Quoto quasi tutto quanto detto dal vecchio amico di Gatsu. Un paio di considerazioni sparse - certo che scrivete assai, pero':
- in generale, per me la trama non puo' mai essere il fine di qualcosa. Kojima e' stato sicuramente molto bravo ad incastrare avvenimenti scritti in piu' di vent'anni di carriera, ma il suo merito principale e' stato decostruire, non costruire (d'altronde, e' l'Uomo dei Lego)
- in particolare, Sons of Liberty ha come tema quello del controllo, ma e' una divagazione inevitabile rispetto a quello che mi pare il tema principale del videogioco, cioe' il passaggio dell'informazione (l'intro parte mostrando la pietra, poi la carta, infine del codice c, riferendosi ai principali mezzi di comunicazione dell'essere umano). La tua chiave di lettura e' pero certamente plausibile: peraltro, in quello stesso periodo in Giappone, paese vittima di una grave crisi economica e con la popolazione che aveva grande sfiducia verso la locale DC, veniva serializzato un fumetto con lo stesso piglio di SoL, 2oh Century Boys.
- Kojima decostruisce pure in MGS4. Alex88 prima parlava di fan service; pero' quello di Kojima e' una forma di fan service alienata e perversa, visto che non coccola il videogiocatore ma lo sfruculea, se mi passate il termine. Raiden era checca e lo controllavamo noi (ma Raiden siamo noi, ovviamente, in Sons of Liberty) poi diventa figo e ninja e non lo controllate piu'. Insomma, Metal gear e' mio e ne faccio quello che voglio.
- all'epoca tutto il primo capitolo di MGS mi fece un'impressione notevole proprio dal punto di vista scenico. Era tutto estremamente credibile, e' stata la prima volta che ho pensato: "oddio, sto mondo esisterebbe anche senza di me" in un videogioco.
- ecco, questa sensazione e' proprio quella che mi e' mancata quando ho giocato Assassin's Creed. Non sono mai entrato nel mondo, tutto cosi' perfettamente poco credibile. Una noia mortale.
- Uncharted ha il pregio di non pigliarsi mai troppo sul serio. Inoltre, soprattutto nel secondo episodio, le scene interattive raggiungono inesplorate vette di spettacolarita'. Ivan Fulco su l'Unita' ai tempi scrisse che era un kolossal pacchiano e vuoto e che tra vent'anni ce lo saremo pure scordato: probabilmente non ha tutti i torti, pero' nel frattempo e' servito.
- Negli ultimi cinque anni, comunque, nulla e' stato come Super Mario Galaxy (1&2).