad esempio nel PRI i "politici di professione" erano Spadolini e La Malfa, entrambi economisti, nel PCI per arrivare a posizioni rilevanti bisognava scrivere saggi, Berlinguer alla mia età già aveva scritto una decina dei saggi nella Fgci, fare una gavetta importante, stesso discorso per il PSI e per altri partiti della prima repubblica.

Se i partiti sono sani, anche il problema delle liste bloccate non sussisterebbe, dato che esisterebbero i margini per una meritocrazia interna.

Insomma il problema nasce non da requisiti non giusti, e nemmeno nell'associazione partito\ceto sociale, o dall'idea stessa di "politico di professione", piuttosto da partiti ideologicamente snaturati e senza identità.

Poi se la tua soluzione a questi dati di fatto, perchè sono dati di fatto, risiede in Grillo, bontà tua Diobrà....

Ah, le idee nascono sempre da valori condivisi e da sensibilità, mica dal nulla.

si ma quanti di questi erano onesti? E i partiti sono sempre ideologicamente snaturati, è la natura dei partiti stessi, composta da persone... Così come il comunismo russo è diverso da quello cinese ed il nazismo era diverso dal fascismo (parlando di movimenti eversori di destra).

Le idee non nascono da valori condivisi, ma da persone che le elaborano. Poi alcuni le abbracciano, sempre in maniera personale... E ti dirò che chi si spersonalizza nell'idea (qualche raro caso c'è), fa un torto alla propria umanità perchè abbracciare in toto l'idea di un altro individuo annulla la responsabilità personale. Quindi per me le idee possono esser solo linee guida che appartengono alla persona in quanto essere singolo e l'applicazione di esse alla realtà intesa come collettività risulta sempre una violenza, perchè ci sarà sempre chi è contrario (a torto o a ragione, ma anche qui bisogna stabilire secondo quali parametri, assumendo degli assoluti arbitrari che sono comunque un'imposizione).

Detto questo, le idee si enucleano anche nella scienza, la filosofia (da cui nascono le ideologia politiche a noi note) influenza quelli che chiamiamo tecnici allo stesso modo dei politici. Un archeologo, per restare nel mio, può assumere diverse posizioni rispetto alla materia in base a delle correnti di pensiero. Tutte legittime fino a prova empirica contraria. Usarne una non è necessariamente un male, è il metodo e l serietà nell'applicarle che ne determina l'esito. Una volta dimostrata la fallacia di una teoria, si passerà all'altra.

Invece le ideologie politiche non hanno un metodo, hanno però già il risultato. Il metodo cambia pur avendo la stessa ideologia... Atta a perseguire un risultato già conseguito (non un risultato di cui non si conosce l'esito, dato dalla sperimentazione), secondo il pensiero di chi abbraccia un'ideologia politica... Il risultato non può che essere quello.

Ora a me pare evidente che non esiste esito prefissato, che anzi quando entrano in gioco dinamiche sociali come il senso di appartenenza, l'esclusività della ragione senza prova empirica (anzi alle volte negando i risultati delle prove precedenti, perchè basta cambiare il metodo ed il risultato sarà conseguito), il rigetto della tesi altrui senza confronto e altri fattori contingenti che fanno dell'uomo il primo di cui diffido quando alza la bandiera dell'ideologia.... Ebbene quando queste cose entrano in gioco l'esito sarà negativo per lo più.

E ne ho vari esempi, di cui però gli appartenenti alla bandiera di turno negheranno gli effetti, adducendo il metodo come sbagliato e gli effetti trascurabili, di fronte al fine, che è conosciuto e raggiungibile.

A questo aggiungiamo che il fattore umano, come ho detto, non permette che a pochi eletti ( o disgraziati) di abbracciare l'idea in toto senza alcuna interferenza soggettiva, e vediamo che più grande è l'interferenza (in alcuni casi diventa puro interesse personale, come ben sapete) più l'idea diventa una mera chimera, che viene solo sventolata di fronte all'ignaro popolo che vi si è accodato, sperando in essa e nei suoi rappresentanti (e in entrambi i casi assumendosi un rischio che mai è stato ripagato in tempi recenti).

Per cui si, metto davanti la persona, poi l'idea... Quella la lascio a chi continua a crederci, anche se poi a raccogliere i cocci ci sono anche io, è il bello ed il brutto della democrazia.

