Autore Topic: Still Life (Uberto Pasolini, 2013)  (Letto 3554 volte)  Share 

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Offline Ciùcciuettola

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Still Life (Uberto Pasolini, 2013)
« il: 07 Settembre, 2014, 18:37:41 pm »

In seguito ad alcuni tagli presso gli uffici del Comune presso cui lavora, il timido e coscienzioso impiegato John May viene licenziato. Per anni, egli si era occupato delle esequie dei defunti rimasti senza parenti prossimi. L'ultimo caso a cui intende dedicarsi, perciò, è per lui decisamente importante.

Secondo film alla regia per l'italiano Uberto Pasolini che ci racconta John May, un uomo meticoloso, ossessionato dal suo lavoro che nel seguire la solita routine quotidiana tralascia tutti quegli elementi che rendono una persona tale, rendendolo appunto una "Still Life", una natura morta, nel senso stretto del termine. Quando nella sua vita verrà a mancare l'elemento cardine della stessa, il suo lavoro, questi dovrà dedicarsi al suo ultimo caso che sarà il caso della sua vita.

Ah, che vuol dir morire! Nessuno, nessuno si ricordava più di me, come se non fossi mai esistito... (Pirandello)
Si quella volta che feci una loffa dopo aver mangiato pasta e fagioli con la cotica e te la mettesti ad odorare per vedere se riuscivi a trovare il senso della vita.