Autore Topic: Dishonored (Arkane Studios, 2012)  (Letto 11682 volte)

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Starfred

Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« il: 26 Ottobre, 2012, 13:26:57 pm »



Sistema: Xbox 360, PS3, PC.

Sviluppatore: ARKANE STUDIOS

Pubblicato da: BETHESDA SOFTWORKS

Anno di uscita: 2012

Genere: Stealth Game - FPS, con modesti elementi GdR.

Online : No.




Introduzione e paragoni.

Dishonored è un gioco con le palle, cosa che traspare dal primo all'ultimo secondo passato con il pad in mano.
Non solo perchè è una nuova IP e non ha multiplayer o modalità cooperative integrate, cosa che oggi denota un certo grado di follia commerciale in un mondo dominato dal more of the same e dal corri e spara su per la rete, ma soprattutto per il fatto di essere hardcore. Ecco, non vengono altri termini per definirlo: Dishonored è un titolo hardcore, per veri amanti dell'immersione in un mondo bizzarro e folle, per videogiocatori capaci di ponderare a lungo una decisione e scegliere quale tattica adottare, se attendere o lanciarsi nella mischia; se essere riflessivi o immediati, presentando notevoli difficoltà ed enormi differenze in un senso o nell'altro.
E si capisce da ogni strumento usato dagli sviluppatori, dal gameplay enormemente vario e con ampie possibilità di azione (grazie ad un level design veramente ispirato) al particolare tocco grafico; purtroppo, però, qualche aspetto insoddisfacente o non sufficientemente limato non lo inserisce di diritto nell'Olimpo dei videogiochi, pur rimanendo un prodotto di grandissima qualità, tra i migliori della sua generazione.
Per caratteristiche, la somiglianza più palese se giocato stealth, è con il buon vecchio Thief; ma si coglie nettamente anche qualche sfumatura che ricordi Bioshock, soprattutto nel clima distopico e di lussuria decadente. E', forse, addirittura possibile dire che la fatica di Arkane Studios si allontani o si avvicini da Thief e da Bioshock se giocato, rispettivamente, in modo stealth o come un normale fps.
Deve moltissimo anche a Deus Ex, grandissima influenza nella creazione del level design e nella gestione dei perks ed addirittura supera il maestro nel primo aspetto, pur rimanendo inferiore al titolo Eidos-Square (chiaramente ci si riferisce a Human Revolution per avere un confronto intergenerazionale) nel complesso.


La trama.

Dishonored è ambientato in un mondo immaginario ma di chiara matrice anglosassone, che strizza l'occhio proprio ad un periodo collocabile tra l'albionico XVII e XVIII secolo. Però, gli incredibili progressi tecnologici, che giustificano l'ucronia, non sono stati introdotti dal vapore come nello steampunk classico (genere a cui però il nostro si riferisce, sopratutto nella caratterizzazione estetica), bensì da una particolare lavorazione dell'olio di balena che diventa componente energetico basilare per la creazione di strumenti d'avanguardia e dal piacevole gusto retrò.
Ambientato a Dunwall, capitale dell'Impero delle Isole, il protagonista di Dishonored è Corvo Attano, guardia del corpo e uomo fidato dell'Imperatrice Jessamine Kaldwin.
Il gioco si apre proprio con la morte di quest'ultima e, del cui assassinio, ordito da i massimi membri dell'apparato burocratico locale, viene invece ingiustamente incolpato Corvo. Di qui inizia l'avventura dell'ex braccio destro dell'Imperatrice, che deve salvare sia la scomparsa erede al trono Emily, rapita nel caos dell'omicidio, sia il suo onore (e da qui il titolo del gioco).
Il tutto mentre, a coronare l'intero accadimento, una terribile peste infuria in città e nei luoghi ad essa vicina; peste che ha condotto l'Impero stesso sull'orlo del baratro e ha trasformato la splendida Dunwall in un luogo di barbarie, tra quartieri abbandonati e pieni di malati e di morti, milizia cittadina ovunque e criminalità mai così alta.
I finali, poi, dipendono dallo "stile" di gioco adottato: più cupi se ci si è fatti strada fino all'ultima missione a viso aperto, tra uccisioni e sparatorie, luminosi se si è stati silenziosi (ma ciò non significa che non si possa essere comunque letali, infatti il numero di morti, naturalmente mantenendo il giusto equilibrio, non influisce enormemente in questo senso). Più in generale è un aspetto chiamato "caos" a quantificare il nostro stile di gioco: se interpreteremo il viaggio di Corvo come un cammina-spara-ammazza (quindi come un fps a tutti gli effetti) allora il "caos" generato sarà alto, traducendosi in una città ancor più disastrata con ratti in quantità e tantissimi malati di peste, oltre al discorso sui finali di cui sopra e qualche elemento aggiuntivo (ed onestamente secondario) nel rapporto con gli npc alleati; al contrario adottando un basso profilo la città è più tranquilla.

