Io pure sono del partito dei NO LOCKDOWN, ma assolutamente non per i motivi che ho letto, cioè o perchè la percezione della gravità è sbagliata o peggio ancora i vecchi e gli inabili al lavoro possono pure morire. La scelta è tremenda e dolorosa e sinceramente capisco il punto di vista avverso.
Siamo in una pandemia, è evidente che le restrizioni hanno la priorità in questo momento. Però dovremmo iniziare a interrogarci su quanto in là vogliamo spingerci pur di ammortizzare gli effetti della pandemia. Il quesito etico è più ampio della scelta politica secca, perchè dire che si è disposti a qualsiasi cosa pur di salvaguardare la vita delle persone ti mette nello stesso calderone dei PROLIFE. Oramai la società occidentale ha sdoganato da molto tempo il discorso dell'eutanasia (e ancora prima quello dell'aborto), cioè oramai il pensiero occidentale si interroga in merito a fin quando valga la pena conservare la vita (o farne nascere una) in ordine alle condizioni di contorno.
Trovo buffo che proprio tutti quelli che sono a favore dell'eutanasia, dell'aborto e della razionalizzazione del problema etico che si portano appresso siano anche i più strenui sostenitori del lockdown mentre tutti i figli del pensiero cattolico prolife siano incredibilmente i più violenti manifestanti. Probabilmente perchè subentrano delle sovrastrutture ideologiche e mediatiche terze.
Detto questo, mi pare evidente la presenza di un trade off tra le necessità mediche-sanitarie e quelle sociali-economiche, cioè queste potrebbero essere rappresentate da due curve che si intersecano in un certo punto che segna lo spartiacque tra il momento in cui la priorità è quella di salvaguardare la vita delle persone contro il momento in cui diventa insostenibile continuare a farlo. Imho questo punto si trova molto dopo il primo lockdown, le mascherine, le distanze di sicurezza ma sicuramente prima di un secondo lockdown (che significherebbe apirsi ad un terzo lockdown, quarto lockdown, ennesimo lockdown).
Come ha detto calvin, dire che esistono categorie di persone sacrificabili è roba da nazisti. E sempre riferendomi ad un post facebook del buon calvin, citando De Filippo "di malattia se more, ma perchè di fame si campa?"