Ma se è di un privato l'abitazione ???
NAPOLI - È morto Salvatore Giordano, il ragazzino di 14 anni colpito dai calcinacci caduti dalla Galleria Umberto I di Napoli lo scorso sabato. A confermare il decesso è la direzione sanitaria dell’Ospedale Loreto Mare dove Salvatore era ricoverato. Cinque giorni di agonia: tempo in cui all’esterno dell’ospedale si sono susseguite veglie, fiaccolate, sit-in, della comunità di Marano, piccolo centro in provincia di Napoli.
La salma al momento è all’obitorio del Loreto Mare , dove è incessante l’arrivo degli amici. Il primario del reparto di Rianimazione, Maurizio Postiglione: «Il cuore di Salvatore ha ceduto mentre stavamo procedendo a un’angiografia cerebrale per valutare i danni subiti». Nelle prossime ora si stabilirà se trasferirà la salma per l’esame autoptico.
INDAGINI - Particolarmente intricata si profila anche l’inchiesta avviata dalla Procura partenopea. I proprietari del monumento, e delle sue tante frazioni, sono molti (la manutenzione spetta al Comune). Individuare responsabilità precise non sarà semplice. Per ora sono stati interrogati due amministratori di condominio (leggi).
IL 12 MAGGIO UN PRIMO CROLLO - Il 12 maggio scorso si sono staccate le prime pietre di tufo e i calcinacci dalla Galleria Umberto, davanti agli store Sisley e Zara, in via Toledo (come documenta questo video firmato da Antonio Cangiano). Non ci furono feriti: l’area fu transennata e di nuovo aperta al pubblico dopo poco tempo. Evidentemente però qualcosa lassù, in cima al monumento, non andava. Tanto che - fatalmente - circa due mesi dopo, il 5 luglio, Salvatore Giordano, è stato ferito quasi nello stesso punto del precedente crollo di maggio. Ferito, purtroppo, a morte.
CHI ERA - Negli ultimi giorni tutti i napoletani hanno adottato, con i loro ricordi e i loro aneddoti, Salvatore. Un adolescente che sognava un futuro bello e importante. La professoressa di Italiano, Gilda Simioli, ricorda il tema che il ragazzo ha scelto di svolgere per l’esame di licenza media. «Un componimento, per il quale ha meritato 10, sul futuro, sulle cose che avrebbe fatto: scelte di studio e di vita - ripete mentre le parole fanno fatica a farsi largo nell’emozione -. Si era iscritto ad una scuola per fisioterapisti. Era una classe molto coesa la sua, la festa di fine anno è stata commovente».