Autore Topic: Napoli, la nostra città  (Letto 559991 volte)  Share 

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Online ferro

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Napoli, la nostra città
« Risposta #2900 il: 01 Novembre, 2020, 21:16:54 pm »
"la frociata dei diritti umani"

Mammamia.

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« "[..] se tra voi c'è qualche fuori-classe lo sopporterò, altrimenti per fare una grande squadra mi accontenterò soltanto dei.. grandi giocatori, cioè di quei giocatori che hanno il coraggio grande, il cuore grande. Chi non ha queste virtù non è un grande giocatore, e neanche un mediocre giocatore. È soltanto nulla, quindi può vestirsi ed andarsene subito." » [W. Garbutt ]

nosocomio

Napoli, la nostra città
« Risposta #2901 il: 01 Novembre, 2020, 21:30:01 pm »
Per me si è espresso semplicemente di merda. Voleva dire che siccome dobbiamo limitare i contatti al lavoro, visto che non dobbiamo distruggere il paese, e i vecchi non lavorano, possono essere tutelati rimanendo in casa.

Casomai sono gli operai che a questo punto dovrebbero fargli un dito medio, no e viecchie.

Offline Artem Dzyuba

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2902 il: 01 Novembre, 2020, 22:07:30 pm »
Potrebbe toccarci il coprifuoco dalle 18. Speriamo che esplode il Vesuvio e moriamo tutti quanti.
Adda venì Baffone!

Online ferro

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2903 il: 01 Novembre, 2020, 22:33:02 pm »
Io pure sono del partito dei NO LOCKDOWN, ma assolutamente non per i motivi che ho letto, cioè o perchè la percezione della gravità è sbagliata o peggio ancora i vecchi e gli inabili al lavoro possono pure morire. La scelta è tremenda e dolorosa e sinceramente capisco il punto di vista avverso.

Siamo in una pandemia, è evidente che le restrizioni hanno la priorità in questo momento. Però dovremmo iniziare a interrogarci su quanto in là vogliamo spingerci pur di ammortizzare gli effetti della pandemia. Il quesito etico è più ampio della scelta politica secca, perchè dire che si è disposti a qualsiasi cosa pur di salvaguardare la vita delle persone ti mette nello stesso calderone dei PROLIFE. Oramai la società occidentale ha sdoganato da molto tempo il discorso dell'eutanasia (e ancora prima quello dell'aborto), cioè oramai il pensiero occidentale si interroga in merito a fin quando valga la pena conservare la vita (o farne nascere una) in ordine alle condizioni di contorno.
Trovo buffo che proprio tutti quelli che sono a favore dell'eutanasia, dell'aborto e della razionalizzazione del problema etico che si portano appresso siano anche i più strenui sostenitori del lockdown mentre tutti i figli del pensiero cattolico prolife siano incredibilmente i più violenti manifestanti. Probabilmente perchè subentrano delle sovrastrutture ideologiche e mediatiche terze.

Detto questo, mi pare evidente la presenza di un trade off tra le necessità mediche-sanitarie e quelle sociali-economiche, cioè queste potrebbero essere rappresentate da due curve che si intersecano in un certo punto che segna lo spartiacque tra il momento in cui la priorità è quella di salvaguardare la vita delle persone contro il momento in cui diventa insostenibile continuare a farlo. Imho questo punto si trova molto dopo il primo lockdown, le mascherine, le distanze di sicurezza ma sicuramente prima di un secondo lockdown (che significherebbe apirsi ad un terzo lockdown, quarto lockdown, ennesimo lockdown).


Come ha detto calvin, dire che esistono categorie di persone sacrificabili è roba da nazisti. E sempre riferendomi ad un post facebook del buon calvin, citando De Filippo "di malattia se more, ma perchè di fame si campa?"
« "[..] se tra voi c'è qualche fuori-classe lo sopporterò, altrimenti per fare una grande squadra mi accontenterò soltanto dei.. grandi giocatori, cioè di quei giocatori che hanno il coraggio grande, il cuore grande. Chi non ha queste virtù non è un grande giocatore, e neanche un mediocre giocatore. È soltanto nulla, quindi può vestirsi ed andarsene subito." » [W. Garbutt ]

nosocomio

Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2904 il: 01 Novembre, 2020, 23:09:50 pm »
si ferro, ma toti non ha detto quello
"che però devono essere salvaguardate" è una subordinata che non lascia spazio a interpretazioni

