L’insorgenza è uno stato d’animo di rivolta consapevole allo stato di cose ATTUALI. Chi insorge, insorge prima di ogni altra cosa contro la situazione di ingiustizia permanente che percepisce nella realtà . Non si sente rappresentato ed ha scarsa o nessuna fiducia della delega alla rappresentanza delle sue idee e dei suoi interessi. Chi insorge, insorge in prima persona, rivolgendosi agli altri solo per raggiungere scopi irraggiungibili singolarmente. Insorgenza è attivismo e non riconosce nessun valore alle idee astratte che prima o poi si trasformano in ideologie.
MOVIMENTO:
Un movimento esiste a prescindere dalla sua presenza alle tornate elettorali. Esiste perché lo scopo per cui si è venuto a formare non dipende dalla propria presenza nelle istituzioni. Gli uomini in “movimentoâ€, non ambiscono a tornaconti personali o a rendite politiche parassitarie. La partecipazione del Movimento alle competizioni elettorali è solo funzionale all’opera di divulgazione e\o di coinvolgimento di chi condivide una base comune di appartenenza, un percorso politico TOTALMENTE alternativo all’esistente, uno scopo comune da raggiungere.
Un movimento di uomini e\o di idee ed interessi, crea sulle ragioni della sua esistenza la naturale consapevolezza dell’azione come principio cardine di tutte le sue attività .
INSORGERE è GIUSTO
La visione del mondo e delle cose degli aderenti a insorgenza non rappresenta uno schema ideologico preconfezionato, i concetti di giusto\sbagliato variano a secondo della realtà e degli uomini che debbono decidere. L’uomo come “metro di misura†di ogni cosa è per sua natura unico, originale ed irripetibile. E’ secondo questi criteri che l’insorgente deve guidare le sue scelte rapportarsi agli altri e ed agire di conseguenza. Nessuna scelta di convenienza deve essere anteposta a quello che ritiene giusto.
SE TI CONVINCONO CHE NULLA PUO’ CAMBIARE NULLA CAMBIERA’
La rassegnazione e l’immobilismo, innanzi alla prepotenza di organismi locali, nazionali ed internazionali, che opprimono e depredano i popoli, sono il risultato di un meccanismo di controllo operato da questi stessi organismi parassitari, ai danni delle popolazioni libere. Sconfiggere la propria rassegnazione è il primo atto insorgente.
CIVILE:
I metodi o le strategie che il Movimento dovrà attuare non dovranno degenerare in estremismo di sorta. L’estremismo o le derive autoritarie sono antitetiche ad ogni forma rivoluzionaria. La quale a dispetto della vulgata giacobina non si basa su stati emozionali momentanei, isterismi collettivi o masse in azione. La creazione di una classe dirigente capace di interpretare il dissenso è consapevolmente attenta alla forza predominante dei mondialisti anti identitari, E’ IL PRIMO ATTO RIVOLUZIONARIO. Civilmente la classe politica del movimento dovrà dimostrare di avere l’unica dote originale del “politico†LA CAPACITA’. Culturale, pratica e di azione, nonché la capacità di sapersi opporre ad ogni livello alle lusinghe dei partitocratrici.
IL TRIFOGLIO:
Esistono in Europa e nel mondo centinaia di movimenti e partiti che si oppongono alla globalizzazione mondialista, detta anche americanizzazione. Detta Globalizzazione che gruppi di parassiti organizzati spacciano per inevitabile è tutt’altro che inevitabile. Anzi essendo anti-identitaria, quindi anti naturale deve essere costantemente “pompata†da armi di distruzione\convinzione di massa. Tutti questi movimenti pur essendo diversissimi tra loro, come è giusto che sia, sono uniti da un comune sentire l’oppressione globalizzante. Il trifoglio è il simbolo che abbiamo scelto (in onore all’insorgenza irlandese) per interpretare questo “comune sentireâ€. E’ un simbolo che ci fa comprendere che il risorgimento non è stato un caso Italiano o isolato, ma un ulteriore passo in avanti da parte delle forze parassitarie finanziarie-economiche-massoniche, che con la distruzione del modello sociale-politico ed economico che il Sud rappresentava hanno ampliato la base di risorse umane e territoriali da sfruttare. Il Trifoglio è il simbolo che per noi unisce le insorgenze identitarie da nord al sud d’Europa.
