Autore Topic: Il discorso del Re (Tom Hooper, 2010)  (Letto 1454 volte)  Share 

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Offline wendell

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Il discorso del Re (Tom Hooper, 2010)
« il: 07 Gennaio, 2013, 17:28:01 pm »


Come Albert, duca di York e futuro re Giorgio VI d’Inghilterra, apprese a parlare in pubblico con l’aiuto del terapeuta Lionel Logue.
Ha fatto incetta di premi a tutte le latitudini. Bafta, Golden Globe, Oscar, David di Donatello. Di sicuro per la prova di Colin Firth, notoriamente maestro di dizione britannica, che qui mortifica nella balbuzie la sua perizia linguistica ed esplora in modo convincente le due personalità dello stesso individuo, insicuro e collerico. Attorno a questo esercizio attoriale c'è ben poco. Il duca di York si fa carico del suo problema, lo affronta con l'aiuto di un logopedista, lo risolve ma... in che modo? Non si capisce. Esercizi fisici, piccole eruzioni dell'inconscio... e basta. Va a finire che la storia del futuro Re Giorgio VI non interessi a nessuno. Perché la sua posizione sociale è troppo elitaria per favorire l'immedesimazione; perché il suo percorso di guarigione manca di profondità drammatica, di appigli ai quali si possa agganciare l'empatia dello spettatore.

Voto: **1/2
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Starfred

Re:Il discorso del Re (Tom Hooper, 2010)
« Risposta #1 il: 07 Gennaio, 2013, 17:31:50 pm »
sì concordo, è un film "freddo". Credo che poi la vicenda agli spettatori "not British" interessi veramente poco

Però io gli avrei dato tre stelline, buonissime le prove attoriali.

Offline Genny Fenny

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Re:Il discorso del Re (Tom Hooper, 2010)
« Risposta #2 il: 07 Gennaio, 2013, 19:29:44 pm »
il suo percorso di guarigione manca di profondità drammatica, di appigli ai quali si possa agganciare l'empatia dello spettatore.

Ringraziann a maronna, altrimenti sarebbe stato nu film emmerda anziché una gradevole sturiella che ha nella sobrietà e nelle prove attoriali i due puntelli di sostegno.

Online Guallera V.2

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Re:Il discorso del Re (Tom Hooper, 2010)
« Risposta #3 il: 07 Gennaio, 2013, 19:56:25 pm »
Ringraziann a maronna, altrimenti sarebbe stato nu film emmerda anziché una gradevole sturiella che ha nella sobrietà e nelle prove attoriali i due puntelli di sostegno.
Sono assolutamente d'accordo. E' il classico film sull'amicizia, quella tra "ricco" e "povero" nella sua visione più ottimistica ed edulcorata, nonostante ci sia lo spettro della guerra alle spalle.