Autore Topic: 7 psicopatici (Martin McDonagh, 2012)  (Letto 860 volte)  Share 

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Offline wendell

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7 psicopatici (Martin McDonagh, 2012)
« il: 19 Novembre, 2012, 17:13:45 pm »


Marty è uno sceneggiatore che fatica a lavorare al suo nuovo progetto. Il suo migliore amico Billy, attore senza troppa fortuna, dedito al rapimento di cani per scopi di lucro, gli consiglia di farsi ispirare dalla cronaca.
Commedia nera incensata dalla critica per il suo essere spiazzante, come se tradire ogni canone cinematografico fosse necessariamente un merito. E', in realtà, la morte della sceneggiatura, tenuta assieme da una miriade di nessi arbitrari, casuali, insostenibili. E' la negazione dell'umorismo, ottuso perché putrefatto, retto su associazioni ormai proverbiali e, quindi, sterili. E' la parodia di se stessa, perché pretende di sorridere e riflettere su personaggi che, per quanto idioti e deviati, sono meno risibili di chi li ha diretti. E' noiosa al punto da provocare conati di isteria in chi lo guarda. E' come passare due ore seduti a godere del "sarcasmo" del crociato e delle "lezioni" di capetiello.
McDonagh è la versione down di Wes Anderson.

Voto: *
« Ultima modifica: 19 Novembre, 2012, 17:14:54 pm da wendell »
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.