L'impressione che si ha giocando a Dishonored è che non sia la trama a tenere in piedi il castello di carte saggiamente costruito da Arkhane, ma l'ambientazione stessa, che di solito è secondaria o al massimo pari rispetto al game plot.
I quartieri della Capitale, luogo di "lavoro" per Corvo, pieni di ratti, sporcizia, morti e malati di peste danno al giocatore un colpo d'occhio raggelante e disgustoso, ma la capacità di riflettere al tempo stessa la passata opulenza dei palazzi e degli interni costruisce un impianto credibile ed accogliente, capace di generare nel videogiocatore immersione e immedesimazione.

Invece presa in sé e per sé, onestamente, la trama non fa gridare al miracolo pur rimanendo dignitosa. La caratterizzazione dei personaggi è modesta e stereotipata, risultando così essere un punto "debole" dell'intero titolo; anche Corvo rimane nel limbo tra l'essere un protagonista carismatico o "avatar", cioè riempito con la personalità del giocatore...il che stona decisamente con l'immersione totale che invece, come detto, risulta dall'ambientazione. E' forte la sensazione di "già visto", a partire dalla costruzione dei fatti (morte un personaggio vicino al protagonista che tenta poi di sistemare le cose salvando anche il suo onore) fino ai colpi di scena telefonati e prevedibili; lo stesso rapporto tra Corvo ed Emily ricalca un po', seppure non esplicitamente, quello tra i Big Daddy e le Little Sisters di Bioshock.
Molto più interessanti risultano essere proprio le (poche e sporadiche, a dire la verità) quest secondarie.

Due cose, poi, non piacciono: la prima, grave, è che, in un gioco che offre questa libertà di scelta nell'affrontare una missione, chi decida di diventare un assassino sanguinario venga poi penalizzato con finali negativi; sarebbe stato più giusto inserire un sistema di decisioni (come avviene in altri titoli il cui ending è mutevole) che non influissero invece sul modo di intendere il gameplay stesso.
La seconda è che in Dishonored troppe informazioni sul mondo di gioco sono lasciate ai libri e ai messaggi audio, che devono essere un'aggiunta piacevole e coinvolgente ma non uno strumento che forzi il giocatore a leggere sempre per paura di perdere aspetti importanti della trama; questa è un po' una nota da dover fare a moltissime produzioni contemporanee che forse, per ridurre il lavoro sulle cutscenes, preferiscono delegare agli oggetti di gioco moltissimi elementi: così non va, e qui, purtroppo, si avverte eccessivamente.


Comparto tecnico: grafica e sonoro.

Per quanto riguarda l'aspetto visivo, questo è forse l'elemento più soggettivo di Dishonored.
Scordatevi il graficone con decine di oggetti a schermo e personaggi iperpoligonali: è scarno quasi al limite dell'avventura grafica, sebbene il motore sia Unreal Engine. Ma il gusto quello c'è ed è immenso: la città di Dunwall splende di squallido, i colori pastello che si perdono nell'acqua che sa di morte e malattie anch'essa è uno spettacolo imponente. Così come l'intera caratterizzazione degli oggetti secondari, dai manifesti che si trovano in lungo e in largo, ai vestiti degli antagonisti fino ai Tallboy, incredibili nel loro essere terrificantemente maestosi.
Può piacere e non può piacere, ma l'intenzione dello sviluppatore di compensare la penuria tecnica con stile ed una ricercatezza del colpo d'occhio è sicuramente da premiare, considerando che il design degli ambienti della città è quantomai vario e corrispondente al gameplay.
Spesso però, anche se il gioco risulta installato su console (versione testata: Xbox360) ci sono dei ritardi nel caricamento delle textures a dir poco desolanti. Da rivedere sotto quest'aspetto, mentre la fisica è eccezionale.
Il doppiaggio in Italiano è di buonissimo livello, mentre gli effetti sonori sono discreti ma non eccelsi: sicuramente si sarebbe potuto fare di meglio sotto quest'aspetto, considerato che in questo genere di gioco, basato su lunghe attese e appostamenti, diventa essenziale "sentire" l'ambiente circostante. La colonna sonora è intangibile ma tutto sommato va bene così.

Gameplay e Level Design.