Offline nickwire

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Re:R: Re:R: Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #349 il: 28 Gennaio, 2013, 21:34:22 pm »
si ma quanti di questi erano onesti? E i partiti sono sempre ideologicamente snaturati, è la natura dei partiti stessi, composta da persone... Così come il comunismo russo è diverso da quello cinese ed il nazismo era diverso dal fascismo (parlando di movimenti eversori di destra).

Nella DC pochi, perchè si puntava alla vittoria clientelare, in altri partiti molti se non si vuol finire nella becera demagogia. E ripetiamo che Tangentopoli fu all'80% finanziamento illecito dei partiti, no di singoli soggetti. Che è cosa diversa, seppur deprecabile, ma almeno discutibile.

Assolutamente no, pur essendoci diverse posizioni o opinioni su questioni contingenti, ci sono dei valori comuni IMPRESCINDIBILI

Esempio: Fascismo e Nazismo sono entrambi movimenti nazionalisti, mentre il comunismo è di norma internazionalista.

Le idee non nascono da valori condivisi, ma da persone che le elaborano. Poi alcuni le abbracciano, sempre in maniera personale... E ti dirò che chi si spersonalizza nell'idea (qualche raro caso c'è), fa un torto alla propria umanità perchè abbracciare in toto l'idea di un altro individuo annulla la responsabilità personale. Quindi per me le idee possono esser solo linee guida che appartengono alla persona in quanto essere singolo e l'applicazione di esse alla realtà intesa come collettività risulta sempre una violenza, perchè ci sarà sempre chi è contrario (a torto o a ragione, ma anche qui bisogna stabilire secondo quali parametri, assumendo degli assoluti arbitrari che sono comunque un'imposizione).

Quindi per te la filosofia, che è analisi del bello, del giusto e (un tempo) del vero, applicazioni di un sentire collettivo, genera violenza insomma. Vabbè.
Inoltre un idea politica nasce da una sensibilità sociale (filtrata con il ragionamento) innanzitutto, sensibilità che è per antonomasia lo strumento con cui ci si relaziona all'esterno. Almeno per me, poi non so tu, anche se i segnali in questo topico non sono incoraggianti.


Detto questo, le idee si enucleano anche nella scienza, la filosofia (da cui nascono le ideologia politiche a noi note) influenza quelli che chiamiamo tecnici allo stesso modo dei politici. Un archeologo, per restare nel mio, può assumere diverse posizioni rispetto alla materia in base a delle correnti di pensiero. Tutte legittime fino a prova empirica contraria. Usarne una non è necessariamente un male, è il metodo e l serietà nell'applicarle che ne determina l'esito. Una volta dimostrata la fallacia di una teoria, si passerà all'altra.

Nella politica non esiste empirismo, esiste la responsabilità. Ricercare l'empirismo nella politica significa essere come il Mago Gabriel.

Invece le ideologie politiche non hanno un metodo, hanno però già il risultato. Il metodo cambia pur avendo la stessa ideologia... Atta a perseguire un risultato già conseguito (non un risultato di cui non si conosce l'esito, dato dalla sperimentazione), secondo il pensiero di chi abbraccia un'ideologia politica... Il risultato non può che essere quello.

Le ideologie sono metodo. Nella vita politica, nel quotidiano, nel modo di intendere la vita e le persone. Se la pensi diversamente, non conosci le ideologie.

Ora a me pare evidente che non esiste esito prefissato, che anzi quando entrano in gioco dinamiche sociali come il senso di appartenenza, l'esclusività della ragione senza prova empirica (anzi alle volte negando i risultati delle prove precedenti, perchè basta cambiare il metodo ed il risultato sarà conseguito), il rigetto della tesi altrui senza confronto e altri fattori contingenti che fanno dell'uomo il primo di cui diffido quando alza la bandiera dell'ideologia.... Ebbene quando queste cose entrano in gioco l'esito sarà negativo per lo più.

Ti ho risposto prima. E queste sono valutazioni personali, che hanno il valore che può avere un'opinione

E ne ho vari esempi, di cui però gli appartenenti alla bandiera di turno negheranno gli effetti, adducendo il metodo come sbagliato e gli effetti trascurabili, di fronte al fine, che è conosciuto e raggiungibile.

A questo aggiungiamo che il fattore umano, come ho detto, non permette che a pochi eletti ( o disgraziati) di abbracciare l'idea in toto senza alcuna interferenza soggettiva, e vediamo che più grande è l'interferenza (in alcuni casi diventa puro interesse personale, come ben sapete) più l'idea diventa una mera chimera, che viene solo sventolata di fronte all'ignaro popolo che vi si è accodato, sperando in essa e nei suoi rappresentanti (e in entrambi i casi assumendosi un rischio che mai è stato ripagato in tempi recenti).

