Ma guarda che molti commercianti erano, e sono ancora, convinti di quella protesta perché oggettivamente le attività in certe zone sono andate in crisi, visto che il lungomare è quasi irraggiungibile nei giorni feriali.
Mi pare una buona scusa quella di dire che "le misteriose forze oscure" ti hanno contrastato... in realtà De magistris è arrivato dove sta proprio perché a Napoli non esiste ormai più nulla di strutturato... il PD oggi sono quatto sciemi, la destra si è quasi disintegrata, Cosentino sta in galera e anche la camorra è ridotta a poca cosa... quatto guagliuncielli pieni di droga che fanno solo figure e mmerda.
I commercianti non devono cacare il cazzo e trovare un capro espiatorio per ogni cuollo di cazzo.
Il commercio a Napoli è morto, è morto da cinque/sei anni. La colpa è dei supermercati in provincia che hanno risucchiato (come in ogni città italiana che non campa di turismo) tutto il flusso, ma sopratutto dei commercianti stessi.
Pensate al Campania, al Vulcano Buono, All'Ipercoop di Afragola, alla Reggia Outlet. Tutti posti che hanno vantaggi non indifferenti rispetto alla città. Orario continuato fino alle 22, lavoro 7 su 7, ampi parcheggi, convenienza (nel caso dell'Outlet), eventi, manifestazioni.
In città il commercio è rimasto fermo agli anni novanta. Ditemi che spaccimma mi significa l'orario di spacco, con i dipendenti che per due o tre ore se ne devono stare in giro per poi tornare a faticare. Col risultato che dopo metà settimana stanno già tutti esauriti perché tutta la vita poi si rivolge al lavoro. La chiusura alle 20, che per accattarsi qualche cosa un cristo deve fare le corse. La domenica chiusi, quando poi i centri commerciali registrano i fatturati più alti della settimana proprio la Domenica.
Mo' vuoi vedere che l'area pedonale è un problema? Ma che paradosso è? Ma ci rendiamo conto che la gente va al Campania proprio perché non deve perdere la capa con la macchina, il parcheggio, il grattino, i vigili, i divieti. E preferisce jittare 10 euro di benzina più 3 euro di casello a/r piuttosto che chiavarsi nel traffico?
La crisi dei commercianti è nei commercianti stessi, che vorrebbero il cocco ammunnato e buono, restando ancorati a metodi di lavoro obsoleti e che s'allamentano pure dei turisti, gli unici ormai che comprano a Via Dei Mille, Via Filangieri, Piazza Dei Martiri, Calabritto. E pure questo potrebbe finire, dato che oramai le agenzie di viaggio creano pacchetti comprensivi di autobus che ti porta ai centri commerciali più importanti.
Quindi nun dicimmo strunzate, come quando in città si leggevano cartelloni del tipo "SVENDITA TOTALE - CHIUSURA CAUSA ZTL" quando po' chi è dell'ambiente sa che quelli erano negozi che stavano con le pezze al culo da anni e anni, e vulevano solo 'na scusa per nascondere i propri fallimenti.