IL SUD ITALIA:
Nel contesto del comune sentire c’è il peso della globalizzazione e dello sfruttamento mondialista: ogni popolo difendendo se stesso, difende la libertà degli altri. Un uomo che determina da solo le proprie scelte è un uomo libero, la libertà per i popoli si chiama SOVRANITA’. Le popolazioni del sud dal 1861 hanno perso la propria sovranità , delegandola a suon di massacri e di rapine economiche a gruppi parassitari internazionali che a livello locale decisero di sostenere l’espansione militare del Piemonte.
Gli insorgenti non negano la propria appartenenza all’italianità , ma ricordano che non esiste un UNICO, modo per viverla. Gli insorgenti negano fortemente che l’appartenenza culturale a detta italianità , debba essere coincidente all’essere cittadini di un solo stato (ricordiamo che nell’Italia geografica attuale, esistono tre stati – e quindi tre cittadinanze diverse - pur definendosi in tutti e tre i casi stati Italiani).
Il Sud Italia nel nostro simbolo rappresenta il riferimento esplicito al Regno delle Due Sicilie, cioè allo Stato ITALIANO, che ponendosi al servizio delle popolazioni stanziali, rispettava le differenze di tutti e che poneva l’economia al servizio del popolo e non il popolo al servizio dell’economia.
La strumentalizzazione da parte della storiografia risorgimentale di spacciare la classe dirigente dell’epoca (I Borbone) per inetta, incapace ed arretrata è una bugia finalizzata a giustificare l’inettitudine e l’incapacità di chi si è avvicendato al potere dopo l’unità .
La Bugia di spacciare un’invasione finalizzata alla rapina per un atto di liberazione, è servita a convincere i meridionali della loro incapacità a governarsi e quindi convincerci della nostra situazione di “adolescenza politica permanenteâ€.
Una base comune di appartenenza, un percorso politico TOTALMENTE alternativo all’esistente, uno scopo comune da raggiungere.
-La base comune del movimento è duplice. Il movimento è un movimento Civico ed Identitario.
Ci accomuna il disprezzo per la classe partitocratrica asservita agli interessi di Banche e Multinazionali e l’appartenenza fiera ed orgogliosa al popolo meridionale.
-Il percorso politico che intraprenderemo dovrà essere assolutamente originale, quindi non si dovrà cadere nella trappola ideologica degli schemi destra-sinistra-centro, né riproporre in nome dell’amore per la propria terra nostalgie folcloristiche del passato, o di qualsiasi altro passato.
-Lo scopo da raggiungere è uno solo: riuscire sempre a realizzare nel concreto quello che le nostre ragioni di adesione al movimento ci hanno spinto ad agire. Questo vale ad ogni livello, dalla realizzazione di una semplice manifestazione alla presa del potere. Il “come†non dipenderà da schemi preconfezionati, ma dalle forze e dalla volontà che si avranno a disposizione di volta in volta
Classe dirigente:
La classe dirigente del movimento è rappresentata da MILITANTI, cioè da persone che dedicano il proprio tempo e le proprie energie al raggiungimento dello scopo comune prefissato.
Dovrà attivarsi alla crescita del movimento
Dovrà dimostrare di essere capace di realizzare le opere e le azioni concordate.
Dovrà essere ambiziosamente ostinata nel lottare per la nostra sovranità popolare.
Dopo 150anni di colonizzazione materiale e culturale, il Sud è privo di autentica classe dirigente. La peculiarità del nostro movimento è nel METODO di selezione di una nuova classe dirigente. Un metodo di selezione che si attua attraverso la militanza.
SALUTI PARTENOPEI!