nosocomio

Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2905 il: 01 Novembre, 2020, 23:19:26 pm »
comunque io non sono d'accordo nemmeno sul fatto che essere pro lockdown ti metta nella categoria dei no eutanasia e no aborto
i no eutanasia e no aborto vogliono impedire che un terzo, a loro sconosciuto, possa decidere di uccidersi o non avere un figlio
(e già sono due fattispecie molto differenti tra loro, visto che nel caso dell'aborto la scelta ricade anche sul nascituro mentre l'eutanasia sul singolo che esercita l'atto di volontà)
i pro lockdown vogliono controllare una pandemia
i primi agiscono sulle scelte soggettive nella propria disponibilità, i secondi desiderano bloccare una situazione oggettiva ma che non è nella disponibilità nel terzo
sarebbe lo stesso se lo stato obbligasse al lockdown ma permettesse di svincolarsi da tali obblighi con una manleva per cui se ci si ammalasse non ci si potrebbe avvalere delle cure, cosa che non accade.

il lockdown è semplicemente un'imposizione che si segue pedissequamente, ed è per questo che la "gente ha bisogno di vedere i letti pieni" per attuarlo: essendo di fatto incoercibile (nessuno stato democratico ha la forza effettiva per costringere le persone a murarsi in casa) deve essere condiviso dal basso, con un atto di coscienza collettiva.

Offline Capetiello

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2906 il: 01 Novembre, 2020, 23:24:09 pm »
Io pure sono del partito dei NO LOCKDOWN, ma assolutamente non per i motivi che ho letto, cioè o perchè la percezione della gravità è sbagliata o peggio ancora i vecchi e gli inabili al lavoro possono pure morire. La scelta è tremenda e dolorosa e sinceramente capisco il punto di vista avverso.

 terze.



Ma guarda che è tutto il contrario di quello che dici te. Far restare i vecchi a casa li tutela quanto e più di un lockdown generalizzato. E se qualcuno 'vive con gente giovane', 'non è autonomo' non fa nulla, meglio un 30% che rimane a rischio piuttosto che il 100%. Qua a Milano veramente c'è na quantità di viecchi disumana e durante il primo confinamento si vedevano sul llor miezz a via con esercenti e guardie che li cazziavano perché andavano dieci volte al giorno o supermercato, perché stevene una continuazione miezz a via. Se è per loro che abbiamo fatto e continuiamo a fare sacrifici è giustissimo che siano i primi a cioncarsi in casa. Ma nessuno dice che debbano morire, semplicemente sono una parte sacrificabile (in termini di libertà per qualche mese) del paese perché se 'o nonno se ne sta a casa a maniarsi la pellecchia guardandosi la Palombelli ngopp a rete 4 piuttosto che for o bbar poco cambia, se io sto a casa significa che altre centinaia di colleghi miei mi seguono a ruota, di conseguenza milioni di persone come noi che non producono, guadagnano, spendono. Così 'o nonn si trova l'accredito ngopp 'a libbretta puntuale, mentre io me moro e famme e la pensione sua ma sonno a notte in via definitiva.
Quello che me fa asci e capa è che sta cosa mi pare così elementare ma a sentire i pareri in giro assume dei contorni di una complessità inquietante e c'è sempre un elemento per rimanere nel pantano delle negligenze a 5 stelle.

Per me si è espresso semplicemente di merda. Voleva dire che siccome dobbiamo limitare i contatti al lavoro, visto che non dobbiamo distruggere il paese, e i vecchi non lavorano, possono essere tutelati rimanendo in casa.

Casomai sono gli operai che a questo punto dovrebbero fargli un dito medio, no e viecchie.
Esatto, avesse detto 'tuteliamo gli anziani al sicuro nelle proprie case con assistenza e collaborazione, e chiediamo uno sforzo ai lavoratori che continueranno ad esporsi al rischio di un contagio per reggere l'economia nazionale' avrebbe avuto lo stesso significato ma in una forma di d'Annunziana memoria che tanto piace ai nostri connazionali.
Il giorno in cui Ancelotti muore vi porto al ristorante.

Online ferro

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2907 il: 01 Novembre, 2020, 23:26:09 pm »
si ferro, ma toti non ha detto quello
"che però devono essere salvaguardate" è una subordinata che non lascia spazio a interpretazioni
Ce l'ho con Capetiello, comunque Toti ha scritto chiaramente che ci sono dei morti ma erano quasi tutti vecchi, i quali in fondo non sono indispensabili agli sforzi produttivi del paese. Però devono essere salvaguardati eh.


