E' vero che le dichiarazioni di De Magistris sono state in parte manipolate dai giornali, non si è detto d'accordo con la censura ma aveva semplicemente criticato (in maniera un po' ipocrita, perché se De Magistris sta dove sta è anche grazie al "gomorrismo", che ora non gli sta più bene semplicemente perché al governo della città c'è lui).
Comunque la mia sensazione è che Pisani, il presidente della municipalità di Scampia, non ha detto le vere ragioni della negazione del permesso.
Pisani infatti sta cercando di mettere su un centro locale di produzione audiovisiva, e voleva se non sbaglio affidarlo ad Abel Ferrara, uno che almeno fin quando ragionava, ha sempre fatto film basati su criminalità e violenza.
Gaetano Di Vaio, l'ex detenuto, regista-produttore (De Magistris forse lo candiderà alle elezioni), che pure probabilmente avrebbe un ruolo in questo centro, la sua produzione l'ha chiamata guarda caso "Figli del Bronx", quindi dubito sia convinto che quel quartiere è il regno di tenere educande.
D'altra parte nei pressi di Scampia si girava la serie poliziesca "La Squadra", che da quelle parti aveva impiantato anche un centro di produzione Rai, che ora non so che fine abbia fatto, e ora hanno pensato di andarci a girare quelli di Sky per Gomorra.
Insomma è inevitabile che a Scampia la maggior parte delle cose che si andranno a girare dovranno fare i conti con la realtà di quel quartiere.
A leggere le dichiarazioni di Pisani lui sarebbe venuto a sapere delle riprese solo perché il titolare di un bar scelto per le riprese glielo avrebbe riferito... De Magistris ha detto, se ricordo bene, che le produzioni che realizzano questi prodotti potrebbero lasciare qualcosa a chi opera sul territorio...
Probabilmente la verità è che Pisani voleva che Sky desse una mano, e magari utilizzasse per la serie, il centro di produzione della municipalità, mentre Sky avrà voluto fare per conto suo.
Difficile dire se Pisani avrà cercato di taglieggiare la tv satellitare, o se Sky avrà cacciato la perucchiamma.
Di sicuro un grave errore, in un'epoca come questa dell'ossessione della trasparenza assoluta, uscirsene con dichiarazioni di facciata e non raccontare le vere ragioni del contrasto (ammesso che la mia ipotesi sia giusta, ma sono abbastanza sicuro di esserci andato vicino).
Non ci sarebbe niente di male a chiedere a chi comunque presenterà lati del quartiere che non ne aumenteranno certo la popolarità, di contribuire a qualche iniziativa positiva per il quartiere, e magari anche chiedere di vedere la sceneggiatura per assicurarsi che vengano inseriti anche personaggi e storie positive (questo credo che accada anche in America, in casi del genere).