Il problema di Napoli e provincia è l'enorme quantità di gente che ci abita. Non basta fermarsi al numero assoluto, si deve guardare la densità abitativa. Basta vedere la classifica ISTAT dei comuni con la maggiore densità abitativa: ai primi 20 posti ci stanno quasi solo comuni di Napoli/caserta (che oramai sono un unico tessuto urbano) ed il resto stanno tutte da Roma a scendere.
https://www.tuttitalia.it/comuni/densita/Una città è un sistema complesso che si muove tra l'entropia inevitabile che si genera e i meccanismi di controllo del caos generato attraverso infrastrutture, servizi alla residenza, pianificazione dell'espansione urbana e similari. Nelle grandi città soprattutto meridionali (da Roma a scendere, compresa la capitale) il bilancio è sempre a favore del caos. Ma senza parlare di massimi sistemi, non è che ci voglia l'arco di scienze per capire che se ci sta un cuofano di gente in poco spazio è più difficile gestire.
Lasciando da parte la storia preindustriale (nella quale gia questo trend di aumento della densità abitativa era in atto, basta vedere come gli spagnoli gestivano l'urbanistica napoletana per la riscossione delle tasse) questo stato di cose nasce dal fatto che l'economia italiana e soprattutto meridionale è di tipo fondamentalmente clientelare. Quindi si è lasciato che l'espansione urbana fosse gestita dagli impreditori edili che hanno costruito basandosi solo sul criterio economico e del guadagno immediato. Ecco che la provincia napoletana è un grande allevamento intensivo di esseri umani, con case stipate le una sulle altre con lo stesso criterio con cui si accatastano le gabbie dei polli negli allevamenti intensivi.
Perchè costruire strade, parcheggi, aree verdi, fronti commerciali, presidi medici/scolastici, spazi condivisi (piazze, parchi, strutture di intrattenimento, cazzi mazzi e cuoll e cazz) se posso sfruttare la superficie fondiaria per costruire case da vendere?
E' normale che in questa condizione la gente s'affolla negli stessi pochi posti, le strade si intasano, il parcheggio diventa creativo, il sistema di trasporto pubblico soffoca (sui mezzi pubblici pure si potrebbe parlare tantissimo).
Scusate il pippone , non lo olevo fare ma dopo n post del Nazareno non ce la facevo più.