Autore Topic: La vergogna Fiat  (Letto 1679 volte)  Share 

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Offline kowalski

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La vergogna Fiat
« il: 31 Ottobre, 2012, 19:49:01 pm »
Secondo me è una illusione pensare di potere uscire da questa crisi senza recuperare un po' di etica, di morale, oserei dire persino di umanità nel modo di fare impresa, nei rapporti all'interno della società. Se accadono queste cose diventa anche inutile lamentarsi poi della pessima classe politica.

http://www.repubblica.it/economia/2012/10/31/news/fiat_19_dipendenti_in_mobilit_per_far_posto_ai_reintegri_della_fiom-45654324/?ref=HRER2-1
Polemico ergo sum

Starfred

R: La vergogna Fiat
« Risposta #1 il: 31 Ottobre, 2012, 20:10:56 pm »
incredibile, non c'è limite allo schifo.

Offline noel

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Re:La vergogna Fiat
« Risposta #2 il: 31 Ottobre, 2012, 21:56:49 pm »
Tutti i crumiri che votarono leccando il culo a marchionne in quel famoso referendum interno adesso devono mangiarsi il cazzo a colazione e prenderla più forte in culo.

Offline nickwire

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Re:La vergogna Fiat
« Risposta #3 il: 01 Novembre, 2012, 15:01:52 pm »
L'anno zero dei rapporti sindacali, non solo italiani.

L'effetto di venti anni di una sinistra che non ha saputo leggere il presente, e mi sento di dare ragione a Davide, davvero.

Offline Vino a Tavola

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Re:La vergogna Fiat
« Risposta #4 il: 01 Novembre, 2012, 21:15:54 pm »
Giovanni, Vendola mentre stava ben parlando, meglio del solito, dalla Gruber ( anche di Fiat) ha citato di Roosvelt  :compagni:

ho l'impressione che tu come economista stia molto più a destra :boh:

Offline nickwire

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Re:La vergogna Fiat
« Risposta #5 il: 02 Novembre, 2012, 01:57:05 am »
ho l'impressione che tu come economista stia molto più a destra :boh:

premetto che "economista" accustat al mio nome è un pò straniante, affinal studio solo certe cose...:asd:

E comunque anche no, dico solo che certe cose devono esser fatte quando possono essere fatte. L'Italia con Tremonti viaggiava ad un disavanzo primario (il semplice tassazione-spesa pubblica) del 5% trimestrale, perchè avevamo un governo che cercava di tamponare l'evasione fiscale con rivalutazione dei cespiti aziendali, condoni e scudi fiscali a metà prezzo. E ti assicuro che il 5% di disavanzo so tanti soldi.
Francamente l'ipotesi argentina, io ho letto qualcosina sull'argomento, per me è assurda e si entra veramente nella vita personale e nelle tasche delle persone, at che macroeconomia e Roosvelt.

Io dico solo che roba come il New Deal si può e si DEVE applicare solo quando i conti stanno apposto, e quando il pericolo speculazione è superato (il debito estero è quello più pericoloso), mica sono per il pareggio in bilancio in costituzione o per altre amenità quali la riduzione sistematica del debito...


Dico solo che il rubinetto va abbassato per un periodo, poi hai voglia a fare....
« Ultima modifica: 02 Novembre, 2012, 02:09:01 am da nickwire »

Offline Vino a Tavola

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Re:La vergogna Fiat
« Risposta #6 il: 02 Novembre, 2012, 16:20:12 pm »
premetto che "economista" accustat al mio nome è un pò straniante, affinal studio solo certe cose...:asd:

E comunque anche no, dico solo che certe cose devono esser fatte quando possono essere fatte. L'Italia con Tremonti viaggiava ad un disavanzo primario (il semplice tassazione-spesa pubblica) del 5% trimestrale, perchè avevamo un governo che cercava di tamponare l'evasione fiscale con rivalutazione dei cespiti aziendali, condoni e scudi fiscali a metà prezzo. E ti assicuro che il 5% di disavanzo so tanti soldi.
Francamente l'ipotesi argentina, io ho letto qualcosina sull'argomento, per me è assurda e si entra veramente nella vita personale e nelle tasche delle persone, at che macroeconomia e Roosvelt.

Io dico solo che roba come il New Deal si può e si DEVE applicare solo quando i conti stanno apposto, e quando il pericolo speculazione è superato (il debito estero è quello più pericoloso), mica sono per il pareggio in bilancio in costituzione o per altre amenità quali la riduzione sistematica del debito...


