li hai rigiocati, e' diverso. Io pero' non parlavo della narrazione, ma di quanto di metalinguistico c'e' in MGS e del dialogo tra Autore e giocatore portato avanti nella serie.
E il punto centrale e' ovviamente Sons of Liberty, all'epoca il miglior saggio sul mezzo videogioco disponibile sul pianeta terra, biblioteche del Mit comprese.
Sons of Liberty fu un grosso, geniale, meraviglioso inganno; un vero e proprio spettacolo teatrale che comincio' su riviste e forum/newsgroup mesi prima della sua pubblicazione e che porto' Kojima a dire: Metal Gear e' il mio giocattolo e ne faccio quello che voglio. E Snake Eater, dopo le tantissime polemiche, continuava il discorso tra fan e Autore - ricordi la maschera che Skake indossa ad un certo punto in MGS3?
Per lo stesso motivo, non consiglierei mai ad uno che non ha mai giocato un MGS di giocare a Guns of Patriots: non ci capirebbe proprio una mazza.
Domanda di servizio: come sta a bonus la collection di MGS HD?
Dissento, nuovamente. Per me giocare Peace Walker dopo Guns of the Patriots è, alla luce di un novizio che mette mano per la prima volta alla saga, una boiata colossale.
La saga di Metal Gear nasce con la missione Virtuosa, prologo di MGS3 e precedente la stessa missione Snake Eater. Lì nasce tutto: i filosofi, il progetto di veicolo motorizzato per il lancio di testate nucleari (addirittura quello bipede, ce ne parla Granin), l'epopea di Big Boss e The Boss. E' l'alpha, a cui segue il resto.
Poi si collocano Portable Ops (unico capitolo "canonico" che non ho mai giocato) e Peace Walker: entrambi deleteri da giocare dopo MGS4 perchè completano la saga del giovane Big Boss, tra il 1970 e il 1974.
Seguono i due Metal Gear, tra Outer Heaven e Zanzibar Land, con la nascita videoludica di Solid Snake.
Metal Gear Solid è il capitolo centrale dell'intera saga: il REX, il progetto enfant terribles, il rapporto con Big Boss di Solid e Liquid...tutte cose che sono molto più chiare dopo aver giocato i primi tre capitoli nei panni del mitico Naked Snake. Metal Gear Solid 2 è il capolavoro assoluto, che conduce con i suoi temi metanarrativi (il videogioco come mezzo di creazione del soldato perfetto) il discorso a livelli più elevati: la simulazione, la realtà, la missione e l'alienazione di dati che possono sembrare all'inizio oggettivi e credibili. Che gioco straordinario, ed è per questo che non è mai stato apprezzato dalla stragrande maggioranza dei fan: io stesso reputo Raiden un personaggio incredibile, dalle sfaccettature che Snake non avrà mai.
Infine MGS4 (capitolo peggiore dell'intera saga, sia come ambientazione che come qualità narrativa) che chiude il tutto alla bene e meglio.
Ripeto per me è questo l'ordine in cui vanno giocati: ogni capitolo è, in questo modo, sviscerato e di facile comprensione: non ci sono richiami ad altri giochi (Metal Gear Solid, per dirne uno, ha richiami continui a Big Boss e Outer Heaven che risultano incomprensibili altrimenti e che non permettono di godere appieno della trama, sembrando quasi avere dei buchi narrativi. Ricordo la prima volta che giocai poi Metal Gear per NES dissi: AH ERA QUESTO OUTER HEAVEN!
).
Poi che vi siano dei richiami al dualismo Kojima/fans (Raikov, la maschera che Naked Snake può avere all'inizio di MGS3) e i vari discorsi metalinguistici (comprensibili certo, ma a posteriori...a priori si preferisce avere quanto più possibile a portata di mano per assaporare ogni richiamo nei capitoli successivi) è innegabile, ma non sono per me così fondamentali da obbligare il niubbo a giocare in ordine di uscita e non invece in ordine cronologico dove tutto risulterebbe, lo ripeto, più chiaro ed intrigante.
L'unico problema che sorgerebbe in questo senso è il gameplay, che risulta notevolmente peggiorato da MGS3 a MGS nonchè l'aspetto squisitamente estetico...ma se ci si riesce a passar sopra, per me i capitoli vanno vissuti in ordine squisitamente temporale.