sì ma facebook ti offre un servizio e in cambio, apertamente, ti chiede di rinunciare alla privacy su quella piattaforma. Mò, o te ne fotti perchè tanto non tieni una fava da nascondere e rinunci oppure non te lo fai e ciao... La privacy la deve garantire lo stato nel non diffondere, che so, quanto guadagni quando paghi le tasse, no facebook che decide di fare il cazzo che gli pare facendoti firmare, per altro, una liberatoria.
Veramente non capisco che c'entrino i diritti, bah.
C'è privacy e privacy però. Io so la gente perché litiga, quando litiga, quand fa pace ecc ecc. Io apparte le pariate non commento quasi mai, invece ce sta gente che pure e discussioni le fa la sopra, se pigl a capill, scrivono cose che dovrebbero essere private.
Non trovo sbagliato il fatto che la gente metta foto ecc, questo accadeva già ai tempi del blog MSN, Netlog, Myspace e servizi simili. Anch'io condivido foto e video di tanto in tanto e non c'è nulla di male.
La cosa raccapricciante è sapere tizio quando va ndo cess, quando va a palestr, se fa scuola guida ecc ecc
E' questa la cosa sbagliata, l'utente medio ormai non ha più segreti poiché è convinto e sta sul'iss, oppure di parlare con qualcosa di astratto (buonanotte facebook [cit]). Lo fanno di loro spontanea volontà ma vallo a spiegare ad un bambino che non è bene mettere sulla piazza tutta la sua vita. Se un pargolo cresce con la convinzione che questo sia il modo giusto di vivere andiamo incontro ad una riduzione della vita sociale, ma sopratutto, della privacy. O' problema non è di chi c'è (perché molti di noi hanno una percezione diversa del web e di quella che dev'essere la vita) ma di chi ci sarà, ci ritroveremo con gente che vive esclusivamente su internet e condivide pure le chiavate online. Roba da brividi. Poi ognuno è libero di desiderare il mondo che vuole.