Quelle sono le sette.

Per cui si, metto davanti la persona, poi l'idea... Quella la lascio a chi continua a crederci, anche se poi a raccogliere i cocci ci sono anche io, è il bello ed il brutto della democrazia.

Demos significa popolo, ma lo dovresti sapere, caro Relic Hunter senese....
Una cosa ben diversa dall'individuo.



Poi una considerazione, di cuore.

Solitamente diffido da chi vuole scrivere complicato per far vedere che è intelligente. Puoi essere più conciso e chiaro? Non per niente, ma ho letto due o tre volte il tutto per capire.....

Offline acquaLOTA

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #350 il: 28 Gennaio, 2013, 22:00:20 pm »
ma quanta retorica. a finale vulimms sul sapé vuje pe chi sfaccimma vutate?!



Offline djcarmine

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #351 il: 28 Gennaio, 2013, 22:15:07 pm »
io una metà del discorso del relic hunter senese  :asd: la comprendo e la trovo ragionevole. ma non capisco come da qui si possa partire e arrivare ad appoggiare un banchiere messo a fare da curatore fallimentare dell'italia che si atteggia a politico con la goffaggine di una papera zoppa
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline kurz

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Re:R: Re:R: Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #352 il: 28 Gennaio, 2013, 22:20:41 pm »
Poi una considerazione, di cuore.

Solitamente diffido da chi vuole scrivere complicato per far vedere che è intelligente. Puoi essere più conciso e chiaro? Non per niente, ma ho letto due o tre volte il tutto per capire.....
ma tu arò si asciut?  Lui è ricercatore fa nu poco o cess giuà :patt:
gesucrì

Starfred

Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #353 il: 28 Gennaio, 2013, 22:26:56 pm »
ragazzi, per piacere, non facciamo succedere altri appiccichi.

Rispondete nel merito o altrimenti ignorate

Offline acquaLOTA

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #354 il: 28 Gennaio, 2013, 22:33:50 pm »
ragazzi, per piacere, non facciamo succedere altri appiccichi.

Rispondete nel merito o altrimenti ignorate
TESTA DI CAZZO (cit.)  :look:



Offline DioBrando

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Re:R: Re:R: Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #355 il: 28 Gennaio, 2013, 23:38:17 pm »
Poi una considerazione, di cuore.

Solitamente diffido da chi vuole scrivere complicato per far vedere che è intelligente. Puoi essere più conciso e chiaro? Non per niente, ma ho letto due o tre volte il tutto per capire.....

non è che uno scrive complicato per sembrare intelligente, allora secondo questi parametri chi scrive di filosofia vuol fare vedere quanto è intelligente? Alcuni concetti, per tradizione umanistica, vanno espressi in una certa maniera. Anzi probabilmente sono anche poco tecnico, non avendo tutti i mezzi della retorica filosofica a disposizione (e mi perdonerai se sono anche alcuni anni che non mi cimento).

Diffidi di chi scrive complicato e poi magari accetti pedissequamente quello che scrivevano, che so, Gramsci, Engels e quant'altri autori alle cui idee la tua posizione politica si rifà? Diffidi quindi delle stesse idee in cui credi... E credimi, non sono così semplici come possono sembrare in una discussione in pausa caffè come mi capitava dopo ore di spersonalizzante lavoro su una macchina...


Vedo di rispondere un poco ai vari punti, perchè se la si tiene in questi termini, la discussione penso sia piacevole anche per alcuni, come te.

1) Nella DC pochi, perchè si puntava alla vittoria clientelare, in altri partiti molti se non si vuol finire nella becera demagogia. E ripetiamo che Tangentopoli fu all'80% finanziamento illecito dei partiti, no di singoli soggetti. Che è cosa diversa, seppur deprecabile, ma almeno discutibile.

Assolutamente no, pur essendoci diverse posizioni o opinioni su questioni contingenti, ci sono dei valori comuni IMPRESCINDIBILI

Esempio: Fascismo e Nazismo sono entrambi movimenti nazionalisti, mentre il comunismo è di norma internazionalista.


Permettimi di dire che di onesti ce n'erano davvero pochi anche in altri e non è becera demagogia, ma pura realtà... Anche tra gli stessi padri fondatori della Repubblica, per quanto alcuni esimi statisti, l'espressione dell'interesse di partito è sempre prevalsa.. Del resto la storia anche dei partigiani è esemplare, le rivalità tra le varie anime, decise ad accaparrarsi consenso a scapito delle altre che esprimevano matrice politica differente... E non è revisionismo, è tutto bell'e documentato, addirittura dai contemporanei storici e cronisti stranieri, come Liddell Hart...