La giocabilità è sicuramente il punto forte del gioco assieme all'ambientazione: il level design è uno spettacolo, forse il migliore di questa generazione. Ogni missione può essere approcciata in maniera diversa e totalmente a scelta del videogiocatore; non solo nella scelta di interpretare il gioco stealth o sparatutto ma anche nel modo di interpretare le stesse.
Ad esempio, in una missione dovremo intrufolarci in un bordello per uccidere due cospiratori: possiamo camminare e sparare o scegliere una via più discreta, ad esempio saltando sui tetti ed evitando le guardie. O magari potremmo usare le fogne. O magari potremmo svolgere un piacere ad un npc che svolgerà per noi il fattaccio. O ancora potremmo possedere un miliziano ed usarlo per entrare nel bordello...
varietà e libertà, queste sono le parole d'ordine di Dishonored, ed alcune missioni, come quella della festa in maschera, sono vere e proprie perle.

A proposito di possessione, Corvo utilizza dei particolari poteri (regalategli dall'Outsider, un'entità sovrannaturale presente nel gioco) e sbloccabili - potenziabili con delle Rune, oggetti particolari che si trovano nascosti in ogni livello. Queste abilità, che costituiscono l'unico elemento GdR presente, spaziano dal poter, appunto, possedere un animale o un essere vivente per alcuni secondi sfuggendo così alle guardie, al teletrasportarsi, evocare un branco di ratti per massacrare i nemici e vedere attraverso i muri, fino al bloccare il tempo. Invece l'arsenale di armi è composto da una pistola, una spada, una balestra con dardi normali, esplosivi e tranquillanti, granate, mine e dei particolari strumenti per convertire le difese nemiche come torrette e muri di luce contro i loro creatori. Oltre a questo, sono presenti gli immancabili attacchi alle spalle per rendere inoffensivi gli avversari.

E qui si può fare forse l'unica critica al gameplay: molti poteri (come quello dell'agilità) risultano inutili ed in generale facilmente acquistabili grazie all'elevata reperibilità delle rune, mentre l'arsenale offensivo è disponibile fin da subito e non troppo vasto. Inoltre è scarsa e ripetitiva l'interattività con l'ambiente, che si limita a raccogliere monete, proiettili, elisir curativi di salute e mana, rune ed amuleti d'osso (piccoli totem che potenziano in modo quasi impercettibile le abilità di Corvo), mentre tutto il resto viene automaticamente venduto.
Sarebbe stato bello poter arricchire l'inventario con nuovi oggetti e poter vendere a negozi ciò che si è racimolato nel mondo di gioco.

Longevità.

Affrontato come sparatutto, diventa piuttosto breve (in media 8-10 ore, in linea con i concorrenti più disparati, quindi circa un'ora a missione) mentre in full stealth è facile superare le quindici, soprattutto se si raccolgono rune ed amuleti d'osso. Ed è un bene visto che alla lunga, grazie alla poca interattività con gli oggetti, Dishonored sarebbe potuto diventare addirittura ripetitivo, nonostante l'incredibile varietà del gameplay.
E' consigliabile giocarlo almeno a difficile, in modo da garantirsi un livello di sfida notevole.

In sintesi...

Dishonored è uno dei migliori giochi del 2012 e tra i più promettenti dell'intera generazione.
Sicuramente è, in assoluto, il migliore stealth game giocato in questi anni sia per, indiscutibili, meriti propri sia per, indiscutibili, demeriti altrui visto che, allo stato attuale, serie che dovrebbero essere concorrenziali a Corvo e compagni sono più vicine a generi come gli sparatutto in terza persona (basti pensare a Metal Gear Solid 4 e Splinter Cell: Blacklist) ed avventura (Assassin's Creed) che a silenziose missioni nel buio.
Sebbene le prime ore facciano gridare al GOTY, alla lunga vengono fuori i difetti e le imprecisioni del seppur buonissimo lavoro Arkane che purtroppo lo limitano notevolmente e gli consentono solo di sfiorare e non di acciuffare vette riservate a pochi eletti. La speranza è che la casa videoludica francese produca un titolo sulla falsa riga di quest'ultimo suo lavoro, non necessariamente un sequel diretto, che riveda alcune meccaniche di gioco e impreziosisca il comparto narrativo e tecnico...in modo da avere, così, forse, lo stealth definitivo.




Voto personale: 8.



Dishonored - Trailer [HD]

Offline Bruce Wayne

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Re:Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« Risposta #1 il: 26 Ottobre, 2012, 14:49:51 pm »
Mi blocca dal comprarlo il fatto che sia in prima persona, però credo che lo prenderò comunque. E' tipo deus ex??
 

