Se uno non è marcio/fascio, l'unica è votare potere al popolo.
Se si vota non c'è dubbio che siano gli unici votabili e che il voto sia utilissimo, perché è utile anche un voto che costruisce per il futuro e non solo uno che elegge un inutile rappresentante, soprattutto alla luce di una legislatura che nasce già morta.
Però io ho grossissime perplessità sull'operazione. Per me hanno fatto un passo affrettatissimo e insensato. Io son un movimentista, nei movimenti ci ho vissuto e credo che debbano creare o cercare una sponda istituzionale quando sono pronti, quando hanno capacità mobilitative, quando hanno parole d'ordine consolidate, quando hanno preso un peso nel paese.
Già quello che la stampa chiamava movimento no global (che nome schifoso che noi non abbiamo mai accettato), che è stato un momento culmine dalla mia attività di politica attiva, che portava in piazza milioni di italiani, aveva ramificazioni internazionali, iniziava ad avere un peso politico rilevante è morto anche, se non soprattutto, quando ha cercato una rappresentanza parlamentare (con gentaglia da due lire come Luca e Francesco, gente con cui mi sono messo, letteralmente, le mani addosso)...però lì c'era un percorso.
Invece questi ragazzi di potere al popolo, massimo rispetto per loro, mi pare che abbiano deciso di costruire una testa senza avere il corpo e, strategicamente, per me è una scelta sbagliata (e, devo dire la verità, è una cosa che in camera caritatis pensano anche molti dei luoghi da cui sono usciti, ma lo dicono solo a quattr'occhi).
Io non ho nulla, quasi nulla ma nessuno è perfetto, contro le loro ricette politiche e le loro idee, ma temo che il passo di candidarsi, nato sostanzialmente in maniera provocatoria verso la sinistra attuale, sia una scelta suicida strategicamente.