Dico solo che il rubinetto va abbassato per un periodo, poi hai voglia a fare....
Sembra che non si sappia come fare, oppure che in malafede si faccia proprio quel gioco, nel rincorrere i suoi (della speculazione) umori.

Sul resto, so di scuole (nel senso che non mi invento niente) che la pensano al contrario, cioè che il rigore vada perseguito in tempi di espansione economica, per contenere eventuali bolle e far fronte a periodi di crisi;

il vero problema dell'aprire i rubinetti, lo sappiamo tutti, sarebbe il fatto che in italia non si riescono a scindere controllori da controllati, e il merito che servirebbe a far funzionare bene il pubblico è davvero un utopia, tra clientele, piccoli e grandi feudi che succhiano la linfa ai beni e servizi pubblici locali, eccetera.  è una cosa che dò per implicita, dato che lo schifo è sotto gli occhi di tutti. Inoltre pare che nessuno abbia delle idee strategiche su come investire. Mi azzecco ai massimi sistemi, lo so. :peppe:

Mi spiace per chi ci legge che si va sempre OT su questi temi. IT, a parte lanciare bestemmie, non saprei che dire  :silenzio:
« Ultima modifica: 02 Novembre, 2012, 16:21:49 pm da Vino a Tavola »

Offline nickwire

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Re:La vergogna Fiat
« Risposta #7 il: 02 Novembre, 2012, 16:30:53 pm »
Sembra che non si sappia come fare, oppure che in malafede si faccia proprio quel gioco, nel rincorrere i suoi (della speculazione) umori.

Sul resto, so di scuole (nel senso che non mi invento niente) che la pensano al contrario, cioè che il rigore vada perseguito in tempi di espansione economica, per contenere eventuali bolle e far fronte a periodi di crisi;

il vero problema dell'aprire i rubinetti, lo sappiamo tutti, sarebbe il fatto che in italia non si riescono a scindere controllori da controllati, e il merito che servirebbe a far funzionare bene il pubblico è davvero un utopia, tra clientele, piccoli e grandi feudi che succhiano la linfa ai beni e servizi pubblici locali, eccetera.  è una cosa che dò per implicita, dato che lo schifo è sotto gli occhi di tutti. Inoltre pare che nessuno abbia delle idee strategiche su come investire. Mi azzecco ai massimi sistemi, lo so. :peppe:

Mi spiace per chi ci legge che si va sempre OT su questi temi. IT, a parte lanciare bestemmie, non saprei che dire  :silenzio:


Mò ritornando IT, penso che se un governo volesse davvero zittire quell'animale di Marchionne, dovrebbe permettere a quei 19 operai un rapido reimpiego in un'altra azienda.
Il punto è che in Italia ci sono due falle: un'agenzia di collocamento non razionalizzata, che si attiva solo quando il lavoro te lo trovi TU, e che non si adopera seriamente per trovartelo. Oltre al fatto che andrebbe centralizzata, come l'Agenzia delle Entrate.
Il secondo punto riguarda il primo inserimento lavorativo. Non esiste, va data forza contrattuale a noi ragazzi, che sennò rimarremo sempre sfruttati per 1-3 anni da società che sfruttano un welfare delegato ai genitori di una generazione, non certo mantenuto dallo Stato.

Poi è facile parlare di startup, rinnovamento industriale e tante amenità....
Per carità un bel campo da coltivare, ma mettiamo pure gli steccati.


La macroeconomia spesso non può essere l'unica soluzione.

Offline Vino a Tavola

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Re:La vergogna Fiat
« Risposta #8 il: 02 Novembre, 2012, 18:58:18 pm »
Penso anche - e chiudo- che lo Stato non debba solo "dare lavoro" in maniera strategica per il rilancio dell'economia  ma anche favorire la libera impresa e il libero mercato, non tanto (o non solo) con politiche fiscali e migliori servizi, ma soprattutto rendendo queste 'istituzioni umane' davvero LIBERE, ovvero debellando corruttela e clientela che le drogano, e oligarchie di varia natura (criminale in senso classico e finanziario che si sovrappongono) che, occupandole con la forza e con la colpevole compiacenza, le hanno rese questo mostro che conosciamo e che ci divora.
In tutto ciò il progetto denunciato di far regredire il modello capitalistico in chiave pre-borghese (feudi e diocesi con vescovi,conti, vassalli, valvasori, sceriffi, ecc...) mi pare evidente, da qualche decina di anni a questa parte.


Sui diritti (nel senso più lato, in tutti i luoghi e in tutti i laghi, ovviamente lavoro in primis) c'è da riconquistare un terreno enorme, c'è stato un regresso da far rabbrividire