Poi ecco che mi cadi sulla matrice internazionale del comunismo (molto aleatoria fin dagli albori)... Il comunismo non è affatto di sola vocazione internazionalista... Il comunismo cinese ha sempre avuto marcata forma nazionalista per esempio. O quello Cambogiano dei Khmer... Addirittura vi è un comunismo individualista, che diventa individualismo anarchico in Stirner. Ma esempi sociali sono ovunque, per esempio proprio a Siena, dove la matrice comunista si è sempre contraddistinta da un fortissimo senso di appartenenza cittadina, che tutto sembra fuorchè di gran respiro sociale (e la endogamica MPS ne è stata l'espressione esemplare).  Anche la centralità russa del comunismo sovietico non è altro che espressione di nazionalismo imperialista... E ce ne sarebbe ancora.

2) Quindi per te la filosofia, che è analisi del bello, del giusto e (un tempo) del vero, applicazioni di un sentire collettivo, genera violenza insomma. Vabbè.
Inoltre un idea politica nasce da una sensibilità sociale (filtrata con il ragionamento) innanzitutto, sensibilità che è per antonomasia lo strumento con cui ci si relaziona all'esterno. Almeno per me, poi non so tu, anche se i segnali in questo topico non sono incoraggianti.


La filosofia non è mica solo analisi del bello, del giusto e del vero... Mi sembra assai riduttivo... Ma è anche affermazione delle gerarchie sociali, del valore dello stato, della superiorità razziale o intellettuale, della propaganda religiosa... E da questa nasce tanto male alle volte, proprio perchè, se già l'intento non è perverso di suo (sempre avendo come base valori etici assoluti che abbiamo arbitrariamente posto, come la sacralità della vita umana per esempio), dove non lo è chi l'abbraccia può interpretarla a suo modo e pervertirla con le azioni.

O forse credi che alla base della superiorità razziale propugnata dai nazisti, o dello statalismo nazionalista non ci siano stati fior di filosofi?
Come credi che vennero giustificati i 12 milioni di kulaki uccisi in Russia perpetrato da Stalin e approvato da un suo grande amico ed estimatore, nonchè consigliere, ovvero Palmiro Togliatti (ritornando agli onesti di cui sopra)?

3)Nella politica non esiste empirismo, esiste la responsabilità. Ricercare l'empirismo nella politica significa essere come il Mago Gabriel.


E io che ho detto? Proprio perchè la prova empirica è rifiutata (e c'è, negarlo è assurdo) che ho fatto questo discorso. E la responsabilità l'hai mai vista prendere a qualcuno? Io no, al massimo ho visto fare una brutta fine a certuni, dove non c'era salvagente. Io preferisco essere come Peter Gabriel che sperimentava in musica, se lo si fa nell'arte, non vedo perchè la sola politica abbia questa patente di immunità dalla prova empirica...


4) Le ideologie sono metodo. Nella vita politica, nel quotidiano, nel modo di intendere la vita e le persone. Se la pensi diversamente, non conosci le ideologie


e no però, non mi puoi dire che le ideologie sono metodo... Che ti dicono come raggiungere il fine? Ti danno indicazione di massima che poi ognuno ha sempre interpretato a suo modo... Ovvero variando il metodo... O vorresti dirmi che il comunismo è metodo, quindi si esplica sempre uguale a se stesso nella persecuzione del fine, in ogni dove e in ogni tempo? Direi che la storia dimostra il contrario. Un esempio banale lo da lo stesso Marx, che credeva fermamente che la rivoluzione comunista dovesse partire dalle fabbriche dei paesi industrializzati, Bakunin lo diceva già allora che era un metodo errato... E infatti in Russia partì dalle masse contadine...

PS sto facendola semplice ovviamente, se no dici che faccio discorsi troppo complessi.

Le ultime due risposte non le ho ben capite, credo che volessi fare una distinzione tra sette e partiti politici, considerando che i secondi nascono in origine da movimenti clandestini, che erano proprio assai settari, direi che sono assai simili... La Chiesa Cattolica non è anch'essa una grande setta con patentino però di universalità?