Il fatto che abbia sentito la necessità di sottolineare che non sono indispensabili alla produzione crea una evidente gerarchia, classificando le persone in quelli abili alla produzione e quelli "non indispensabili alla produzione". Perché ovviamente le persone sono questo, produttività.


Quello che ha scritto Toti è esattamente quello che hai finora criticato tu: possono uscire solo quelli che possono andare a lavorare, gli altri a casa.

Vabe ma Toti è un maiale che ti vuoi aspettare da lui?

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« "[..] se tra voi c'è qualche fuori-classe lo sopporterò, altrimenti per fare una grande squadra mi accontenterò soltanto dei.. grandi giocatori, cioè di quei giocatori che hanno il coraggio grande, il cuore grande. Chi non ha queste virtù non è un grande giocatore, e neanche un mediocre giocatore. È soltanto nulla, quindi può vestirsi ed andarsene subito." » [W. Garbutt ]

Offline Bojack

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Napoli, la nostra città
« Risposta #2908 il: 01 Novembre, 2020, 23:32:42 pm »
Ma comunque a 70 anni si fa ancora ma vita buona e regolare e si soffre a non uscire.. qua state descrivendo i 70enni come un manico di rattusi che ha paura del mondo esterno e passa la giornata a guardare forum e la vita in diretta

Offline Artem Dzyuba

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2909 il: 01 Novembre, 2020, 23:33:40 pm »
Toti o non Toti, da domani ci becchiamo l'ennesima botta in fronte che nella capa dei geni al comando di questo paese salverà il Natale. Poi avremo la terza ondata, quindi che se fa? E' na roba ridicola che ci condurrà alla pazzia e alla morte economica e sociale.
Adda venì Baffone!

nosocomio

Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2910 il: 01 Novembre, 2020, 23:37:23 pm »
Quello che ha scritto Toti è esattamente quello che hai finora criticato tu: possono uscire solo quelli che possono andare a lavorare, gli altri a casa.




Io penso che l'opinione pubblica stia aggredendo Toti in maniera stupida, concentrandosi non su quello che ha detto ma su quello che non ha detto.
Toti non ha mai detto che i vecchi sono improduttivi e quindi possono morire, ma ha detto (interpretazione a contrario) che chi è produttivo può rischiarsela perché deve mandare avanti questo circo che chiamiamo capitalismo e appartiene statisticamente a una categoria che è improbabile, ma non impossibile, che tiri le cuoia.
Di fatto sta spingendo per la maggior tutela possibile delle persone nella fascia a rischio, mentre l'operaio può andare a pigliarsela nel culo sulla catena di montaggio, pure se è un cristo di 63 anni con patologie gravi e prossimo alla pensione.

Online ferro

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2911 il: 01 Novembre, 2020, 23:46:53 pm »
Io penso che l'opinione pubblica stia aggredendo Toti in maniera stupida, concentrandosi non su quello che ha detto ma su quello che non ha detto.
Toti non ha mai detto che i vecchi sono improduttivi e quindi possono morire, ma ha detto (interpretazione a contrario) che chi è produttivo può rischiarsela perché deve mandare avanti questo circo che chiamiamo capitalismo e appartiene statisticamente a una categoria che è improbabile, ma non impossibile, che tiri le cuoia.
Di fatto sta spingendo per la maggior tutela possibile delle persone nella fascia a rischio, mentre l'operaio può andare a pigliarsela nel culo sulla catena di montaggio, pure se è un cristo di 63 anni con patologie gravi e prossimo alla pensione.
Stiamo dicendo più o meno la stessa cosa. Mi fa cacare il pensiero secondo il quale le persone non vanno messe in lockdown perché devono produrre e lavorare, chi può. Il resto invece confinato in casa.

Gli under 65 inabili al lavoro possono uscire? I disoccupati? Le massaie? Gli studenti?



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« "[..] se tra voi c'è qualche fuori-classe lo sopporterò, altrimenti per fare una grande squadra mi accontenterò soltanto dei.. grandi giocatori, cioè di quei giocatori che hanno il coraggio grande, il cuore grande. Chi non ha queste virtù non è un grande giocatore, e neanche un mediocre giocatore. È soltanto nulla, quindi può vestirsi ed andarsene subito." » [W. Garbutt ]

