Se quello di prima era un governo pasticcione e imbarazzante, questo sarà un governo pasticcione, imbarazzante e pure senza opposizione, dai margini non ben definiti e con una conformazione che per gli italiani ha sempre indicato cetrioli/sacrifici, dal pentapartito ai governi tecnici o vie di mezzo (Ciampi, Dini). Non è che se mettono un ragioniere di Stato al MeF al posto di Gualtieri io mi tranquillizzo, anche perché più si allarga la composizione più sfumano le responsabilità. E siccome mi pare palese che le strategie economiche siano appannaggio di livelli ben oltre lo Stato nazionale (Draghi sta là come esecutore materiale e garante), l'unica differenza la fanno le cordate che gestiscono i soldi tra amici loro e non di altri. In questo senso la perdita di un pur debole tessuto connettivo con uno specifico elettorato (e la sanzione che ne deriva) è deplorevole.
Gli unici che ne usciranno a pezzi sono i grillini, a noi invece non resta che sorbirci gente come Brunetta, Carfagna, Giorgetti, Stefani, Di Maio e compagnia cantante, una cosa terrificante.
Tra l'altro vai vedere la conformazione ed è vicina a ciò che si auspicava per il Conte ter, una maggioranza allargata ai liberali (FI) e con Renzi disinnescato (ma che avrà il suo ritorno, basti vedere il "tecnico" che hanno messo alle Infrastrutture). La differenza è nella presenza di Giorgetti e la Stefani, due fedelissimi di Salvini che si è tuffato a bomba sulla possibilità storica di mettere mano ai danari europei.