Il popolo è fatto di individui, o è una massa indistinta come un blob senza distinzione? L'insieme degli individui fa il popolo... Non ho, come ho detto, capito fino in fondo dove andavi a parare...


io una metà del discorso del relic hunter senese  :asd: la comprendo e la trovo ragionevole. ma non capisco come da qui si possa partire e arrivare ad appoggiare un banchiere messo a fare da curatore fallimentare dell'italia che si atteggia a politico con la goffaggine di una papera zoppa

eh lo so, non è che mi piace particolarmente visto che ha dietro anche UDC e compagnia... Ma con un sano pragmatismo debbo comunque ammettere che è il più europeista, e io sono europeista... Oltre ovviamente alla maggiore credibilità nei confronti dei partner forti di questo bistrattato vecchio continente... E sinceramente non vedo attualmente nessun partito proteso verso una Europa più forte ed unita...

Alla fine voterò Grillo, per uscire dalle logiche di partito, ma mi piange il cuore quando pure lui parla di Europa da evitare... Il mio spirito mazziniano è quanto mai messo alla prova, spero venga modificata come posizione...






Offline kolor

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #356 il: 29 Gennaio, 2013, 11:42:48 am »
mi hanno rotto i coglioni tutti quanti, ogni volta che cerco di capire cosa vogliono fare tizio o caio di questa o quella coalizione, non fanno altro che criticare la coalizione opposta...ma di programmi niente...LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI
"snobbiamo tutto snobbiamo, coppa italia, europa league...snobbiamo, poi restiamo col cazzo in mano." auto-citaz.

Alemao

Re:R: Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #357 il: 29 Gennaio, 2013, 11:57:58 am »

a parte che esaltato lo dici a qualcun altro, ancora con le offese, poi mi si dice che sfotto io... Io durante i miei anni all'università ho lavorato in fabbrica pure per mantenermi, ti rifai alle esperienze operaie? Spero che in fabbrica tu ci abbai lavorato, per poterlo dire, ho conosciuto abbastanza persone da rivoluzione operaia da salotto, che appunto non ne conoscono la realtà.  Che la rappresentanza sia importante è ovvio. Ma se uno dei sindacati principali è gestito da una politica di professione, che lavorato non lo ha quasi mai fatto... Tu la ritieni un'esperienza utile nel contesto? E per rispondere a nickwire... Il fatto che il politico di professione si sia squalificato è un dato di fatto, ora in una visione ideale si può dire che funzionerebbe, ma è nella realtà, soprattutto di oggi, che dobbiamo calarci...

Possiamo affidarci ancora al professionista della politica? Io penso di no. E non perchè nel mondo ideale cui appunto un tempo mi rifacevo anche io non sia la migliore soluzione (e ormai sono anni che ho perso completamente fiducia nella sinistra e ho cominciato a vedere che gli ideali non contano una sega, perchè a conti fatti sono gli uomini e le loro azioni a determinare la realtà, non le idee che propugnano, spesso accantonate, anzi quasi sempre). Ma perchè ora preferisco scegliere le persone. Le persone in base ai due unici parametri che ritengo validi: onestà e professionalità.

Poi ognuno può ancora continuare a votare il partito, dai fasci ai rossi più rossi di Toro Seduto, per abitudine o idee politiche, tanto finchè chi vi rappresenta è un disonesto e spesso pure incapace, le vostre idee, qualunque siano, le propugnerà solo per fottersi il vostro voto...

E allora dico basta, meglio Grillo...

Pure Lapo Elkann ha lavorato in fabbrica. Io per esempio sono andato nello spazio.

Offline kolor

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #358 il: 29 Gennaio, 2013, 12:11:34 pm »
io vorrei farvi una domanda, che siate di destra o di sinistra o che non vi freghi un cazzo:

Esiste qualche uomo politico, secondo voi, che abbia ideali?
"snobbiamo tutto snobbiamo, coppa italia, europa league...snobbiamo, poi restiamo col cazzo in mano." auto-citaz.

Offline nickwire

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #359 il: 29 Gennaio, 2013, 12:34:53 pm »
io vorrei farvi una domanda, che siate di destra o di sinistra o che non vi freghi un cazzo:

Esiste qualche uomo politico, secondo voi, che abbia ideali?

secondo me sì, ci sono. Fini si è bruciato una carriera politica, e probabilmente rischia di non stare neppure in Parlamento, pur di proporre una sua idea di destra. Certe cose non le fai se non sei mosso da un'ideale.
Stesso discorso per Ferrero, ed in parte Vendola, che comunque porta una storia personale e politica ben definita. Quest'ultimo però desta in me perplessità per le aperture a Monti.

Penso inoltre che questo livore nei confronti della politica peggiori solo la situazione, anzichè migliorarla.