Io non vedo cosa c'entri questo episodio con Napoli o almeno cosa c'entra nel modo in cui lo ponete voi.
Poi per come la penso io fin quando ci sarà questo disagio sociale, fin quando la gente continuerà a essere trattata e vivere come gli animali di sti episodi di violenza, immotivata, ci saranno sempre, qui a Trapani, a Torino etc..
Di giochi sadici e sevizie gratuite ne è piena pure la cronaca della società bene, che ha nei propri giovani i più grandi campioni di sadismo e crudeltà.
Io ne ne facess manco una questione di disagio sociale associato al degrado istituzionale napoletano.
Penso che il germe della violenza e della strunzità sta da tutte le parti.
E' successo qua, poteva succedere nel super attico milanese del figlio del dottore ambarabà ciccì coccò.
Penso che la gente avrebbe manifestato la stessa indignazione, non facciamo sempre quelli con i fitti fitti a culo.
Secondo me i tratti marcatamente napoletani stanno solo nella reazione dei famigliari della vittima, perché questo genere di sceneggiata del "bravo guaglione" e la minimizzazione dell'episodio fino alle soglie del ridicolo è proprio un tratto caratteristico della nostra gente.
Piuttosto, rispondendo a Enrico, non capisco come si possa dare al fatto di Torino una connotazione più violenta.
Là erano due ragazzi di quindici anni, uno stava a fare gli squat nell'ora di educazione fisica e l'altro gli ha posizionato una mazza a terra.
E' un gesto di una incoscienza clamorosa, ma non c'è violenza efferata, non c'è sottomissione di gruppo, non c'è protagonista in età di giudizio, non ci sta la gente a pecora bloccata con il ginocchio e via dicendo.
I genitori della vittima non hanno neppure sporto denuncia.
Questo è proprio un caso campione per la crociata garantista che stavi facendo, non di certo quello del gommista.