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2912 il: 01 Novembre, 2020, 23:46:54 pm »
Ma comunque a 70 anni si fa ancora ma vita buona e regolare e si soffre a non uscire.. qua state descrivendo i 70enni come un manico di rattusi che ha paura del mondo esterno e passa la giornata a guardare forum e la vita in diretta
Come ho letto nel gruppo FB di Azione ormai le fazioni sono due, coloro che vedono la pandemia dal punto di vista sanitario e quelli che la vedono dal punto di vista economico. Con il problema che senza un equilibrio tra le due cose non si va da nessuna parte.
Qua non si parla di confinare gli anziani o no, ma confinare gli anziani cercando di tirare la carretta e limitare i danni salvaguardando quanti più posti di lavoro possibili cercando di contenere al massimo i contagi con ogni tipo di restrizione o confinare tutti avviandoci allegramente verso un default che Grecia scansate.
Come detto da Rick Du Fer nel podcast che ho postato stamattina in Italia è stato fatto tutto ciò che non si doveva fare a livello amministrativo con il ministro della Salute che invece e fatica si mette a scrivere libri fissando la data d'uscita a Novembre con il titolo 'Come Guariremo' salvo poi annullare tutto all'ultimo perché ha capito che la cosa gli stava scappando di mano. Passando per Di Maio che a Settembre si presenta davanti alle telecamere con un colorito da Koulibaly che manco se ti fai nu mes a Santa Maria del Cedro nchiuat ngopp a na sdraio. Finendo con bonus e bonussini totalmente inutili che potevano servire a rallentare la valanga di merda piovutaci addosso in dieci giorni.

Alla luce di tutte ste robe non mi sento minimamente razzista a dire che i vecchi si devono cioncare a casa, è buon senso ed agire a seconda delle possibilità del momento. Mica negazionismo e nazismo, io sono il primo a non volersi pigliare sto virus dato che mi caco il cazzo di tenere 'nu poc e pesamiento ngopp o stommeco e mi paro la palla quando mangio figuriamoci quando si tratta di cadere malato.
Il giorno in cui Ancelotti muore vi porto al ristorante.

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« Risposta #2913 il: 01 Novembre, 2020, 23:47:49 pm »
Su Toti io sono d’accordo con Alfredo, ma non sono d’accordo che la soluzione sia chiudere gli over 70 in casa. Il lockdown è una tortura a qualsiasi età. Se poi uno è anziano e ha paura e si vuole chiudere in casa lo può fare, ma gli elogi che sta ricevendo questa proposta di lockdown a “fascia d’età “ mi sembra veramente dia l’idea di quanto stiamo perdendo la retta via. Non è giusto chiudere la gente in casa e bast

Offline Bojack

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« Risposta #2914 il: 01 Novembre, 2020, 23:51:27 pm »
Come ho letto nel gruppo FB di Azione ormai le fazioni sono due, coloro che vedono la pandemia dal punto di vista sanitario e quelli che la vedono dal punto di vista economico. Con il problema che senza un equilibrio tra le due cose non si va da nessuna parte.
Qua non si parla di confinare gli anziani o no, ma confinare gli anziani cercando di tirare la carretta e limitare i danni salvaguardando quanti più posti di lavoro possibili cercando di contenere al massimo i contagi con ogni tipo di restrizione o confinare tutti avviandoci allegramente verso un default che Grecia scansate.
Come detto da Rick Du Fer nel podcast che ho postato stamattina in Italia è stato fatto tutto ciò che non si doveva fare a livello amministrativo con il ministro della Salute che invece e fatica si mette a scrivere libri fissando la data d'uscita a Novembre con il titolo 'Come Guariremo' salvo poi annullare tutto all'ultimo perché ha capito che la cosa gli stava scappando di mano. Passando per Di Maio che a Settembre si presenta davanti alle telecamere con un colorito da Koulibaly che manco se ti fai nu mes a Santa Maria del Cedro nchiuat ngopp a na sdraio. Finendo con bonus e bonussini totalmente inutili che potevano servire a rallentare la valanga di merda piovutaci addosso in dieci giorni.

Alla luce di tutte ste robe non mi sento minimamente razzista a dire che i vecchi si devono cioncare a casa, è buon senso ed agire a seconda delle possibilità del momento. Mica negazionismo e nazismo, io sono il primo a non volersi pigliare sto virus dato che mi caco il cazzo di tenere 'nu poc e pesamiento ngopp o stommeco e mi paro la palla quando mangio figuriamoci quando si tratta di cadere malato.
Agg capit, ma non sono d’accordo

nosocomio

Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2915 il: 01 Novembre, 2020, 23:54:05 pm »
a me fa schifo il lockdown a fasce d'età non perché non credo che la letalità sia correlata all'anagrafe, ma perché ritengo che sia discriminatorio proteggere solo gli anziani. nel momento in cui decidi che il virus è troppo pericoloso e non puoi sopportare nemmeno un morto in più o il collasso del sistema sanitario, devi chiudere tutto e basta, mantenendo tutti.
non riesci a salvare l'economia? scoppierà la guerra civile e la gente taglierà la testa al re, com'è sempre stato nella storia dell'umanità.

il sacrificio sul culo degli altri mi dà fastidio.