Starfred

Re:Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« Risposta #2 il: 26 Ottobre, 2012, 14:52:14 pm »
Mi blocca dal comprarlo il fatto che sia in prima persona, però credo che lo prenderò comunque. E' tipo deus ex??

leggi la recensione! :nono:

Offline Bruce Wayne

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Re:Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« Risposta #3 il: 26 Ottobre, 2012, 14:55:16 pm »
 

Offline Henry Chinaski

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Re:Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« Risposta #4 il: 28 Ottobre, 2012, 10:33:52 am »
volevo comprarlo, ma dopo aver letto la recensione credo che butterò i soldi per COD Black Ops 2  :sisi:
un giorno i neri prenderanno finalmente il posto che spetta loro al mondo, e voi sarete lì a costruire piramidi. Io farò la parte del dottor Mengele, per la fiducia dimostrata loro in tempi non sospetti.

Starfred

Re:Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« Risposta #5 il: 28 Ottobre, 2012, 10:46:03 am »
volevo comprarlo, ma dopo aver letto la recensione credo che butterò i soldi per COD Black Ops 2  :sisi:

ma NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Offline grohl

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Re:Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« Risposta #6 il: 28 Ottobre, 2012, 10:58:50 am »
Finito anche io ieri, bel gioco che se verrà riproposto può migliorare tantissimo

Starfred

Re:Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« Risposta #7 il: 28 Ottobre, 2012, 11:00:53 am »
comunque vi informo che sto andando a vendermelo dopo averlo finito. Vendo Battlefield e Dishonored e prendo Rage, Forza 4 e quacc'ata cosa. :brr:

Offline Henry Chinaski

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Re:Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« Risposta #8 il: 28 Ottobre, 2012, 11:04:07 am »
comunque vi informo che sto andando a vendermelo dopo averlo finito. Vendo Battlefield e Dishonored e prendo Rage, Forza 4 e quacc'ata cosa. :brr:
a quanto lo vendi? a 20€ potrei prendermelo  :look: :look:
un giorno i neri prenderanno finalmente il posto che spetta loro al mondo, e voi sarete lì a costruire piramidi. Io farò la parte del dottor Mengele, per la fiducia dimostrata loro in tempi non sospetti.

Starfred

Re:Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« Risposta #9 il: 28 Ottobre, 2012, 11:04:59 am »
a quanto lo vendi? a 20€ potrei prendermelo  :look: :look:

a fess e :look:

ma poi ce l'ho per 360, che te vuò accattà :asd:

Offline Henry Chinaski

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Re:Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« Risposta #10 il: 28 Ottobre, 2012, 11:18:48 am »
a fess e :look:

ma poi ce l'ho per 360, che te vuò accattà :asd:
100€ se mi dai pure l'xbox  :ok:























 :look: :look:
un giorno i neri prenderanno finalmente il posto che spetta loro al mondo, e voi sarete lì a costruire piramidi. Io farò la parte del dottor Mengele, per la fiducia dimostrata loro in tempi non sospetti.

Starfred

R: Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« Risposta #11 il: 28 Ottobre, 2012, 12:52:29 pm »
per 100 euro ti do un po' di pesce :ok:

comunque alla fine ho venduto solo bf3 e preso forza 4... per dishonored comprato a 50 euro 10 giorni fa gamestop me ne dava 18 per poi rivenderlo usato a 45...ma vaffanculo, mo teng

Offline Bruce Wayne

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Re:R: Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« Risposta #12 il: 29 Ottobre, 2012, 13:51:25 pm »
per 100 euro ti do un po' di pesce :ok:

comunque alla fine ho venduto solo bf3 e preso forza 4... per dishonored comprato a 50 euro 10 giorni fa gamestop me ne dava 18 per poi rivenderlo usato a 45...ma vaffanculo, mo teng
Sono proprio juventini questi di GS  :nono:
 

Starfred

R: Re:R: Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« Risposta #13 il: 29 Ottobre, 2012, 13:55:17 pm »
Sono proprio juventini questi di GS  :nono:

ma infatti a quel prezzo me lo tengo a sfregio...

o lo vendo in privato...magari se qualcuno del forum lo vuole mi facesse sapere

rickyrich91

Re:Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« Risposta #14 il: 04 Dicembre, 2012, 15:30:00 pm »
ragazzi qualcuno possiede la versione americana e se ci sono i sottotitoli in italiano?perchè ho l'xbox modello americano e nn legge le versioni europee...grazie!!

Offline Jena Plissken

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Re:Dishonored (Arkane Studios, 2012)
« Risposta #15 il: 04 Dicembre, 2012, 17:44:45 pm »
Mi blocca dal comprarlo il fatto che sia in prima persona, però credo che lo prenderò comunque. E' tipo deus ex??
Pure a me interessa ma la visuale in prima persona mi frena un po..mi sa che per ora passo, tanto di roba da giocare ne ho. :sisi: