Oggi vi voglio imparare (per l'ennesima volta) a campare aprendo questa rubrica che aiuterà chi di voi è considerato uno scafesso per sorprendere piacevolmente donne e amici dimostrando di non essere l'incapace che tutti credevano. Mi è venuto in mente stasera prima di cenare prima della (sic) partita. sorprendere una donna dimostrando di saper cucinare quando siete gente che da l'impressione di non sapersi manco fare il letto dà parecchi punti, sorprendere parenti e amici vi fa pigliare belle rivincite. Basta poco per fare bella figura, senza per forza diventare dei cingalesi come mr grouscho.
La prima ricetta che vi propongo è:
La pasta alla fess'e mammeta (una sorta di Gricia).
INGREDIENTI:
- mezzo pacco di penne o spaghetti (cani, usate sempre pasta che sia
almeno della Garofalo, non fate i rabbini di merda)
- spicchio d'aglio
- olio
- pecorino (compratelo buono, o sparagn in cucina non è mai guadagno)
- pan grattato
- pepe come se piovesse
- sale fino e grosso
- guanciale di buona qualità, pure qua non spidocchiate con la pancetta a cubetti nelle bustine: è letame
Preparazione:
mettete un filo d'olio extra-ragioniere in una padella di quelle dal fondo basso a fuoco lento e fatte soffriggere con uno spicchio d'agio e un po' di sale. Quando l'aglio imbiondisce menatelo nella munnezza a meno che non siate gente veramente hardcore e chiavate nella padella il guanciale tagliato a listarelle. Ora, su questo mi voglio soffermare: il guanciale va tagliato a listarelle, io nella pasta in foto me lo sono dimenticato e l'ho straccettato a cazzo di cane: è un errore da paccaruni in faccia perchè finisce per cuocersi a tipo bacon e non si ottiene il giusto indoramento che andiamo cercando, ma sti gran cazzi!
Intanto avete messo a bollire l'acqua. Il sugo è più o meno prontoquando il guanciale sarà dorato perciò approfittatene per grattare 6 quintali di pecorino (tanto tenete il polso allenato per tutti i rasponi che vi fate), macinate una quantità di pepe sul pecorino grattuggiato e aggiungete una manciata di pan grattato a piacere senza farlo cadere a terra come i cazzi. Date una spolverata di pan grattato anche sul sugo in cottura, così, per sentirvi dei piccoli Vissani.
Buttate la pasta quando l'acqua bolle e un paio di minuti prima che sia cotta al dente riappicciate il sugo che sarà pronto già da un bel po'.
Ora una volta scolata la pasta, non fate i cazzoni che la vottano nel piatto e poi ci colano su il sugo, ma menatela nella padella del sugo a soffriggersi un po' saltandola e mischiandola e, mentre fate questo, vottateci sopra pure l'intruglio di pecorino, pan grattato e tanto ma tanto pepe che deve fare all'amore con la pasta e con il sugo creando una gustosa mantecatura.
Chiavate in corpo.
Jastemmate la madonna, adesso: dovete fare i piatti.
Mi aspetto ricette da parte di masti cucinieri tipo grouscho. Aggiornerò questo angolo se non si rivelerà perle ai porci.