Offline Bojack

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« Risposta #2916 il: 01 Novembre, 2020, 23:58:58 pm »
a me fa schifo il lockdown a fasce d'età non perché non credo che la letalità sia correlata all'anagrafe, ma perché ritengo che sia discriminatorio proteggere solo gli anziani. nel momento in cui decidi che il virus è troppo pericoloso e non puoi sopportare nemmeno un morto in più o il collasso del sistema sanitario, devi chiudere tutto e basta, mantenendo tutti.
non riesci a salvare l'economia? scoppierà la guerra civile e la gente taglierà la testa al re, com'è sempre stato nella storia dell'umanità.

il sacrificio sul culo degli altri mi dà fastidio.
In pratica arriviamo alla stessa conclusione partendo da presupposti diversi (riguardo il lockdown)

nosocomio

Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2917 il: 02 Novembre, 2020, 00:04:46 am »
In pratica arriviamo alla stessa conclusione partendo da presupposti diversi (riguardo il lockdown)

mattia, a me piacciono le assunzioni di responsabilità.
decidi di non far saltare il sistema sanitario? della sacralità della vita?
benissimo. fai lockdown e paghi. e paghi anche quando tra 12 mesi hai perso il 50% del tessuto produttivo italiano, il paese è in guerra civile e tu rischi di essere ammazzato da disperati, fascisti e antagonisti in genere.
e non fai solo un secondo lockdown eh, ne fai tre.

decidi di non controllare la pandemia o di non controllarla con il lockdown? ti porti un numero elevato di morti sul groppone, attendi la discesa naturale della curva, accetti scelte difficili negli ospedali e via dicendo.
la libertà personale e l'economia ringraziano, perché quella della pandemia che distruggerebbe l'economia è una puttanata, la gente andrebbe a mangiare nei ristoranti anche con 500 morti al giorno e dagli stop produttivi invece non ne esci più.
chiaramente poi andrai a spiegare ai parenti dei deceduti e alla società civile perchè in sei mesi non hai fatto un cazzo, rischiando la capoccia.

questa soluzione a metà per cui si può rischiare la vita a patto che la stai rischiando mentre lavori perché devi impedire che gli altri crepino ma allo stesso tempo salvare il culo al sistema, anche no grazie.

Offline Bojack

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« Risposta #2918 il: 02 Novembre, 2020, 00:06:37 am »
Ma figurati, è perfettamente condivisibile ciò che dici

Offline Artem Dzyuba

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2919 il: 02 Novembre, 2020, 00:44:58 am »
mattia, a me piacciono le assunzioni di responsabilità.
decidi di non far saltare il sistema sanitario? della sacralità della vita?
benissimo. fai lockdown e paghi. e paghi anche quando tra 12 mesi hai perso il 50% del tessuto produttivo italiano, il paese è in guerra civile e tu rischi di essere ammazzato da disperati, fascisti e antagonisti in genere.
e non fai solo un secondo lockdown eh, ne fai tre.

decidi di non controllare la pandemia o di non controllarla con il lockdown? ti porti un numero elevato di morti sul groppone, attendi la discesa naturale della curva, accetti scelte difficili negli ospedali e via dicendo.
la libertà personale e l'economia ringraziano, perché quella della pandemia che distruggerebbe l'economia è una puttanata, la gente andrebbe a mangiare nei ristoranti anche con 500 morti al giorno e dagli stop produttivi invece non ne esci più.
chiaramente poi andrai a spiegare ai parenti dei deceduti e alla società civile perchè in sei mesi non hai fatto un cazzo, rischiando la capoccia.

questa soluzione a metà per cui si può rischiare la vita a patto che la stai rischiando mentre lavori perché devi impedire che gli altri crepino ma allo stesso tempo salvare il culo al sistema, anche no grazie.
Anche perchè in questo modo fallisci sia dal punto di vista economico e sociale che da quello medico. Fosse per me il quesito non si porrebbe nemmeno, perchè qui si stanno martirizzando due generazioni, la nostra e quella a venire, che già vivevano tempi più che difficili prima del Covid, figuriamoci adesso. Basta, basta cazzo.
Adda venì Baffone!